Sottocategorie

  • Guide, informazioni, tutorial sul mondo delle tastiere meccaniche custom

    12 Discussioni
    21 Post
    Molti, parlando degli switch Alps, direbbero che c'erano prima che arrivassero i Cherry MX... ma non è poi così esatto. Parlare di switch Alps non è così semplice perché la mera indicazione del produttore non aiuta a differenziare la varie tipologie di interruttori creati nel corso della sua storia. Possiamo però ritenere - con una certa serenità - caratteristica, sopra ogni dubbio, la mitica serie SKCL/SKCM: nata nel 1983, ha equipaggiato molte delle tastiere meccaniche di quegli anni e tra queste alcuni mostri sacri come ad es. la Apple Standard Keyboard. [image: 1726391955487-alps_01.jpg] [image: 1726392109969-alps_02.jpg] [image: 1726392115016-alps_03.jpg] In vista dell'ormai prossimo meetup nostrano - MKIT 2024 - ho deciso di dedicarmi ad una build Alps e per questo ho messo mano ad una M0118 recuperata tempo fa su eBay. [image: 1726392357446-alps_04.jpg] [image: 1726392408341-alps_05.jpg] La mia unità sembra prodotta in U.S.A. - nel 1987 apparentemente, in base a quanto stampato sul retro della PCB - e monta switch SKCM Orange - ad eccezione del CAPS-LOCK, che utilizza la più esotica variante «Lock» . La board che ho utilizzato era stata sicuramente riparata in precedenza, a giudicare da un ponte eseguito molto probabilmente per aggirare una pista saltata: anche alcune saldature sono evidentemente posticce. [image: 1726392797415-alps_06.jpg] [image: 1726392806026-alps_07.jpg] Gli switch però sembrano originali e - solo sul bottom, in accordo con quelle che erano le prassi nella produzione di quegli anni - riportano il logo Alps, in corsivo. [image: 1726392919288-alps_08.jpg] Il top rimane quindi anonimo, e presenta i famosi slits ovvero delle piccole braccia il cui compito è quello di fermare ed attutire il ritorno dello stem: la presenza di questi braccetti contribuisce a dare allo stem Alps la sua caratteristica forma, facilmente riconoscibile. [image: 1726393295754-alps_09.jpg] L'operazione di dissaldare gli switch dal plate ha richiesto un certo impegno - per fortuna ho utilizzato la mia fedele HAKKO FR-301, che mi ha facilitato non poco. Nota a margine: i pin degli switch Alps sono più larghi rispetto a quelli degli switch MX, circa 1,22 - 1,24 mm. È bene quindi procurarsi una punta con foro di estrazione con diametro di almeno 1,3 mm - meglio ancora se di 1,6 mm. Gli switch Alps della serie SKCL/SKCM sono decisamente più complessi rispetto alla controparte Cherry MX - riprendendo l'accenno all'inizio di questo post, è curioso notare come sia la serie Alps SKCL/SKCM che quella Cherry MX siano apparse attorno al 1983, muovendo di fatto i primi passi insieme. [image: 1726414737719-alps_10.jpg] Eppure, nonostante la complessità di costruzione, gli switch Alps hanno un meccanismo di chiusura che permette di aprirli anche quando sono installati sul plate. Le linguette di aggancio sono infatti connesse al bottom - contrariamente ai Cherry, dove invece sono attaccate al top - e una volta divaricate permettono di estrarre comodamente il top. Se per gli switch a standard MX è praticamente indispensabile avere uno switch opener dedicato, per gli Alps è sufficiente aiutarsi con delle pinzette. [image: 1726415199560-alps_11.jpg] Osservando il top estratto è subito evidente la concezione meccanica di questa serie di switch: lo stem scorre inserito in due binari posti lungo i suo lati più corti mentre uno dei lati più lunghi è quello che, abbassandosi, aziona il complesso switch plate - che di fatto è il vero meccanismo di questo interruttore. Nel mio caso - variante Orange - sul lato opposto trova alloggio un secondo plate, concepito per donare allo switch la sua natura tattile - ha infatti una curvatura decisamente più accentuata e spigolosa. I due plate sono inseriti mediante guide all'interno del top, con tolleranze davvero molto ridotte. [image: 1726415877476-alps_12.jpg] La molla è da 12 mm - quindi più corta rispetto alla lunghezza standard (15 mm) dei Cherry MX. I pin dei contatti sono posizionati in modo simile a quelli MX ma risultano essere decisamente più in linea. [image: 1726416223665-alps_13.jpg] Il bottom dello stem è asimmetrico: il lato che è rivolto verso lo switch plate ha infatti una rientranza squadrata. [image: 1726416344927-alps_14.jpg] Top e bottom hanno forme più squadrate e regolari rispetto alla controparte Cherry, con una sezione che è rettangolare. [image: 1726416817630-alps_15.jpg] [image: 1726416824080-alps_16.jpg] Il bottom è praticamente piatto, tranne che per tre sporgenze - poco pronunciate - che servono quale fermo per la molla e per lo stem. Gli switch Alps SCKL/SKCL sembrano quindi composti da 5 o 6 parti, dove la componente variabile è data dal secondo plate, quello che è presente solo nelle varianti tactile o clicky. [image: 1726417243780-alps_17.jpg] La procedura di apertura degli switch Alps è molto simile a quella utilizzata per i Cherry. [image: 1726417319038-alps_18.jpg] Il protagonista però indiscusso di questa serie è l'iconico switch plate, un piccolo concentrato di precisione e tecnologia. [image: 1726417425173-alps_19.jpg] [image: 1726417434607-alps_20.jpg] A prima vista è impossibile sospettarlo ma questo piccolo componente è composto - solo lui - da ben sei parti. Ma attenzione: al netto della lamina metallica, che si può rimuovere e riposizionare facilmente, accedere al resto dei componenti è un'operazione che di fatto rompe il plate, rendendo impossibile riassemblarlo nel modo corretto. Ciò che segue non deve quindi essere replicato, è mostrato qui a scopo puramente didattico. Il plate è costruito attorno ad un alloggio in plastica sul quale sono affrancati, sovrapposti, più componenti, tenuti in posizione da due piccoli fermi - sempre in plastica. Una lamina metallica, dotata della foglia che rimane poi a contatto con lo stem, è inserita a cavallo dell'alloggio in plastica, tenuta in posizione per mezzo di un semplice incastro a pressione. [image: 1726417916644-alps_21.jpg] Il procedimento di produzione, una volta inseriti e posizionati i vari componenti, li affranca con una saldatura plastica in corrispondenza dei due perni inferiori, rendendo tale operazione non reversibile. Per poter aprire il componenti è necessario rimuover i due sottili fermi con una lama. [image: 1726418067591-alps_22.jpg] Osservando il plate dal basso è evidente come i due pin di contatto siano quasi allineati in orizzontale e si può intravedere come siano di fatto connessi con due plate sovrapposti. Per meglio comprendere come sia possibile che non generino contatto è necessario aprire il componente. [image: 1726418248121-alps_23.jpg] [image: 1726418254548-alps_24.jpg] La lamina metallica è facilmente rimovibile: togliendola è possibile notare come ospiti un pin metallico appena pronunciato, a forma semisferica, sul lato interno, e in corrispondenza di questo l'alloggio in plastica rivela una sottile linguetta, libera di flettere, essendo agganciata solo dalla parte della base. [image: 1726418531440-alps_25.jpg] Possiamo quindi iniziare a farci un'idea sul meccanismo di attivazione: lo stem, scendendo verso il basso, comprime la lamina metallica, che a sua volta preme sull'alloggio in plastica, con massima efficacia proprio in corrispondenza del pin semisferico. Per andare oltre nella nostra analisi è necessario rimuovere i fermi in plastica: per far questo ho utilizzato un interruttore ormai fallato, con un pin danneggiato durante le operazioni di dissaldatura descritte qui sopra. [image: 1726418733809-alps_26.jpg] Una volta rimossi i due fermi, rimuovendo il contatto superiore ecco comparire una sottilissima membrana isolante trasparente, quasi impossibile da notare altrimenti. [image: 1726418833142-alps_27.jpg] [image: 1726418883006-alps_28.jpg] Non è un caso che questa serie di switch venga chiamata «complicated Alps»: la tolleranza di queste componenti è infatti minima e lo spessore isolante è ciò che garantisce che non ci sia contatto se non in concomitanza di una certa pressione, esercitata in corrispondenza del pin metallico. [image: 1726419052105-alps_29.jpg] [image: 1726419112291-alps_30.jpg] La gabbia in plastica utilizza due pin posti in basso per tenere fermi e allineati i vari componenti: da notare la forma allungata del pin di contatto, che richiama molto da vicino il crosspoint contact dei Cherry. [image: 1726419361290-alps_31.jpg] Ma non è ancora finita: se si osserva infatti da vicino il secondo contatto si scopre che in realtà non si tratta di un unico pezzo bensì di due componenti distinte, tenute insieme da una piccolissima saldatura. [image: 1726419477666-alps_32.jpg] [image: 1726419484838-alps_33.jpg] Il secondo contatto ha di fatto una struttura a ferro di cavallo, su cui è affrancata una sottile lamina conduttrice: per rimuoverla è necessario applicare una certa forza, andando a rompere la piccola saldatura applicata in corrispondenza del pin. [image: 1726419691999-alps_34.jpg] La prima volta che ho provato a sezionare uno switch plate Alps sono rimasto pertanto abbastanza perplesso: sono la bellezza di sei componenti, assemblate con estrema precisione a formare un unico pezzo di dimensioni assai ridotte, realizzato mediante un processo di produzione che ne rende praticamente impossibile alcuna modifica o riparazione. [image: 1726419867575-alps_35.jpg] Per un singolo switch dobbiamo quindi considerare in definitiva la bellezza di almeno dieci componenti - undici (secondo plate) se consideriamo le varianti tactile/clicky. [image: 1726419973164-alps_36.jpg]
  • Selezione dei gruppi di acquisto più interessanti per tastiere meccaniche ed accessori

    175 Discussioni
    522 Post
    È sempre bello vedere un progetto arrivare a destinazione dopo un lungo periodo di gestazione, ed è questo il caso della Curve0 - che seguiamo ormai da oltre 2 anni. [image: 1730840357016-kbd_60_curve0_gb.jpg] kdb0 ha optato per gestire direttamente il GB, con tutti i rischi del caso: è quindi online la pagina dello store personale. Si parte da un interessante prezzo di USD 75,00 per il kit completo: case in acciaio piegato PCB con daughterboard piedini di diverse altezze [image: 1730840748480-kbd_60_curve0_gb_kit.jpg] Davvero interessante la PCB, progettata per poter seguire la curvatura del profilo - forse abbiamo trovato per davvero l'utilità dei flex-cuts! [image: 1730840971821-kbd_60_curve0_gb_pcb.jpg] Si tratta ovviamente di un esperimento - e per tale deve essere valutato ma credo che progetti come questo siano il vero cuore del nostro hobby: poter provare soluzioni meno convenzionali ad un prezzo ultra-accessibile e con molto divertimento. Ho provato a fare una simulazione di spedizione in Italia e il costo finale è risultato pari a circa USD 107,00 ovvero circa EUR 98,00 - spedizione e IVA incluse. Mio grande rammarico - si può facilmente immaginare - è la mancanza del supporto ISO ma in questo caso è totalmente giustificata dalla natura del progetto stesso - e non da un'odiosa indifferenza. Il GB sarà aperto fino a fine mese - 30 Novembre 2024 - e l'ETA è fissato per il Q1 2025. Sono tentato...
  • Selezione delle verifiche di interesse più interessanti per tastiere meccaniche ed accessori

    147 Discussioni
    396 Post
    Piperaceae ci riprova... e vediamo come va questa volta... [image: 1739307976618-dcs_ulivi_render_ic.jpg] Il set è ispirato alla mitica Keyboard 2 dell'Olivetti M24 (P/N ANK 2462) - storico modello della casa italiana, in pratica il clone dell'ancor più mitico IBM 5150... ovvero quello che ancora oggi chiamiamo «PC». Tradotto: non stiamo affatto scherzando. https://youtu.be/E3ZeBWD6nSo L'operazione nostalgia è quantomeno efficace e punta dritta al cuore con una combo davvero unica: ispirazione ad un mostro sacro della storia dell'informatica profilo DCS unito al rilancio di Signature Plastics set alphas in italiano [image: 1739308974237-dcs_ulivi_base_kit_ic.jpg] [image: 1739308980190-dcs_ulivi_south_kit_ic.jpg] È fondamentale sostenere questo set attraverso il form di IC e dare sostanza ai numeri per il kit «meridionale».
  • Selezione dei pre-ordini più interessanti per tastiere meccaniche ed accessori

    20 Discussioni
    39 Post
    Davvero interessante e golosa la nuova proposta di Qwertykeys che espande la propria serie Neo con i due nuovi modelli CU in layout 60% e 65%. [image: 1740953233915-kbd_65_neo_cu_65.jpg] Le due board sono in pre-ordine presso i nostri amici di @coffeekeys e si parte da un incredibile prezzo pari a EUR 229,36 per i modelli con un generoso bottom in bronzo: le varie sezioni del sito sono già online. Come da prassi abbiamo una completissima pagina Notion con tutte le informazioni più dettagliate. https://youtu.be/nK20dEMyZcI Le board offrono un doppio sistema di mount: isolated top mount e PCB gasket mount, e la cosa incredibile - per il prezzo - è la sua composizione a 3 pezzi con un logo sul bottom composto - solo quello - da altri due pezzi. Impressionante. I tempi di consegna dovrebbero essere molto veloci, circa 4 settimane dalla conferma dell'ordine, su base settimanale.
  • Le recensioni originali delle tastiere meccaniche assemblate dalla nostra community

    5 Discussioni
    6 Post
    [image: 1720950123997-salvation_cover_top.jpg] TL;DR » la Salvation è una di quelle board che in media non colpisce molto l'attenzione: non ha nulla di particolarmente attraente a livello estetico, ed ha un sistema di mount poco usuale. Ma è proprio uno di quei casi dove l'apparenza inganna: sono pronto infatti ad affermare che dovrebbe essere presente in ogni collezione che si rispetti, perché è fatta da chi ama le tastiere, per chi ama le tastiere. Consigliatissima. [image: 1720950159396-salvation_cover_bottom.jpg] La mia build: case: alluminio (Momentum Red) plate: FR-4 (layout ISO) PCB: Wilba.Tech WT60-D Weirdflex 2021 switch: AEBoards Naevy V1.5 lubrificati con TriboSys 3203 stabs: C3 Equalz V3 lubrificati con Krytox XHT-BDZ keycaps: MV Terminal Keycaps R2 [image: 1720950195135-salvation_cover_back.jpg] La storia della Salvation è stata lunga e a tratti decisamente complicata: ma si tratta di una storia (fortunatamente) a lieto fine. Il progetto è nato infatti in piena pandemia come collaborazione tra Salvun e Wilba: prodotta direttamente da Salvun, il GB è stato illimitato... ed è andato fin troppo bene. Non dimentichiamocelo: in quel periodo il nostro hobby era probabilmente ai massimi livelli mai registrati. Questo ha prodotto numeri incredibili e la produzione della board ha richiesto ben 2 anni: ho fatto il mio ordine il 3 Maggio 2021 e ricevuto la mia Salvation il 7 Marzo 2023. [image: 1720950213378-salvation_cover_side.jpg] Nel mentre, il mondo (in generale) e il nostro hobby sono cambiati parecchio. Salvun è stato messo a dura prova da questa esperienza - e non ne ha fatto di certo segreto, condividendolo in diversi momenti sul proprio server Discord - e alcuni errori sono stati immancabilmente fatti. Nel mio piccolo ad es. ho ricevuto alla fine la board del colore sbagliato, rossa anziché argento. Ma erano passati oltre due anni ed ho accettato questo sbaglio "fortuito" di buon animo: nel mentre avevo già scelto un'altra board con la colorazione argento mentre non ne avevo ancora nessuna rossa. Fino a quel momento l'idea di avere una board rossa non mi aveva mai entusiasmato particolarmente ma... con la Salvation davanti agli occhi ho cambiato subito idea: me ne sono innamorato ed ho pertanto deciso di tenerla. E per fortuna! Non tutti i mali vengono per nuocere, come si dice: e anche in questo caso il detto si è dimostrato più vero che mai. La lunga attesa e i numeri elevati - insieme alla possibilità da parte di Salvun di anticipare i costi di acquisto del materiale, e di poterne ovviamente gestire internamente la lavorazione - hanno permesso di fare scala, e da qui sono nati due piccoli vantaggi per i partecipanti al GB: una custodia da trasporto rigida - che inizialmente non era prevista un artisan griffato Salvun - come omaggio per la lunga attesa Non sono certo fattori che fanno cambiare la propria prospettiva sulla faccenda ma di certo sono piccoli gesti che hanno aiutato la community a digerire alcuni problemi, primo fra tutti la lunga attesa. [image: 1720365621385-salvation_01.jpg] [image: 1720365764981-salvation_03.jpg] L'esperienza di unboxing è stata quindi piacevole: la custodia è di ottima fattura, sufficientemente resistente, e presenta un alloggio per la board completamente custom, disegnato appositamente per le sue forme. Le ZIP presentano un tag griffato: quella esterna ne ha addirittura due, uno marchiato Salvun e l'altro Wilba. [image: 1720365727678-salvation_02.jpg] Simpatico l'adesivo che cerca di sdrammatizzare la lunga attesa con un gioco di parole. [image: 1720365790381-salvation_04-resized.jpg] Il contenuto del kit è molto compatto: piedini neri in silicone leve di sospensione in FR-4 spessori in PORON pin di contatto in silicone nero viti e distanziali [image: 1720365872482-salvation_05.jpg] Per una build normale tutti i componenti sono in numero abbondante, con unità extra in caso di errori/riparazioni. [image: 1720365920278-salvation_06.jpg] [image: 1720365926756-salvation_07.jpg] I pin di contatto in silicone sono stati oggetto di riprogettazione nel corso del lungo periodo di lavorazione CNC da parte di Salvun: inizialmente erano semplicemente adesivi, sono stati poi modificati per presentare un innesto specifico nelle leve di sospensione. Alcuni recensori infatti avevano riportato problemi nel mantenerli in posizione, specie da parte di chi avesse una digitazione un po' pesante. [image: 1720366027789-salvation_08.jpg] Le viti sono tutte M2 ma di lunghezza e colorazione differente: quelle argento sono più lunghe (4 mm) e sono utilizzate per fissare le leve di sospensione al bottom, quelle nere sono leggermente più corte (3 mm) e servono per serrare i distanziali in posizione e fissare la PCB al bottom. [image: 1720366062666-salvation_09.jpg] Oggi è possibile ottenere plate extra in altri materiali (alluminio, ottone e PC) ma al tempo del GB l'unica opzione era quella in FR-4, con la possibilità però di poter scegliere un layout fisso ANSI o ISO: non smetterò mai di ripetere che è questo l'unico approccio corretto alla questione, oltre che un segno di grande rispetto per tutti gli appassionati (indipendentemente dal proprio schieramento). Interessante anche la possibilità - ma solo per la versione in FR-4 - di poter trasformare il plate da full ad half (operazione a senso unico, per la quale è necessario avere strumenti adatti - come ad es. un Dremel). Al momento del GB - contrariamente a quanto faccio (e consiglio di fare) normalmente - non ho preso nessun componente doppio: pertanto mi sono giocato una build con il plate intatto - anche se conto di farne una seconda con half plate (per questo prenderò un plate ad hoc da Salvun). [image: 1720366183498-salvation_10.jpg] La Salvation è stata pensata da Wilba per permettere a noi appassionati di poterla personalizzare in diversi aspetti e tra questi c'é sicuramente l'aspetto flessibilità: la PCB realizzata ad hoc è una rivisitazione della serie WT60 ed è accompagnata dal nomignolo «Weirdflex» perché - come dice il nome stesso - presenta degli evidenti tagli longitudinali in corrispondenza della zona alphas, pensati per andare ovviamente in accoppiata con una build half plate o plateless. Nulla vieta però di utilizzare altre PCB della stessa serie - come ad es. la WT60-C - così come altre board compatibili allo standard Poker2. [image: 1720366246180-salvation_11.jpg] Sull'operato di Wilba ovviamente non si può dire nulla e nel mio caso ho optato per una build con plate anche - e soprattutto - perché la mia PCB era parecchio imbarcata: non ho modo di valutare questo aspetto perché mi manca un confronto con altre unità ma cercherò di trovarne altre per poter valutare al meglio. [image: 1720366321101-salvation_12.jpg] N.B. la PCB è compatibile con una bottom row standard ma il plate supporta solo il layout Tsangan con barra da 7u. La PCB monta un classico ATmega32U4, supporta il LED sotto al CAPS-LOCK, espone interfaccia ISP con aggancio Tag-Connect - che è sempre una garanzia di salvezza quando le cose vanno male - ed è compatibile con lo standard Unified Daughterboard: per gli amanti delle custom non si può chiedere di meglio. [image: 1720366403419-salvation_13.jpg] [image: 1720366442526-salvation_14.jpg] La sfida raccolta da Salvun e Wilba è stata quella di produrre un gran numero di unità senza abbassarne la qualità ma studiando una soluzione unibody che potesse contenere sia costi che tempi di lavorazione: i più conservatori hanno un po' snobbato questo approccio, classificando la Salvation come una banale tray-mount. Questo è un enorme errore - e fa capire come spesso (forse anche troppo) i pregiudizi nel nostro hobby abbiano molto più peso che non la curiosità di sperimentare... prima di parlare. [image: 1720366485897-salvation_15.jpg] È vero, è vero: tecnicamente la Salvation è una tray-mount ma lo è nel modo più originale e ingegnoso che si sia fin qui visto. Non solo: è anche dannatamente divertente da assemblare, di gran lunga l'esperienza di build più simpatica che mi sia capitato di affrontare. [image: 1720366609540-salvation_20.jpg] Come è noto, le board con sistema tray-mount sono molto rigide: ci sono alcuni piccoli espedienti che si possono adottare - come ad esempio PCB con flex-cuts o distanziali in silicone - per addolcirne la sensazione ma alla lunga... digitare su queste tastiere stanca, e anche parecchio. [image: 1720366627270-salvation_21.jpg] Quel furbetto di Wilba ha quindi trovato una soluzione davvero semplice e geniale: il bottom presenta degli inviti dove fissare - ad una sola delle estremità - delle sottili linguette in FR-4, che sono quindi libere di flettere verticalmente. Per evitarne il contatto diretto con il fondo è sufficiente posizionare dei piccoli bottoni in PORON proprio all'interno dei singoli alloggi (la posizione mediana è indicata con un lieve incisione a forma di punto). Tutto è pensato per poter essere personalizzato e anche in questo caso Wilba non si smentisce: avvicinando la posizione del bottone al punto di fissaggio si aumenta la flessione della linguetta, e così il grado generale di morbidezza della board durante la digitazione. Al contrario, posizionando il bottone lontano dal punto di ancoraggio, la rigidità della linguetta diventa decisamente più marcata. «It's the physics, baby». [image: 1720366653739-salvation_17.jpg] Tornando un attimo ad osservare il case, benché sia rimasto davvero colpito dalla bellezza di questo «Momentum Red» e dalla sua brillantezza, sono evidenti i segni di lavorazione dovuti al passaggio di anodizzazione, soprattutto i classici puntini di contatto visibili nel bordo interno laterale: è un problema noto questo - ed osservando diverse foto in rete ho potuto constatare che lo stesso difetto è riscontrabile in tutte le unità, fa quindi parte di un processo ripetuto e volutamente studiato - ma lascia un po' l'amaro in bocca notare alcuni lievi graffi - questi invece sono sicuramente dovuti ad un qualche grado di disattenzione durante il maneggiamento dell'unità. [image: 1720366700520-salvation_16.jpg] Ma alla fine tutto quello che è interno non conta poi così molto e il rivestimento esterno è privo del benché minimo difetto: bene così - disappunto iniziale a parte. [image: 1720366737557-salvation_18.jpg] La Salvation ha un fondo davvero semplicissimo, nel quale trova posto solo il logo inciso di Wilba - e quattro piedini in silicone di dimensioni più che generose (e che fanno alla grande il proprio mestiere). [image: 1720366758805-salvation_18b.jpg] [image: 1720366772361-salvation_18c.jpg] Nella parte interna del bottom c'é però spazio per un peso in ottone - anche se non sembra, è in colorazione nera grazie al rivestimento in Cerakote - dalla singolare forma a diamante - trovata ingegnosa per accomodare i percorsi delle linguette di sospensione (approccio che è poi stato migliorato con la Redemption, ma questa come si dice «è un'altra storia»...). La board è molto più massiccia di quanto possa sembrare, circa 1,5 Kg una volta assemblata: il solo bottom vale 1.188 g, di cui 206 g sono per il peso in ottone. Il sistema di mount prevede ben 12 punti di sospensione e tra questi: 8 sono punti di appoggio normali 4 sono punti di aggancio alla PCB Dei quattro punti di aggancio, i due laterali sono stati pensati per essere compatibili con altre PCB ma nel caso si utilizzi la WT60-C sono assolutamente superflui - e per questo nella mia build non li ho utilizzati. Il bottom presenta degli incavi disegnati apposta per ospitare le ali di sospensione e le due tipologie sono facilmente distinguibili: i punti di aggancio infatti hanno una seconda cavità in corrispondenza dei distanziali, laddove trova alloggio la vite che li tiene in posizione. Per entrambe le tipologie è invece presente il punto di ancoraggio e il relativo invito per la vite di serraggio. All'interno dell'incavo è segnato il punto consigliato dove posizionare i piccoli spessori in PORON: questi infatti possono essere spostati e in base alla propria posizione possono variare sensibilmente il grado di flessione della board. Il processo di build è qualcosa di davvero molto divertente e molto diverso da quello che una board standard normalmente prevede: per qualcuno questa potrebbe essere una sorta di scocciatura, per me invece è stata fonte di grande divertimento e un motivo in più per godermi tutta la fase di preparazione. [image: 1720366928633-salvation_22.jpg] Le ali di sospensione, fabbricate in FR-4, necessitano di un minimo di lavoro: arrivano infatti ancora affrancate al proprio supporto e pertanto devono esserne separate. Mi sono aiutato con un paio di pinze - che ho ricoperto con del nastro di carta, giusto per evitare di graffiare e/o rovinare i supporti - e il processo è davvero molto semplice. [image: 1720366984904-salvation_23.jpg] Una volta separate, alle estremità delle ali rimane traccia dei punti di contatto e questo è sicuramente un difetto da correggere: oltre che per un fattore puramente estetico, anche per un fattore funzionale - ovvero evitare possibili attriti con le pareti dei relativi alloggi, nel bottom. Ho trovato molto semplice risolvere il problema con della semplice carta vetrata, e il risultato è stato più che ottimo. [image: 1720367014435-salvation_24.jpg] [image: 1720367051438-salvation_25.jpg] Anche i pin di contatto non arrivano sfusi e devono essere separati: il processo anche in questo caso è davvero semplice ed è possibile farlo serenamente utilizzando le dita. Una volta separati i PIN presentano dei residui di silicone che possono essere rimossi facilmente aiutandosi ad esempio con un paio di pinzette. [image: 1720367075019-salvation_26.jpg] ] Le ali di supporto sono state disegnate - intelligentemente - per essere di fatto simmetriche e i fori che sono applicati alle loro estremità sono di diametro identico: per questo motivo non importa da quale parte venga inserito il pin di contatto in silicone. [image: 1720367153236-salvation_27.jpg] I pin in silicone sono messi in posizione semplicemente ad incastro e posso confermare dopo diversi mesi di utilizzo che non sono mai usciti dalla propria posizione. In questo modo gli 8 punti di appoggio sono pronti. [image: 1720367167079-salvation_28.jpg] Le due ali di aggancio alla PCB non utilizzano i pin in silicone ma dei distanziali che sono invece tenuti in posizione per mezzo di viti: i distanziali hanno infatti un foro filettato che li attraversa completamente dove da un lato una vite li tiene saldi all'ala di sospensione, dall'altro una seconda vite li tiene in contatto con la PCB - in questo modo l'insieme di PCB ed eventuale plate non corre il pericolo di staccarsi (ad es. in caso di trasporto o manipolazione della board). [image: 1720367182692-salvation_29.jpg] Il risultato finale è davvero accattivante e i punti di contatto sono allineati con cura: anche gli spessori dei pin in silicone e dei distanziali sono stati curati attentamente (circa 4,0 mm per i primi e circa 3,5 mm per i secondi) così da garantire una minima tensione di contatto, agevolata dal peso di PCB, plate (se utilizzata), switch e keycaps una volta terminata la build. [image: 1720367210536-salvation_30.jpg] È un sistema tanto semplice quanto ingegnoso e dopo aver passato davvero tanto tempo insieme a questa board mi chiedo come mai nessuno abbia pensato di riprenderlo e proporlo in altre tastiere. [image: 1720367251850-salvation_31.jpg] Dopo aver preparato PCB/plate e saldato gli switch, il tutto viene posto in posizione in modo molto semplice, appoggiandolo sui pin in silicone: è necessario avere giusto in minimo di malizia, inclinando leggermente verso il basso il lato superiore, così da facilitare l'innesto della porta USB-C con il rispettivo invito - invito che in ogni caso ha un buon gioco, poiché deve garantire sufficiente margine di movimento per assecondare la flessione della PCB. [image: 1720367267989-salvation_32.jpg] Tramite due viti - e relativi fori passanti attraverso il plate - è possibile infine affrancare il tutto al bottom, tenendolo in posizione. [image: 1720367284165-salvation_33.jpg] Una volta inseriti i keycaps la build è completa e le tolleranze sono ottime: talmente ottime che inizialmente ero un po' preoccupato circa la tenuta in posizione di PCB/plate. Il sistema di mount si è rivelato invece assolutamente affidabile, anche dopo mesi di utilizzo non ho avuto in benché minimo problema e mai ci sono stati episodi di slittamento o interferenza. Lo devo proprio dire, in questo: Wilba... «chapeau!». [image: 1720367301654-salvation_34.jpg] Ho partecipato al GB originale e ho speso EUR 295,00 per il kit standard - case Lightning Silver (poi arrivato con finitura Momentum Red), PCB da saldare WT60-D e plate in FR-4 con layout ISO - IVA inclusa, spese di spedizione escluse. Oggi la stessa board costa EUR 337,77 ma il plate incluso è solo ANSI, quello ISO è disponibile e costa EUR 15,13 - da acquistare a parte - portando quindi il valore totale a EUR 352,90. Veniamo infine alle mie considerazione finali: sono soddisfatto del mio acquisto? Assolutamente sì, senza il benché minimo dubbio o incertezza. Consiglierei questa board a chiunque (neofiti a parte, lo spiego dopo) e sono sicuro che non farei nessuna brutta figura. il prezzo è forse il suo difetto più grande: per quelli che sono oggettivamente i costi di lavorazione, è un po' alto - lo era già in fase di GB ed oggi, con oltre EUR 50,00 in più, lo è ancor di più. La board è un unico pezzo, le finiture sono semplici, ci sono solo smussi senza alcun raccordo, le linee sono geometriche: tutto è stato pensato per essere ottimizzato, replicato in serie ed «economico». Nel 2021 quel valore poteva essere recepito come «economico», oggi purtroppo non è più così: è forse questo il fattore che ostacola maggiormente questa board e la rende interessante solo per una certa fascia di appassionati. IMHO il suo giusto collocamento dovrebbe essere poco sotto a EUR 250,00 - almeno per le colorazioni più economiche. l'esperienza di build è favolosa - almeno per chi è già sufficientemente navigato: è qualcosa di diverso, di meno noioso, di più appagante. Mentre la si assembla risulta naturale il chiedersi del perché di alcune scelte, e questo porta ad appassionarsi maggiormente al progetto. le potenzialità di personalizzazione sono pressoché infinite e tutta la board - tutta - è stata pensata proprio per questo: dal formato della PCB, alla possibilità di sperimentare materiali diversi (per le ali di sospensione, per gli spessori, per il plate), al formato del plate (full o half), fino ai piccoli micro-aggiustamenti che si possono fare - come ad esempio la posizione degli spessori - per cambiare risposta e suono della tastiera. è una delle board - tra quelle che ho potuto provare direttamente - che suona meglio e al momento è di sicuro al primo posto nella mia personale classifica per la resa della barra spaziatrice: l'utilizzo di una 7u rendere la cosa ancora più evidente. bene e male per il supporto ai vari layout: lodevole il fatto che sia possibile scegliere un plate con layout dedicato ANSI o ISO - anche se oggi per il formato ISO è necessario spendere qualche soldo in più - e meno lodevole il fatto che il plate non supporti la classica barra da 6,25u. La scelta è stata fatta sicuramente per rendere i punti di sospensione sotto alla barra perfettamente simmetrici rispetto allo switch. i punti di contatto sono perfettamente simmetrici: sebbene visivamente siano molto belli da vedere, a livello funzionale possono non piacere a tutti, specie a chi preferirebbe non averli sotto alla barra spaziatrice. C'é da dire che alla prova pratica questo si percepisce davvero poco e un formato compatto come un 60% aiuta molto in questo. è incredibile come, pur essendo di fatto una tray mount, questa board non stanchi assolutamente le dita anche nel caso di lunghe sessioni di digitazione: davvero notevole. In conclusione: la Salvation non è evidentemente una tastiera perfetta, in senso assoluto, ma di sicuro è la tastiera perfetta per gli amanti delle custom in generale e per quelli che del «custom» fanno la propria passione. In un panorama affollatissimo, con molte 60% che oggi utilizzano un sistema di mount O-ring, comprese board di fascia alta, la Salvation svetta in modo nitido, sia per la sensazione che restituisce in fase di digitazione, sia per il suono - eccellente. Wilba in questo ha fatto davvero centro e il buon Salvun è riuscito a portare a termine quella che - a fine GB - sembrava davvero un'impresa titanica. Non è una board fatta per chi inizia - anche se sarebbe un inizio diciamo coi fiocchi - ed è piuttosto pensata per i veri amanti, specie per chi è nell'hobby da un po' di tempo ed ha bisogno di qualcosa di nuovo con cui divertirsi. Per me la Salvation è la board che ha ridisegnato completamente il significato di tray mount: dopo di essa, sarà difficile prendere in considerazione altre tray mount (anche la Mason 60 ora mi sembra distante davvero anni luce). L'ho utilizzata per mesi, ed è ancora sulla mia scrivania perché ogni tanto ho bisogno di riprovarla... e pensare a quali modifiche posso fare per sperimentare un po'. È la prima volta che in una prova lo scrivo ma lo penso davvero: per me la Salvation è un «must have» da avere nella propria collezione. Punto. Come sempre, per chi fosse interessato, sono qui ben felice di rispondere a tutte le domande del caso. Ahoy!!!
  • 0 Votazioni
    1 Post
    6 Letture
    A quanto pare in Cherry hanno deciso di strafare e dopo l'annuncio della canonizzazione degli Ergo Clear ecco arrivare una nuova bomba: i mitici Nixie saranno riproposti ufficialmente - anche se con un nuovo nome, "Black Clear-Top". [image: 1668115452363-0091_cherry_black_clear_top.jpg] Riproposizione moderna di una vecchia variante dei Black - prodotta solo fino alle fine degli anni '80 per pochi modelli dedicati alla Nixdorf Computer AG - questa serie verrà proposta con o senza lubrificazione - automatica, dalla fabbrica - e dovrebbe essere disponibile ad inizio 2023. Al momento ho trovato solo GEON e NovelKeys attivi con pagine di preordine.
  • MT3 BOGO Hallowheel

    drop bogo mt3 24 ott 2022, 21:35
    1
    0 Votazioni
    1 Post
    4 Letture
    Si avvicina Halloween e la promo BOGO ritorna: un set MT3 si paga, il secondo è omaggio. Quest'anno la trovata è Hallowheel: tentando la fortuna per 3 volte si possono avere dei codici sconto ulteriori - bisogna però ovviamente essere registrati. Promo valida fino al 31/10/2022. Di seguito come al solito il codice promo da usare al chekout: Spoiler MT3BOOGOO (io ho già girato la ruota e secondo me è una finta...) (per chi vuole provare il codice lo metto qui sotto, per come è fatto secondo me è lo stesso per tutti) Spoiler NOMSTER10
  • MX Ergo Clear: ora ufficiali Cherry!

    cherry mx 22 ott 2022, 09:22
    4
    1 Votazioni
    1 Post
    6 Letture
    Questa me l'ero proprio persa: Cherry ha "canonizzato" - come direbbero i fan di Star Wars - la famosa mod della community chiamata «Ergo Clear» la cui ricetta originale consiste nello sostituire le molle degli MX Clear originali con quelle degli MX Black: il risultato è uno switch tattile più leggero rispetto a quello originale e anche più definito rispetto agli MX Brown. [image: 1666429299751-0085.jpg] Dopo quindi anni di attesa Cherry ha finalmente deciso di offrire questa variante ufficialmente ma con qualche modifica: gli switch saranno prelubrificati dalla fabbrica, in modo automatizzato, con un grasso ad alte prestazioni che non sarà PTFE. [image: 1666430034321-0087.jpg] Le varianti proposte saranno come al solito due: normale e RGB. [image: 1666429945273-0086.jpg] Ho provato a cercare in giro ma al momento non sembrano ancora essere disponibili: tra le due varianti la prima ad arrivare dovrebbe essere quella RGB.
  • KFA Freebird75 prossima al GB

    75% kfa freebird 25 set 2022, 16:17
    2
    0 Votazioni
    1 Post
    6 Letture
    KeebsForAll sta per lanciare il GB per la nuova nata della serie Freebird, la Freebird75: [image: 1664122208149-kbd_75_freebird75.jpg] La fortunata serie mancava dell'ormai irrinunciabile 75% tanto di moda in quest'ultimo periodo: la pagina dedicata mostra tutte le caratteristiche di questa board che colpisce per il prezzo estremamente competitivo, appena USD 205,00 - addirittura USD 100,00 per il kit barebone. È probabile che atterri anche su CandyKeys che in passato ha gestito le sue sorelle. Il GB si terrà dal 15 Ottobre al 27 Novembre .
  • Gmmk Pro quali tasti usare

    11 set 2022, 21:14
    0 Votazioni
    3 Post
    17 Letture
    Salve sono nuovo del mondo delle tastiere custom, volevo una delucidazione su quale Keycaps usare per i tasti del pg up pg dn ed end sulla mia Gmmk Pro, utilizzo un set keycaps Gmk Space Cade II, bisogna usare R1 R1 R2 R2 o tutti R1? Grazie.
  • Wuque Studio Doubleshot PBT

    wuque pbt 11 set 2022, 16:24
    6
    0 Votazioni
    1 Post
    10 Letture
    Era da tempo che si sapeva che Wuque Studio fosse al lavoro per realizzare una nuova versione a tema della fortunata Ikki68 Aurora - le mie valutazioni in merito le trovate qui - a tema Kraken e che questa sarebbe stata abbinata a nuovi keycaps appositamente realizzati in doubleshot PBT - combinazione di tecnica/materiali che ormai è da molti considerata nel nostro hobby quale Santo Graal. [image: 1662910545087-ws_kraken_proto.jpg] Nella giornata di venerdì 9 Settembre è stato infine comunicato ufficialmente che i nuovi keycaps sono ora una realtà: esattamente come è già accaduto con i DCX di Drop anche in questo caso il prodotto è un chiaro clone di GMK, inutile tentare di descrivere l'operazione in altro modo. [image: 1662910883670-ws_kraken_proto_2.jpg] E in linea con quanto già realizzato da Drop anche in questo caso il risultato sembra ottimo. [image: 1662911061047-ws_kraken_vs_gmk.jpg] Ogni operazione di questo tipo vuole la sua narrazione e nel comunicato ufficiale WS non lesina certo le parole per giustificare il tempo impiegato - 2 anni secondo la loro ricostruzione - a raggiungere tale obbiettivo, con l'intento di migliorare lo standard GMK in termini di spaziatura e consistenza generale delle legende. Dalle fotografie mostrate la nitidezza delle legende sembra essere alla pari con quella di GMK mentre lo spessore in alcuni casi pare leggermente più abbondante, specie nei mods. [image: 1662911604607-ws_kraken_thickness.jpg] Non è stato dichiarato con esattezza lo spessore dei nuovi keycaps ma dalle immagini sembra in linea con il riferimento GMK - il cui classico difetto del segno di iniezione è stato eliminato, spostandolo nel bordo inferiore. Ed eccoci infine alla parte più interessante dell'operazione: Wuque ha dichiarato l'intenzione di consegnare le prossime produzioni circa 30 giorni dopo la fine del rispettivo GB, come regola generale. Per il lancio del set Kraken saranno disponibili in-stock a fine Settembre: 500 kit base - USD 85,00 300 novelties - USD 29,00 100 40's - USD 34,00 A distanza di qualche settimana partirà infine un GB illimitato. La lista ufficiale dei proxy non è ancora completa e tra le region mancanti ricade anche l'Europa: in virtù di altre collaborazioni è lecito supporre che saranno MyKeyboard o KEYGEM. [image: 1662912296292-ws_kraken_base_kit.jpg] In base all'attuale cambio EUR/USD è probabile che il prezzo finale sia poco superiore a EUR 100,00: se fosse confermato non sarebbe affatto male, considerando che il kit base ha un'ottima copertura che di fatto lo rende compatibile con quasi ogni layout - 40% a parte, che sono sì parzialmente supportate ma di fatto avranno un set dedicato. Nel comunicato ufficiale questa informazione non è presente ma nel thread su geekhack - ora finalmente aggiornato - è stato dichiarato che i keycaps saranno consegnati in tray realizzati in PC, e questo sarà valido sia per la prima vendita in-stock che per il successivo GB. Il mondo non aveva certo bisogno di un altro clone Cherry... ma vediamo il bicchiere mezzo pieno: l'incremento iperbolico che si è raggiunto nel numero di produttori Cherry-like - da un paio d'anni a questa parte - dovrebbe alleggerire il carico su GMK, restituendo alla community tempi di consegna umani. Però ragazzi ora basta... altri cloni Cherry anche no, eh! [image: tenor.gif] Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
  • Drop SENSE75 prossima al lancio

    drop 75% 28 ago 2022, 18:41
    4
    0 Votazioni
    3 Post
    10 Letture
    Per chi segue bene o male le offerte di Drop la notizia non dovrebbe essere una novità: è da tempo infatti che la community sa che una 75% è in lavorazione. A quanto pare, ci siamo: la settimana che è alle porte dovrebbe essere quella del lancio definitivo. Andando subito al sodo, pare che i membri del Keyboard Club abbiano già ricevuto data e prezzo della nuova nata, con caratteristiche salienti incluse: prezzo finale USD 349,00 - completamente assemblata stabilizzatori: Drop Phantom switch: Drop Holy Panda X keycaps: Drop DCX . [image: 1661710282751-00080_drop_sense75.jpg] È inutile aspettarsi altro se non l'ennesima ondata di sdegno della community qualora il prezzo dovesse essere confermato ma... andiamo con ordine, e cerchiamo di mettere in fila alcune considerazioni di base. [image: 1661710986420-00082_drop_sense75.jpg] L'operazione è ovviamente poco coraggiosa e volta ad ottenere il consenso di molti, specie dei neofiti o di chi semplicemente è in cerca di una tastiera meccanica di qualità. Offrire una 75% con knob e gasket mount vuol dire andare sul sicuro: il mercato sta premiando questa configurazione e Drop non è certo un ente benefico. [image: 1661711071096-00081_drop_sense75.jpg] Però, se il prezzo della board completamente assemblata fosse corretto, considerando il costo dei singoli componenti - switch (almeno USD 70,00) e keycaps (circa USD 100,00) - il valore reale del kit barebone sarebbe sicuramente inferiore a USD 179,00. Il che onestamente non sarebbe così malvagio, dopotutto. Dalle poche immagini condivise e dalla marea di proclami a chiara matrice marketing, quello che è emerso è più o meno questo: layout 75% gasket mount illuminazione underglow con led nascosti lungo il bordo inferiore del top software di configurazione custom per Mac e Windows supporto QMK colorazione unica scura («Nightfall») con edizione speciale in e-white Con l'ultimo aggiornamento sul tema Drop ha già fatto intendere che saranno disponibili componenti opzionali: pesi e plate in materiali aggiuntivi (si parla per questi ultimi di PC e CF). Pur non essendo interessato, al momento non sono così pessimista o critico: il prezzo potrebbe essere accettabile, a patto ovviamente che la qualità dei materiali e delle soluzioni si dimostri all'altezza delle aspettative. E dopo così tanto tempo era ora che anche Drop mettesse a catalogo una board di qualità quantomeno accettabile rispetto alle deludenti ALT, CTRL, SHIFT e ENTR. Non ci rimane che aspettare un paio di giorni...
  • OTC Keycaps - Il mio giudizio

    21 ago 2022, 08:25
    2
    2 Votazioni
    6 Post
    23 Letture
    Come forse avrete letto Omnitype ha avviato come tanti altri un progetto di keycaps alternativo sempre in stock, sfruttando l'insoddisfazione generale dei tempi di consegna eterni di GMK (da dire anche che abbiamo toccato il picco qualche mese fa dove alcuni set hanno superato i 24 mesi, ma andrà migliorando). Hanno deciso intanto di partire con 2 set che loro avevano spinto alla grande Modo Light e 9009, riproponendoli in PBT Dye Sub. Opinabile forse la decisione di andare a rendere troppo accessibili a tutti due set così, ma l'ho apprezzato perché un 9009 lo sto rincorrendo da anni e quindi me lo sono acchiappato al volo. In Europa li troviamo da Qoda Studio a 95 Euro e 15 di spedizione, quindi con 110 Euro ci portiamo a casa un set completissimo. È un buon prezzo se consideriamo la completezza del set, ma è evidente che sia pompato per sovrapporsi ai prezzi di un set GMK in modo da costare meno ma non sembrare eccessivamente economico. Prima di riceverli si è alzato un flame online che si è trasformato in meme, nel quality standard hanno pubblicato una foto che voleva essere una esagerazione, ma l'utenza l'ha accolta in modo sbagliato: [image: 1661069678838-edited.jpg] In realtà i tasti non sono così disallineati, quindi vi chiedo di fare questo esercizio per capire, guardate la prima foto e ditemi se percepite qualcosa di strano, poi andate a vedere la seconda che vi metto nei commenti. Per come la vedo io le imperfezioni sono del tutto tollerabili, perché ad occhio nudo non si noteranno nemmeno, anzi, mi sono capitate imperfezioni maggiori sui GMK. [image: 1661069911392-1.jpg] Su questa tastiera avevo un set GMK prima di montarci questo, e vi dirò che stranamente mi trovo meglio con questo come feeling e suono, stranamente perché di norma l'ABS dei GMK ha un suono più dolce rispetto al PBT, ma essendo una flex board (che non amo) qui loro trovo perfetto. I tasti sono belli ruvidi, il kitting è ottimo a mio avviso e ci da anche il F13 che sarebbe d'obbligo, ma in ogni caso ci regalano 3 tasti con il logo Omnitype ognuno per ogni colore del set in modo da chiudere gli spazi vuoti. Io mi vedo assolutamente soddisfatto di questo set, spero aggiungano altre colorazioni come MoDo dark magari, e sicuramente mi vado a recuperare anche MoDo Light per confrontarlo al GMK e vedere le differenze di colore, che per forza di cose ci saranno, sono due plastiche diverse che restituiranno colori diversi. Sarebbe perfetto portarsi a casa spedito un set del genere con 100 euro, ma vediamo intanto come si evolverà con i futuri set.
  • qPBT Terminal

    qpbt mvkb pbt 9 apr 2022, 17:44
    7
    0 Votazioni
    5 Post
    17 Letture
    La notizia è comparsa poco prima di Natale, il 21 Dicembre 2021 sul server Discord di maxvoltar - aka MVKB. [image: 1649522690742-qpbt_terminal_top.jpg] Non si hanno ancora molte notizie in merito al nuovo produttore: sappiamo - come suggerito dal nome stesso - che i keycaps saranno realizzati in PBT - reverse dyesub, profilo Cherry - e che la "Q" sta per "eQual", ad indicare la chiara volontà di realizzare set di qualità a prezzi ragionevoli. [image: 1649523640185-qpbt_terminal_discord.jpg] Come anticipato qui sopra da maxvoltar stesso su Discord, il produttore è nuovo e in pratica non ci sono tempi di attesa... La strategia è quella di offrire un unico kit - sufficientemente ampio da coprire tutti i layout più diffusi (60% - 100%, Alice, macOS, terminal ISO, ANSI e Tsangan) - in modalità stock. [image: 1649523851258-qpbt_terminal_base_kit.jpg] Saranno offerti anche un artisan - in collaborazione con Salvun - e un deskmat - con finitura ruvida - entrambi in un'unica variante (coerenti con la filosofia del set). [image: 1649524552053-qpbt_terminal_artisan.jpg] [image: 1649524566087-qpbt_terminal_deskmat.jpg] La produzione è iniziata esattamente un mese fa e le proiezioni per essere market ready erano di circa 6 settimane - ma il lockdown nell'area di Shenzhen ha fatto perdere circa una settimana: si stima che tutto sia pronto per fine Aprile. Il risultato finale sembra davvero molto promettente: [image: 1649525021388-qpbt_terminal_keyboard.jpg] Ed ora allacciatevi forte... [image: tenor.gif] Il prezzo MSRP del kit base - tasse escluse - è di USD 70,00 Se venisse confermato mi aspetto che andranno esauriti in tempi molto rapidi Per l'artisan di Salvun si parla invece di un MSRP pari a EUR 50,00 - in linea con altre produzioni della stessa natura. Che dire... sembra davvero tutto troppo bello per essere vero. In un periodo in cui GMK sembra più ingolfata che mai e il dramma MT2 è appena iniziato... avere un'alternativa Cherry in PBT sembra una prospettiva allettante: se vogliamo proprio trovare il pelo nell'uovo si potrebbe dire che l'ennesima proposta Cherry risulterebbe forse un po' troppo... noiosa? Può darsi, per alcuni sicuramente sarà così: ma il set è davvero spettacolare e maxvoltar è una garanzia.
  • [PO] TKL - Drop + Lord Of The Rings

    drop tkl lotr 18 ago 2022, 09:21
    3
    0 Votazioni
    1 Post
    3 Letture
    Non è certo un caso: la collaborazione tra Drop e Matt3o aveva già dato alla luce due set MT3 a tema Elfi e Nani , e siamo ormai prossimi al lancio ufficiale della nuova serie ambientata nella Seconda Era, non stupirà quindi la comparsa di due nuove tastiere vestite per l'occasione. [image: 1660813227284-kbd_tkl_drop_lotr_elvish.jpg] [image: 1660813239601-kbd_tkl_drop_lotr_dwarvish.jpg] Si tratta in realtà di una semplice personalizzazione della già rodata ENTR di casa Drop, una TKL di qualità decisamente modesta, con nuove colorazioni e alcune grafiche personalizzate applicate a tampone. Entrambe sono in pre-ordine al prezzo scontato di USD 169,00 fino al 31 Agosto . Drop + The Lord of the Rings Dwarvish Keyboard Drop + The Lord of the Rings Elvish Keyboard Onestamente: l'operazione era citofonata da mesi ed ovviamente non stupisce che Drop abbia voluto giocare in casa ma è evidente che la qualità dei keycaps mal si accompagna a quella di una board dalle caratteristiche decisamente più modeste. Rimane ad ogni modo interessante il prezzo finale, più basso rispetto a quello che si avrebbe se si acquistassero ENTR e keycaps singolarmente. Matt3o ha già reso noto che non è stato coinvolto nel progetto - e chi lo segue lo sa benissimo, in quel caso le tastiere sarebbero state realizzate sicuramente in legno. Concordo con il suo commento: They are a kinda "minimum effort", but I guess if you are after a vanilla TKL with a Tolkien twist, they are a good start... or maybe it could be a nice present for a Tolkien-fan-that-is-not-keyboard-enthusiast.
  • 0 Votazioni
    2 Post
    11 Letture
    Da pochi giorni Deadline Studio - da poco costituita - ha reso nota al grande pubblico la disponibilità di una nuova serie di keycaps trasparenti realizzati in PC: dovrebbero essere a breve disponibili i primi due set, Air/Purity (AIRG) (completamente trasparente, con legende in verde florescente) e Air/Concrete Forest (AIRC) (trasparenza scura con legende bianche). [image: 1659258696972-00055_air_purity_render.jpg] [image: 1659258708950-00056_air_concrete_forest_render.jpg] I risultati dei primi prototipi sembrano essere incoraggianti: [image: 1659258882714-00057_air_purity_proto.jpg] [image: 1659259858439-00059_air_concrete_proto.jpg] [image: 1659259999223-00060_air_concrete_proto.jpg] In base alle informazioni condivise su geekhack i keycaps dovrebbero avere uno spessore di 1,6 mm ed essere realizzati in una particolare variante di PC, pare certificata da Bayer: gli stampi sono originali, così come il font utilizzato, che è stato realizzato ad hoc per il progetto. Sul server Discord dei Deadline Studio è stata data come prima quotazione quella di USD 69,00 per il base kit AIRG: [image: 1659259459805-00058_airg_kits.jpg] La disponibilità stock dei due set dovrebbe essere annunciata a breve ma su Discord è stato annunciato che il proxy europeo sarà KEYGEM. Oltre a questo, dai render della serie AIR è stato fatto trapelare anche un altro progetto dello studio, New Retro #66: una tastiera 65% con supporto a doppio encoder. [image: 1659260439291-00061_new_retro_66.jpg] Ci sono pochissime informazioni sulla tastiera e l'unica fonte è al momento Discord: si parla di un ipotetico IC tra Agosto e Settembre.
  • HanWen - Tastiera modulare Open Source

    diy 31 lug 2022, 08:48
    3
    0 Votazioni
    1 Post
    5 Letture
    Da una mente creativa davvero invidiabile ecco arrivare la presentazione di un progetto - al momento puramente personale - per la realizzazione di una tastiera modulare con alcune funzionalità avanzate - e decisamente di ispirazione anche per altri: la mente geniale dietro questo progetto si chiama Peng Zhihui e la sua creatura porta il nome (provvisorio) di HanWen . [image: 1659256030562-00052_hanwen_rotor.jpg] È davvero incredibile il lavoro che è stato messo in questo progetto: a confronto con la MiRage, quest'ultima sembra davvero molto più embrionale. Ci sono diversi elementi distintivi in questo progetto, alcuni più evidenti, altri meno - ma non sono assolutamente di importanza minore: elemento modulare posto sulla sinistra: dotato di rotore programmabile, piccolo schermo OLED e pannello e-ink più generoso sensore capacitivo posto sotto alla barra spaziatrice base con hub USB incorporato e batteria ausiliare per alimentare il rotore firmware custom [image: 1659256469602-00053_hanwen_space-resized.jpg] Devo essere sincero: non sono un grande amante dei rotori - ancora meno degli OLED - sulle tastiere. Trovo limitato l'utilizzo dei primi, esclusivamente estetico quello dei secondi. Ma in modo altrettanto sincero la dimostrazione di utilizzo del rotore, e la sua capacità di essere programmato in base alle esigenze, può di fatto offrire ad alcuni delle possibilità di personalizzazione davvero intriganti. È invece letteralmente geniale l'idea di un sensore capacitivo posto sotto alla barra spaziatrice, in corrispondenza del bordo: sarei davvero molto molto curioso di poterlo provare perché credo aprirebbe delle possibilità a livello funzionale davvero inesplorate. È la prima volta che vedo una soluzione simile, personalmente: qualcuno di voi invece ha memoria di soluzioni simili? Se siete curioso non vi posso che consigliare di guardare il video di presentazione del progetto: https://youtu.be/mGShD9ZER1c Zhihui afferma di voler rilasciare il tutto con licenza open source, molto probabilmente sul proprio account GitHub: non ci rimane che rimanere sintonizzati su questo e aspettare nuovi sviluppi. Buona visione!
  • 60% - MiRage - Tastiera Open Source modulare

    60% diy 1 nov 2021, 18:36
    1
    0 Votazioni
    2 Post
    12 Letture
    Come recita la descrizione su GitHub: MiRage è una tastiera ortolineare 60% con tre display OLED cliccabili, pensata per switch Kailh Choc e che funziona grazie al firmware custom CircuitPython in esecuzione su un controller Seeedstudio Xiao RP2040. Esiste anche un video che ne spiega pregi - e difetti - e che nonostante abbia molti passaggi quanto meno discutibili è di sicuro interessante e coinvolgente, e ci fa capire quanto potente e creativo possa essere il mondo Open Source. https://youtu.be/Fg0V5M0llaE ATTENZIONE: il progetto non è ultimato (nel video viene spiegato il motivo). Sul GitHub dell'inventore, Zack Freedman, ci sono tutte le info a riguardo. Riferimento originale: Keyboard Builders’ Digest / Numero 50.
  • MT3 BOGO - Promo fino al 01/08/2022

    drop bogo mt3 25 lug 2022, 21:31
    1
    0 Votazioni
    1 Post
    6 Letture
    A stretto giro dopo l'ultima run ecco tornare una delle offerte sicuramente più interessanti in termini di keycaps: Drop rilancia la propria iniziativa BOGO che permette di acquistare ben due kit MT3 al prezzo di uno. Il tutto utilizzando l'apposito promo code: Spoiler MT3BOGOJULY La promo è già attiva e scadrà il 1 Agosto alle ore 08:59 ora italiana. E... no: tra i kit papabili con c'é Serika R2. [image: tenor.gif]
  • MT3 Serika R2

    mt3 drop zambumon 19 lug 2022, 21:09
    4
    0 Votazioni
    3 Post
    12 Letture
    Ne avevamo già parlato qui e ora i motori sembrano scaldarsi... Su Discord Zambumon ha rilasciato la prima preview dei kit base e di quelli aggiuntivi: [image: 1658264589260-00045_mt3_serika_r2_latin_core.jpg] [image: 1658264605697-00046_mt3_serika_r2_katakana_core.jpg] [image: 1658264618258-00045_mt3_serika_r2_macro_expansion.jpg] Sono convinto che questo sia assolutamente e senza dubbio un must have per chiunque da avere nella propria collezione. Period.
  • Pizza65 R2 - MoreThanTech

    build 17 lug 2022, 07:39
    1
    0 Votazioni
    3 Post
    14 Letture
    È online da poche ore un nuovo video di MoreThanTech in collaborazione con KHOR (@thoky) in cui viene mostrata la build di una Pizza R2 nera: https://youtu.be/qZC2dhWd8-k Oltre a mostrare nel dettaglio la R2, il video è anche un ottimo tutorial per avere un'idea generale del processo di assemblaggio di una custom. @thoky vuoi aggiungere qualcosa? Ho visto passare anche la R1 rossa che penso sia la stessa postata qui.
  • [PO] DCX Deep Space

    drop dcx 16 lug 2022, 16:32
    3
    0 Votazioni
    1 Post
    5 Letture
    In collaborazione con Booper Drop ha lanciato da pochissimo un nuovo pre-ordine per il noto set Deep Space, ovviamente in salsa DCX: [image: 1657988749720-dcx_deep_space_base_kit_orion.jpg] [image: 1657988797999-dcx_deep_space_base_kit_polaris.jpg] Fino al 20 Luglio è previsto un prezzo Early Bird pari a USD 99,00 per poi salire a USD 119,00 in pre-ordine ed infine USD 139,00 in stock. Chiusura il 14 Agosto, consegne previste per Dicembre 2022. Rimane sempre un mistero la scelta del kitting... Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
  • KAT Cyberspace Extras su MyKeboard.eu

    extras kat 23 giu 2022, 20:17
    2
    0 Votazioni
    5 Post
    16 Letture
    È stato uno dei GB di maggior successo degli ultimi anni... e uno tra i più travagliati: l'attesa è durata 2 anni, l'owner nel mentre è letteralmente sparito - Ulliam - e Keyreative ha scritto un'altra triste pagina della propria storia... ma alla fine ci siamo arrivati. [image: 1656015367750-kat_cyberspace_completed.jpg] Da pochi giorni anche MyKeyboard ha consegnato in EU i propri set e oggi hanno messo online alcuni extras, praticamente per ogni kit - ad eccezione dei deskmat che sono in ristampa, a causa di enormi problemi di QC. Per chi fosse interessato, meglio correre. Ma per chi non ha seguito dall'inizio questo GB, due consigli - e parlo per esperienza diretta: non fatevi prendere dallo sconforto perché la QC di Keyreative è sì pessima ma il risultato finale non è così disastroso, ma valutate bene l'acquisto perché alcuni problemi ci sono ed è bene andarsi a documentare seguendo tutta la storia. Come si dice in questi casi: in acquisto responsabile.
  • 0 Votazioni
    1 Post
    2 Letture
    Drop ha aperto un poll per decidere il prossimo set da sfornare in profilo DCX: i voti sono ancora pochi ma in questo momento è in vantaggio il set Jasmine. [image: 1657377047044-00039_dcx_jasmine.jpg] Se siete interessati... correte!
  • MT3: Drop apre a terzi - UFFICIALE

    drop mt3 7 lug 2022, 21:10
    4
    1 Votazioni
    1 Post
    6 Letture
    Era già stato fatto filtrare ma ora è ufficiale: sarà possibile acquistare keycaps con profilo MT3 da altri store e non più solo da Drop.com. La conferma arriva dalla comparsa del set Susuwatari nello store di zFrontier: [image: 1657226658764-00036_zfrontier_mt3.jpg] Abbiamo quindi la conferma che il pasticciaccio accaduto recentemente - MT2, poi DCX, poi... - pare abbia una eco molto più lunga di quanto ci si potesse inizialmente aspettare. Matt3o lo aveva già fatto capire ma un'altra conferma è arrivata anche da Zambumon, che a fine 2020 - ormai oltre un anno e mezzo fa - scriveva: [image: 1657227669702-00037_zambumon_mt3.jpg] E due giorni fa invece... [image: 1657227712735-00038_zambumon_mt3.jpg] Personalmente sono molto contento, e per più motivi: MT3 Serika è stato il mio primo set MT3 e letteralmente lo adoro e il poter sperare di avere uno o più proxy europei dove poter acquistare keycaps in questo profilo è semplicemente un sogno! Nel corso del tempo si è sentito più volte il rumor che Drop volesse sbarcare in Europa... e credo che si sia vicini al momento della verità: se deve essere così potrebbe essere davvero arrivato il momento di calare l'asso, altrimenti si faranno avanti gli store europei. Scommesse?
Forum dedicato alle + creato con i rubati sull'Isola del e trafugati fin qui via dal Temibile Pirata yLothar.