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    yLotharY
    Molti, parlando degli switch Alps, direbbero che c'erano prima che arrivassero i Cherry MX... ma non è poi così esatto. Parlare di switch Alps non è così semplice perché la mera indicazione del produttore non aiuta a differenziare la varie tipologie di interruttori creati nel corso della sua storia. Possiamo però ritenere - con una certa serenità - caratteristica, sopra ogni dubbio, la mitica serie SKCL/SKCM: nata nel 1983, ha equipaggiato molte delle tastiere meccaniche di quegli anni e tra queste alcuni mostri sacri come ad es. la Apple Standard Keyboard. [image: 1726391955487-alps_01.jpg] [image: 1726392109969-alps_02.jpg] [image: 1726392115016-alps_03.jpg] In vista dell'ormai prossimo meetup nostrano - MKIT 2024 - ho deciso di dedicarmi ad una build Alps e per questo ho messo mano ad una M0118 recuperata tempo fa su eBay. [image: 1726392357446-alps_04.jpg] [image: 1726392408341-alps_05.jpg] La mia unità sembra prodotta in U.S.A. - nel 1987 apparentemente, in base a quanto stampato sul retro della PCB - e monta switch SKCM Orange - ad eccezione del CAPS-LOCK, che utilizza la più esotica variante «Lock» . La board che ho utilizzato era stata sicuramente riparata in precedenza, a giudicare da un ponte eseguito molto probabilmente per aggirare una pista saltata: anche alcune saldature sono evidentemente posticce. [image: 1726392797415-alps_06.jpg] [image: 1726392806026-alps_07.jpg] Gli switch però sembrano originali e - solo sul bottom, in accordo con quelle che erano le prassi nella produzione di quegli anni - riportano il logo Alps, in corsivo. [image: 1726392919288-alps_08.jpg] Il top rimane quindi anonimo, e presenta i famosi slits ovvero delle piccole braccia il cui compito è quello di fermare ed attutire il ritorno dello stem: la presenza di questi braccetti contribuisce a dare allo stem Alps la sua caratteristica forma, facilmente riconoscibile. [image: 1726393295754-alps_09.jpg] L'operazione di dissaldare gli switch dal plate ha richiesto un certo impegno - per fortuna ho utilizzato la mia fedele HAKKO FR-301, che mi ha facilitato non poco. Nota a margine: i pin degli switch Alps sono più larghi rispetto a quelli degli switch MX, circa 1,22 - 1,24 mm. È bene quindi procurarsi una punta con foro di estrazione con diametro di almeno 1,3 mm - meglio ancora se di 1,6 mm. Gli switch Alps della serie SKCL/SKCM sono decisamente più complessi rispetto alla controparte Cherry MX - riprendendo l'accenno all'inizio di questo post, è curioso notare come sia la serie Alps SKCL/SKCM che quella Cherry MX siano apparse attorno al 1983, muovendo di fatto i primi passi insieme. [image: 1726414737719-alps_10.jpg] Eppure, nonostante la complessità di costruzione, gli switch Alps hanno un meccanismo di chiusura che permette di aprirli anche quando sono installati sul plate. Le linguette di aggancio sono infatti connesse al bottom - contrariamente ai Cherry, dove invece sono attaccate al top - e una volta divaricate permettono di estrarre comodamente il top. Se per gli switch a standard MX è praticamente indispensabile avere uno switch opener dedicato, per gli Alps è sufficiente aiutarsi con delle pinzette. [image: 1726415199560-alps_11.jpg] Osservando il top estratto è subito evidente la concezione meccanica di questa serie di switch: lo stem scorre inserito in due binari posti lungo i suo lati più corti mentre uno dei lati più lunghi è quello che, abbassandosi, aziona il complesso switch plate - che di fatto è il vero meccanismo di questo interruttore. Nel mio caso - variante Orange - sul lato opposto trova alloggio un secondo plate, concepito per donare allo switch la sua natura tattile - ha infatti una curvatura decisamente più accentuata e spigolosa. I due plate sono inseriti mediante guide all'interno del top, con tolleranze davvero molto ridotte. [image: 1726415877476-alps_12.jpg] La molla è da 12 mm - quindi più corta rispetto alla lunghezza standard (15 mm) dei Cherry MX. I pin dei contatti sono posizionati in modo simile a quelli MX ma risultano essere decisamente più in linea. [image: 1726416223665-alps_13.jpg] Il bottom dello stem è asimmetrico: il lato che è rivolto verso lo switch plate ha infatti una rientranza squadrata. [image: 1726416344927-alps_14.jpg] Top e bottom hanno forme più squadrate e regolari rispetto alla controparte Cherry, con una sezione che è rettangolare. [image: 1726416817630-alps_15.jpg] [image: 1726416824080-alps_16.jpg] Il bottom è praticamente piatto, tranne che per tre sporgenze - poco pronunciate - che servono quale fermo per la molla e per lo stem. Gli switch Alps SCKL/SKCL sembrano quindi composti da 5 o 6 parti, dove la componente variabile è data dal secondo plate, quello che è presente solo nelle varianti tactile o clicky. [image: 1726417243780-alps_17.jpg] La procedura di apertura degli switch Alps è molto simile a quella utilizzata per i Cherry. [image: 1726417319038-alps_18.jpg] Il protagonista però indiscusso di questa serie è l'iconico switch plate, un piccolo concentrato di precisione e tecnologia. [image: 1726417425173-alps_19.jpg] [image: 1726417434607-alps_20.jpg] A prima vista è impossibile sospettarlo ma questo piccolo componente è composto - solo lui - da ben sei parti. Ma attenzione: al netto della lamina metallica, che si può rimuovere e riposizionare facilmente, accedere al resto dei componenti è un'operazione che di fatto rompe il plate, rendendo impossibile riassemblarlo nel modo corretto. Ciò che segue non deve quindi essere replicato, è mostrato qui a scopo puramente didattico. Il plate è costruito attorno ad un alloggio in plastica sul quale sono affrancati, sovrapposti, più componenti, tenuti in posizione da due piccoli fermi - sempre in plastica. Una lamina metallica, dotata della foglia che rimane poi a contatto con lo stem, è inserita a cavallo dell'alloggio in plastica, tenuta in posizione per mezzo di un semplice incastro a pressione. [image: 1726417916644-alps_21.jpg] Il procedimento di produzione, una volta inseriti e posizionati i vari componenti, li affranca con una saldatura plastica in corrispondenza dei due perni inferiori, rendendo tale operazione non reversibile. Per poter aprire il componenti è necessario rimuover i due sottili fermi con una lama. [image: 1726418067591-alps_22.jpg] Osservando il plate dal basso è evidente come i due pin di contatto siano quasi allineati in orizzontale e si può intravedere come siano di fatto connessi con due plate sovrapposti. Per meglio comprendere come sia possibile che non generino contatto è necessario aprire il componente. [image: 1726418248121-alps_23.jpg] [image: 1726418254548-alps_24.jpg] La lamina metallica è facilmente rimovibile: togliendola è possibile notare come ospiti un pin metallico appena pronunciato, a forma semisferica, sul lato interno, e in corrispondenza di questo l'alloggio in plastica rivela una sottile linguetta, libera di flettere, essendo agganciata solo dalla parte della base. [image: 1726418531440-alps_25.jpg] Possiamo quindi iniziare a farci un'idea sul meccanismo di attivazione: lo stem, scendendo verso il basso, comprime la lamina metallica, che a sua volta preme sull'alloggio in plastica, con massima efficacia proprio in corrispondenza del pin semisferico. Per andare oltre nella nostra analisi è necessario rimuovere i fermi in plastica: per far questo ho utilizzato un interruttore ormai fallato, con un pin danneggiato durante le operazioni di dissaldatura descritte qui sopra. [image: 1726418733809-alps_26.jpg] Una volta rimossi i due fermi, rimuovendo il contatto superiore ecco comparire una sottilissima membrana isolante trasparente, quasi impossibile da notare altrimenti. [image: 1726418833142-alps_27.jpg] [image: 1726418883006-alps_28.jpg] Non è un caso che questa serie di switch venga chiamata «complicated Alps»: la tolleranza di queste componenti è infatti minima e lo spessore isolante è ciò che garantisce che non ci sia contatto se non in concomitanza di una certa pressione, esercitata in corrispondenza del pin metallico. [image: 1726419052105-alps_29.jpg] [image: 1726419112291-alps_30.jpg] La gabbia in plastica utilizza due pin posti in basso per tenere fermi e allineati i vari componenti: da notare la forma allungata del pin di contatto, che richiama molto da vicino il crosspoint contact dei Cherry. [image: 1726419361290-alps_31.jpg] Ma non è ancora finita: se si osserva infatti da vicino il secondo contatto si scopre che in realtà non si tratta di un unico pezzo bensì di due componenti distinte, tenute insieme da una piccolissima saldatura. [image: 1726419477666-alps_32.jpg] [image: 1726419484838-alps_33.jpg] Il secondo contatto ha di fatto una struttura a ferro di cavallo, su cui è affrancata una sottile lamina conduttrice: per rimuoverla è necessario applicare una certa forza, andando a rompere la piccola saldatura applicata in corrispondenza del pin. [image: 1726419691999-alps_34.jpg] La prima volta che ho provato a sezionare uno switch plate Alps sono rimasto pertanto abbastanza perplesso: sono la bellezza di sei componenti, assemblate con estrema precisione a formare un unico pezzo di dimensioni assai ridotte, realizzato mediante un processo di produzione che ne rende praticamente impossibile alcuna modifica o riparazione. [image: 1726419867575-alps_35.jpg] Per un singolo switch dobbiamo quindi considerare in definitiva la bellezza di almeno dieci componenti - undici (secondo plate) se consideriamo le varianti tactile/clicky. [image: 1726419973164-alps_36.jpg]
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    yLotharY
    Sono stato un po' indeciso prima di parlare di questo GB ma alla fine ho preferito guardare al bicchiere mezzo pieno piuttosto che a quello mezzo vuoto... [image: 1746898496371-sa_a_history_of_violets_monokit.jpg] Indeciso per me due motivi: Piperaceae mi ha illuso per ben due volte - prima con GMK MTNU Selectresque e poi con DCS Ulivi - e ho quindi preso del tempo prima di prendere sul serio anche questo progetto; nonostante la grande energia che Will e il suo team stanno mettendo in Signature Plastics i prezzi rimangono davvero molto alti... . Però... il GB è approdato dai nostri amici di @coffeekeys e quindi non posso non parlarne! Sono diversi i kit che vengono proposti - come forse non se ne vedevano da tempo, ma con una certa continuità rispetto alla tradizione SA - e tra questi spicca sicuramente il Monokit Bundle - proposto a EUR 230,58: è un prezzo decisamente alto, anche se permette di risparmiare rispetto all'acquisto compulsivo dei vari kit. Amo moltissimo il profilo SA e sono davvero felicissimo che sia approdato finalmente ad un vendor EU e per di più proprio dai nostri amici di @coffeekeys . Speriamo che vada tutto alla grande! Sul sito di Coffeekeys è già online ovviamente la pagina dedicata e il tutto viene presentato tecnicamente come un pre-ordine, con consegna a partire da Luglio 2025. Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
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    yLotharY
    James torna a riproporre quello che ormai è ritenuto credo da tutti un classico ovvero la mitica OGR: ma in questa nuova run il gioco si fa davvero duro... [image: 1745227180602-kbd_65_frl_tkl_ogr2_ic.jpg] È infatti previsto un approccio modulare per il midframe che dovrebbe permettere - a parità di case - di passare da un layout 65% XT ad uno FRL TKL. [image: 1745226193847-kbd_65_frl_tkl_ogr2_variants.jpg] Ma le novità non si fermano qui: sarà compatibile EC grazie al mitico Cipulot; la PCB avrà di fatto un doppio ingresso USB-C e si potrà scegliere tra avere il cavo rimovibile o «integrato» - ovvero nascosto all'interno del case. Si parla di un MSRP inferiore a USD 500,00 e un GB indirizzato su Luglio - ma ci sono ancora molte questioni da definire. Online il primo form di IC. Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
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    yLotharY
    Davvero interessante e golosa la nuova proposta di Qwertykeys che espande la propria serie Neo con i due nuovi modelli CU in layout 60% e 65%. [image: 1740953233915-kbd_65_neo_cu_65.jpg] Le due board sono in pre-ordine presso i nostri amici di @coffeekeys e si parte da un incredibile prezzo pari a EUR 229,36 per i modelli con un generoso bottom in bronzo: le varie sezioni del sito sono già online. Come da prassi abbiamo una completissima pagina Notion con tutte le informazioni più dettagliate. https://youtu.be/nK20dEMyZcI Le board offrono un doppio sistema di mount: isolated top mount e PCB gasket mount, e la cosa incredibile - per il prezzo - è la sua composizione a 3 pezzi con un logo sul bottom composto - solo quello - da altri due pezzi. Impressionante. I tempi di consegna dovrebbero essere molto veloci, circa 4 settimane dalla conferma dell'ordine, su base settimanale.
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    yLotharY
    [image: 1746372849480-prove_zensai65_00.jpg] TL;DR » la Zensai 65 è una delle più incredibili dimostrazioni di passione e dedizione che il nostro hobby abbia fin qui prodotto, ed è la conferma che inseguire la propria strada per dar forma alle idee che si hanno in testa è sempre un'avventura che vale la pensa d'essere vissuta. Non è perfetta, nel senso più nobile di questa affermazione: ed è proprio la sua imperfezione a renderla ineguagliabile, direi quasi che è la sua più vera ed intrinseca natura. Il legno è un materiale che si non può omologare: è vivo, è mutabile, il che rende ogni esemplare di questa serie davvero unico. Per me un «must have», assoluto. [image: 1746372993015-prove_zensai65_01.jpg] La mia build: case: top in noce, bottom in betulla plate: alluminio (layout custom ISO) PCB: Zensai65_UNI_i5v6 (da saldare) switch: Coffee Chip Ice Cream (lubrificati con TriboSys 3203) stabs: C3 Equalz V3 (lubrificati con Krytox XHT-BDZ) keycaps: GMK CYL Tiramisu Benché annotare qui i miei pensieri sia per me sempre un momento di riflessione particolarmente dolce, è anche allo stesso tempo un passaggio doloroso: vuol dire infatti che sono pronto a cambiare, ad abbandonare la board che sto usando, a pensare alla prossima build. E lasciare andare questa bellezza ha richiesto davvero tantissimo tempo: è un anno che la sto utilizzando, e nonostante questo non finisce mai di sorprendermi, di regalarmi qualche piccolo attimo di soddisfazione - nell'ammirarla sulla scrivania, nel digitarci sopra piacevolmente, nel godere del suono caldo che restituisce. Ma è arrivato il momento di andare oltre, e devo farmi coraggio... Sono incappato in questa board quasi per caso, grazie ad una segnalazione del mitico Tamas nel numero #2023/36 del suo ormai celebre Keyboard Builders' Digest: era il Settembre del 2023, e in quel momento avevo tra le mai ormai da qualche mese la mia amata Day Off 60 - un'altra tra le board che non hanno ricevuto dalla community tutto quell'apprezzamento che avrebbero meritato. Ho sempre voluto esplorare e provare una board in legno ma il panorama fino a quel momento era rimasto quanto mai modesto e noioso: le poche proposte disponibili erano di qualità discutibile, lavorate grossolanamente in serie, proposte unicamente in tray mount, con una lunga serie di problematiche note di affidabilità nel tempo. Cercavo invece qualcosa di diverso, e giusto poche settimane prima - Agosto 2023 - mi ero imbattuto nella gwŷdd65, che mi aveva colpito con le sue caratteristiche, soprattutto per due novità: la costruzione in due pezzi e il gasket mount. Come sappiamo questo progetto ha poi avuto successo e ha goduto di una certa eco all'interno della community, grazie soprattutto all'endorsement di Blacksimon. La Zensai 65 è passata invece pressoché inosservata: i mesi passavano, la gwŷdd65 era ancora in fase di IC ma nella mia testa ormai più pensavo alla Zensai 65 e più ne ero innamorato. Già a Settembre avevo preso contatto direttamente con shoonie - artefice del progetto in ogni dettaglio - cercando di capire lo stato di avanzamento dei lavori ma ci sono voluti oltre 6 mesi per arrivare a piazzare il mio ordine: eravamo ormai a Febbraio 2024 e nel mentre ci sono state anche alcune trascurabili complicazioni... ( come ad es. il fallimento di MyKeyboard.eu e un terremoto in Giappone, [NdR]). Mi voglio soffermare un pochino su questi ricordi. Shoonie sarebbe quello che in gergo rock potremmo definire «one-man-band»: non è solo il designer della board, è anche il progettista della PCB e come se non bastasse il diretto e solo costruttore - artigianale - delle proprie creazioni. Nel suo piccolo laboratorio è infatti in grado di lavorare il legno per i case ma anche l'alluminio per i plate - oltre all'ottone per i pesi. Un aneddoto più di tanti altri può aiutare a capire l'incredibile dedizione e passione che muovono shoonie: nel discutere il mio ordine, avevo richiesto di avere un plate con layout ISO dedicato (chi mi segue lo sa: sono un utente ISO e ritengo che la migliore esperienza d'uso nasca da un plate dedicato - e non attraverso compromessi poco soddisfacenti per mezzo di layout universali). Ci siamo scambiati file KLE per concordare i dettagli e dopo aver visionato la mia proposta shoonie si è reso conto che la PCB - versione da saldare - non era totalmente compatibile: mancava infatti il supporto allo split dello SHIFT di sinistra - non è onestamente la prima volta che mi capita di incappare in una svista del genere, specie da parte di chi, come shoonie, arriva da layout JIS [NdR]. Era il 15 Gennaio 2024, ed ero praticamente sul punto di piazzare il mio ordine: la spiacevole scoperta aveva però bloccato tutto, avrei dovuto aspettare la prossima infornata di PCB. In tutta trasparenza, shoonie aveva condiviso con me di avere in quel momento solo 10 PCB hotswap (layout ANSI) e 10 PCB da saldare (layout universale, ma senza split dello SHIFT sinistro). E qui il colpo di scenza, anzi, direi duplice: shoonie ha infatti deciso di dare priorità alla mia richiesta ordinando un piccolo batch di una nuova revisione della PCB (disegnata immediatamente, il giorno dopo - 16 Gennaio) e mi ha confermato di essere per lui il cliente numero #1. Non nel senso di importanza: nel senso di cronologia degli ordini. Ebbene sì: la storia vuole che sia stato per davvero il primo cliente in assoluto di ori kōbō. Era il 4 Febbraio 2024. [image: 1746374215095-prove_zensai65_02.jpg] Scherzo del destino: la spedizione dal Giappone, eseguita il 6 Febbraio, ha impiegato un tempo davvero imbarazzante per arrivare, oltre 2 mesi. E finalmente, il 19 Aprile, ho potuto ammirare il lavoro di shoonie. [image: 1746374262756-prove_zensai65_03.jpg] [image: 1746374290197-prove_zensai65_04.jpg] Come sappiamo l'esperienza di unboxing è spesso ritenuta indicativa della qualità generale del prodotto finale: e mai come in questo caso tale impressione è risultata essere confermata. La board è arrivata in un box di cartone pressoché anonimo ma allestito completamente a mano e disegnato meticolosamente per poter ospitare, in modo ordinato e protetto, tutto il suo contenuto: shoonie ha addirittura progettato e realizzato in legno, via CNC, l'alloggiamento per i cavi in dotazione, strumenti compresi. Come se non bastasse il tutto è accompagnato da un origami a forma di cigno realizzato in carta dorata, cigno che è anche il simbolo di ori kōbō, il brand con cui shoonie si propone alla community. Poter ammirare in fase di unboxing la cura maniacale e la perizia nella realizzazione di questo origami può solo far presagire cosa ci si può aspettare dal resto. Incredibile. [image: 1746374437954-prove_zensai65_05.jpg] La board è arrivata preassemblata, con i due encoder che sono di fatto alloggiati al loro posto - ma non saldati - compresi di knob. Mi sono confrontato a lungo con shoonie in merito a questa scelta, con diversi dubbi: ero infatti timoroso che potessero uscire dalla propria sede durante il viaggio e causare danno. Ora posso dire che i miei timori erano infondati e che anche da questo punto di vista shoonie ha fatto davvero centro: se in due mesi abbondanti di viaggio nulla è successo e tutto è arrivato in ordine... non c'é davvero niente da aggiungere, non c'é davvero nulla di cui preoccuparsi. La board è realizzata in tre pezzi: top in noce (che in quel momento era l'unica opzione disponibile), bottom in betulla, peso in ottone. [image: 1746374600472-prove_zensai65_06.jpg] [image: 1746374607463-prove_zensai65_07.jpg] [image: 1746374613414-prove_zensai65_08.jpg] Il top in noce è finemente lavorato, ornato da scanalature lungo tutto il bordo inferiore, e valorizzato da una piacevole trattamento con olio di lino. [image: 1746375088618-prove_zensai65_09.jpg] [image: 1746375116712-prove_zensai65_10.jpg] Il bottom è realizzato in betulla con una finitura trasparente in acrilico per proteggerlo. Per top e bottom le finiture sono davvero impeccabili e devo dire molto resistenti: lo conferma il fatto che a distanza di un anno, utilizzando la board come daily driver ogni sacrosanto giorno, non ho rilevato davvero alcun difetto. [image: 1746375239414-prove_zensai65_11.jpg] Il peso in ottone ha una finitura spazzolata ed è anch'esso lavorato direttamente da shoonie: l'incisione riporta il nome e il logo di ori kōbō, il peso è invece tenuto in posizione per mezzo di due viti - sempre in ottone - dotate di rondelle. Mai come in questo caso è stato divertente e davvero appagante soffermarsi sui particolari di realizzazione di questi pezzi: ogni scelta presa dimostra una cura infinita e un'attenzione encomiabile per ogni minimo dettaglio, così come la volontà di voler realizzare qualcosa che possa durare nel tempo. [image: 1746375313781-prove_zensai65_12.jpg] [image: 1746375320958-prove_zensai65_13.jpg] [image: 1746375327549-prove_zensai65_14.jpg] Tutti i punti di ancoraggio sono resi saldi ed affidabili attraverso inserti in ottone, posizionati con una precisione al limite del maniacale. [image: 1746375393295-prove_zensai65_15.jpg] [image: 1746375401161-prove_zensai65_16.jpg] Uno dei particolari che più mi hanno stupito sono i piedini, realizzati in sughero: sono davvero incredibili, e mi hanno sorpreso per diversi motivi. Prima di tutto: sono molto più resistenti ed affidabili di quanto si possa a primo avviso pensare - lo dimostra il fatto che sto utilizzando questa board da oltre un anno, senza alcun problema e dopo diverse operazioni di smontaggio e riassemblaggio - e, cosa ancor più incredibile, sono realizzati sempre da shoonie. Pazzesco. [image: 1746375487572-prove_zensai65_17.jpg] [image: 1746375493830-prove_zensai65_18.jpg] Nonostante la board sia realizzata completamente in legno, e quindi il fastidioso problema del ping metallico che spesso affligge le unità realizzate in alluminio - che noia [NdR] - sia di fatto scongiurato alla radice, shoonie ha voluto comunque ribadire il proprio perfezionismo, predisponendo dei feltrini in corrispondenza di ogni vite di serraggio (M3, a testa esagonale [NdR]). È anche grazie a tali particolari che questa board non suona: canta. [image: 1746375587038-prove_zensai65_19.jpg] Qualche nota di approfondimento la merita sicuramente la PCB che pur ricadendo in un fascia di qualità direi standard, riserva a tratti qualche piccola sorpresa. Prima di tutto è dotata di daughter-board: la scelta è caduta in modo intelligente sulla serie S della nota e apprezzata famiglia Unified Daughterboard, aggiornata all'ultima versione (la S1.1 ma con connettore JST tradizionale, scelta secondo me più che condivisibile). [image: 1746375729891-prove_zensai65_20.jpg] [image: 1746375735943-prove_zensai65_21.jpg] Il design della main board è invece opera dello stesso shoonie, che in questo caso ha optato per una soluzione più moderna basata su processore RP2040 - ormai anch'esso un classico: la qualità di fattura è più che ottima, considerando che la tiratura della stessa non ha raggiunto grandi volumi. [image: 1746375837971-prove_zensai65_22.jpg] Entrambi i lati della scheda presentano un motivo a rilievo molto particolare che personalmente è la prima volta che vedo applicato nel mondo delle tastiere meccaniche: si tratta in realtà di un espediente piuttosto comune utilizzato nella progettazione delle PCB, noto come «piano di massa». Normalmente viene applicato solo da un lato, per agevolare lo sbroglio del circuito e migliorare la trasmissione dei piccoli segnali: in questa caso è sicuramente utilizzato per motivi estetici ma anche per migliorare la rigidità della scheda. Il doppio piano di massa dona alla PCB un certo peso ed evita spiacevoli torsioni (aspetto molto importante, a cui personalmente presto parecchia attenzione): davvero un'ottima scelta. [image: 1746376031992-prove_zensai65_24.jpg] Altra piccola chicca - non sempre presente - sono i contatti per RESET e BOOT posti al di sotto della barra spaziatrice, sempre molto comodi in caso di bisogno. [image: 1746376084476-prove_zensai65_23.jpg] La PCB presenta anche un distanziatore sul lato rivolto verso il basso, una sorta di cuscinetto: è forse il particolare che più mi ha incuriosito, soprattutto considerando che il bottom è realizzato in legno. Ma ... come al solito nulla è lasciato al caso, e si deve considerare che il peso in ottone è a vista: un contatto, per quanto improbabile, è comunque possibile. Ancora una volta l'attenzione ai particolari da parte di shoonie lascia davvero sbigottiti. [image: 1746376127126-prove_zensai65_25.jpg] [image: 1746376159471-prove_zensai65_26.jpg] Shoonie offre due materiali per il plate, alluminio e POM: nel mio caso ho optato esclusivamente per l'alluminio, e come ho già anticipato qualche riga sopra ho richiesto un layout custom che fosse dedicato ISO. [image: 1746376187580-prove_zensai65_27.jpg] Il plate è forse il componente che più evidenzia la natura artigianale della produzione di ori kōbō: anch'esso è realizzato da shoonie nel proprio laboratorio e sono evidenti i segni di lavorazione della macchina. I bordi sono leggermente frastagliati - grezzi ma non taglienti - e la superficie è costellata da diversi segni e graffi (tema su cui tornerò più avanti nelle mie considerazioni finali, [NdR]). Le tolleranze sono però ottime, non ho avuto nessun problema in fase di assemblaggio con gli switch che ho utilizzato. I punti di mount sono aperti - in pieno rispetto della tradizione coreana - e posizionati in modo altrettanto classico: sono previsti anche quattro punti di fissaggio tra plate e PCB, utili soprattutto nel caso di PCB hotswap. [image: 1746376296425-prove_zensai65_28.jpg] [image: 1746376307137-prove_zensai65_29.jpg] Menzione particolare la meritano i due knob, che costituiscono inevitabilmente il fattore estetico che più salta all'occhio quando si osserva questa board. Neanche a dirlo, sono sempre realizzati da shoonie, in betulla: davvero ben concepiti, rifiniti in modo impeccabile e con tolleranze assolutamente precise - possono essere rimossi dal loro alloggio senza grande fatica ma una volta inseriti nei rispettivi encoder la loro posizione rimane salda e davvero molto affidabile, mai avuto problemi. In termini di resistenza devo dire che in quest'anno hanno retto il colpo senza battere ciglio: lo spessore di entrambi, anche di quello più piccolo, si è dimostrato più che sufficiente. Sono sincero: pur non essendo un amante dei knob - non faccio minimamente caso alla loro presenza nella scelta delle mie board - devo ammettere che la loro presenza è comoda - ad es. per alcune operazioni abituali come aggiustare il volume. Quando ho visto per la prima volta la Zensai 65 il doppio knob mi ha colpito ma ho subito pensato: «che mai ci farò con due knob?». Ho imparato che si possono fare davvero molte cose, mediamente utili, e mi sono divertito parecchio nello sperimentare. Non posso più farne a meno? Direi di no, serenamente: ma il doppio knob non è così inutile come potrebbe sembrare a prima vista - provare per credere. [image: 1746376547456-prove_zensai65_30.jpg] L'invito per la porta USB-C è una piccola delizia, lavorato con cura e davvero molto bello alla vista ma ha un piccolo grande difetto: ha poco margine sul bordo superiore e questo lo rende incompatibile con i cavi che hanno attacchi generosi. Non è un problema enorme ma deve essere considerato. [image: 1746376614775-prove_zensai65_31.jpg] La board ha un'inclinazione molto lieve, appena 3° - non ci sono informazioni ufficiali a riguardo, ho misurato personalmente l'angolo via analisi grafica [NdR] - ed è vincolata dal disegno del bottom (soluzione classica ma efficace). L'altezza è invece decisamente generosa, molto più pronunciata rispetto alla media delle altre board: poco più di 25 mm, misurati dal piano, piedini inclusi. È stata la prima volta, da anni, che ho dovuto far ricorso ad un poggiapolsi - che personalmente avevo smesso di utilizzare a partire dalla mia prima custom. Sul tema tornerò durante le conclusioni. [image: 1746376812884-prove_zensai65_32.jpg] Il processo di assemblaggio è stato davvero lineare e naturale, con pochissime complicazioni, e semplificato anche grazie all'uso di un unico tipo di viti: non ho riscontrato alcun tipo di interferenza, tutto trova alloggio senza il minimo problema e le tolleranze sono perfette. Sulle tolleranze tornerò tra poco. [image: 1746376869526-prove_zensai65_33.jpg] La Zensai 65 non è stata lanciata tramite GB: shoonie produce ogni unità nel suo laboratorio, un componente alla volta, con meticolosità e incredibile dedizione. Le unità disponibili sono quindi molto limitate ma quelle disponibili sono ovviamente in-stock. Al momento del mio acquisto ho pagato la board EUR 274,95 - a cui ho dovuto aggiungere circa EUR 24,00 per le spese di spedizione e poi circa EUR 99,00 per i dazi di importazione. Shoonie offre anche PCB e plate come extras - al costo rispettivamente di EUR 18,95 (versione da saldare) e EUR 9,95 (alluminio). Se fin qui sono riuscito anche solo marginalmente a comunicare la bellezza di questa tastiera, il rapporto qualità/prezzo della Zensai 65 è davvero strepitoso: mi sono preso la mia non trascurabile fetta di rischio, ma questa volta tutto è stato ricompensato ampiamente. Veniamo infine alle mie considerazioni finali: sono soddisfatto del mio acquisto? Diavolo, assolutamente sì!!! Non potrei mai non consigliare questa board, la ritengo di diritto un «must have» per ogni appassionato, senza alcun dubbio né incertezza. in un panorama a tratti deprimente, fatto di board tutte uguali - sia nei materiali (sempre e solo alluminio, che noia!!!) che nei layout - la Zensai 65 svetta e colpisce, non soli gli occhi ma anche le orecchie: e anche un po' il cuore. ho dovuto aspettare diversi giorni, una volta assemblata, prima di formulare un giudizio assennato in merito al suono di questa tastiera - arrivando da anni di uso esclusivo di modelli in alluminio. Tarato l'orecchio, posso solo dire che questa board ha un suono davvero incredibile: rispetto al metallo è ovviamente più caldo, più dolce, forse a tratti quasi più complice. Ogni problema legato a interferenze o ping lo potete tranquillamente dimenticare, così come è totalmente fuori discussione pensare di applicare foam o altro modding acustico. È semplicemente perfetta così com'é, punto. ho notato che il peso in ottone ha davvero un enorme impatto sulla resa acusticadelle diverse row: [image: 1746377289631-prove_zensai65_34.jpg] la row 2 è la mia preferita: corre praticamente al centro del peso in ottone e questo le restituisce ancor più caloro e risonanza; la row 3 la segue a ruota: la risonanza con l'ottone è sempre evidente ma meno pronunciata, il suono è più acuto; le row 4 e 5 suonano progressivamente più vuote, un effetto che IMHO è molto evidente in corrispondenza del cluster delle frecce direzionali; la barra spaziatrice suona meno vuota, è più morbida rispetto al resto degli alpha e dei mod la row 1 ha un suono molto particolare: come la row 3 non gode di piena risonanza con in il peso in ottone ma essendo circondata dal legno del case risulta più ovattata nelle frequenze più alte. ho già parlato dei difetti del plate, puramente estetici: penso che buona parte di questi possa essere facilmente corretta applicando una lavorazione a sabbiatura, e non guasterebbe anche un processo di anodizzazione che la renderebbe IMHO più in armonia con il top, specialmente quello in noce (come nel mio caso) - oltre a nascondere alcune piccole asimmetrie (ne parlerò tra pocchissimo). è davvero alta e credo di non essere l'unico ad aver avuto bisogno di ricorrere ad un poggiapolsi per poter digitare in comodità: ho impiegato del tempo per prendere le misure, complice anche un angolo di inclinazione davvero minimo ma la curva di adattamento è stata onestamente meno problematica del previsto. Shoonie ora offre un kit dedicato che comprende poggiapolsi e knob aggiuntivi, che risolve il problema e a livello estetico si sposa ovviamente in modo impeccabile con la board nel suo complesso. il doppio knob mi ha davvero sorpreso: pensavo fosse uno sfizio puramente estetico, ed ho invece imparato ad apprezzarne l'effettiva utilità. Ho rilevato però due potenziali difetti: l'altezza e la resistenza. I due knob sono posizionati uno sopra l'altro ed hanno la stessa altezza: in termini di ergonomia questo non è il massimo, specie quando si fanno operazioni in cui si passa da un knob all'altro, rapidamente. Sarebbe opportuno che avessero un'altezza diversa, a scalare (il kit di cui sopra sembra andare in questa direzione). Anche il diametro è diverso e questo ha un effetto marcato sulla resistenza alla rotazione che risulta decisamente più corposa per il knob più piccolo: questo difetto può essere corretto solo selezionando degli endoder con resistenze diverse. il legno è un materiale come si dice «vivo» e questo comporta delle scelte in fase di progettazione tali da considerarne l'espansione e la ritrazione nel corso del tempo e in funzione dall'umidità - fattore assolutamente condizionato dall'ambiente circostante. Shoonie dichiara nella documentazione ufficiale di aver considerato una tolleranza di 0,8 mm in corrispondenza del peso in ottone e un margine ancora maggiore tra i tasti e il case. Questa attenzione ai problemi di movimento del legno risolve potenziali grattacapi nel lungo periodo - e questo lo posso testimoniare con assoluta certezza, [NdR] - ma rende la procedura di assemblaggio decisamente più complicata: la tolleranza dei knob vincola moltissimo i margini di movimento e questo mette inevitabilmente in risalto alcune asimmetrie, che IMHO risultano particolarmente evidenti in corrispondenza del blocker e del cluster delle frecce direzionali. [image: 1746377940210-prove_zensai65_35.jpg] [image: 1746377946841-prove_zensai65_36.jpg] Sarebbe opportuno che fossero quanto meno uniformi: e l'uso di un plate scuro aiuterebbe in ogni caso a mascherare quei gap che inevitabilmente dovono permanere per ovviare ai movimenti del legno. la porta USB è incompatibile con i cavi dotati di attacchi generosi: per me non è un problema (non mi piacciono) ma per altri è un aspetto da tenere sicuramente in considerazione. Tutte le annotazioni critiche riportate qui sopra sono state condivise con shoonie a fine Giugno 2024 (ho lasciato alcune immagine annotate in inglese, priorio come le ho condivise in originale [NdR]), dopo un mese abbondante di utilizzo, esattamente come le sto riprendendo qui. Non ho conferme in merito ad eventuali aggiustamenti apportate alle successive unità: posso però confermare che i suggerimenti di offire un poggiapolsi, così come differenziare l'altezza dei knob sono stati recepiti con entusiasmo - e a distanza di qualche mese sono stati tradotti in realtà, e sono ora disponibili all'acquisto. Per me è ovviamente una grande soddisfazione e shoonie ha dato dimostrazione di essere aperto a critiche ed osservazioni, e di voler lavorare per risolvere i problemi segnalati - o quanto meno migliorare alcuni particolari. Si è anche accennato ad aumentare l'inclinazione della board così da risolvere in sol colpo due problemi: l'eccessiva altezza e le interferenze che affliggono la porta USB - ma di questo al momento non ho ancora alcuna conferma [NdR]. In conclusione: la Zensai 65 non è perfetta, semplicemente perché non può esserlo per definizione e questo la rende, nel più corretto significato del termine stesso, «unica». Concepita, disegnata e realizzata in ogni sua minima componente dal buon shoonie, a questa board è facile - quasi inevitabile, direi - perdonare qualsiasi difetto perché è la dimostrazione di una passione davvero encomiabile e un punto di riferimento assoluto per chi ama le custom. Alla sua prima creazione shoonie ha fatto decisamente e totalmente centro, e non vedo l'ora di scoprire quali saranno le sue prossime creazioni. È incredibile pensare al rapporto tra prezzo e qualità di questa board, davvero: non capita tutti i giorni di essere il primo acquirente di un nuovo prodotto e di un nuovo vendor e non sempre vale la pena prendersi cerchi rischi: ma questa volta ho voluto dar retta all'instinto e devo dire che oggi non solo non sono pentito ma ritengo razionalmente che anche costasse il doppio rispetto al prezzo attuale, sarebbe comunque un ottimo affare, senza alcun dubbio. E diciamocelo: nel nostro hobby vediamo troppo spesso board osannate, a prezzi molto più elevati, prodotte in serie e con volumi importanti, che fanno a mala pena intravedere un decimo della passione che shoonie ha riversato nella sua Zensai 65. Questa board ha davvero ridisegnato nella mia mente il concetto di custom, e non è un caso che la stia utilizzando da oltre un anno e che ancora faccia fatica a metterla da parte - e mi rendo conto ora che sto scrivendo queste righe quasi fosse un addio doloroso da affrontare. La Zensai 65 è un «must have» assoluto. Anzi: unico. Come sempre, per chi fosse interessato, sono qui ben felice di rispondere a tutte le domande del caso. Ahoy!!! P.S. e non è ancora finita... spero di portarvi tra qualche giorno un piccolo aggiornamento...
  • FLUX Keyboard

    75%
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    yLotharY
    Ho colpito l'attenzione di molti la comparsa su reddit di questo post: [image: 1670785338655-0096_flux_keyboard.jpg] Si tratta di una tastiera 75% con ampio display : il frame che raggruppa i tasti può essere facilmente cambiato, passando da una configurazione tattile ad una lineare - e viceversa. Al momento non ci sono informazioni di alcun genere né conferme: sarà un falso? Unico punto di riferimento: fluxkeyboard.com.
  • MX Black Clear-Top: tornano i mitici Nixie

    cherry mx
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    yLotharY
    A quanto pare in Cherry hanno deciso di strafare e dopo l'annuncio della canonizzazione degli Ergo Clear ecco arrivare una nuova bomba: i mitici Nixie saranno riproposti ufficialmente - anche se con un nuovo nome, "Black Clear-Top". [image: 1668115452363-0091_cherry_black_clear_top.jpg] Riproposizione moderna di una vecchia variante dei Black - prodotta solo fino alle fine degli anni '80 per pochi modelli dedicati alla Nixdorf Computer AG - questa serie verrà proposta con o senza lubrificazione - automatica, dalla fabbrica - e dovrebbe essere disponibile ad inizio 2023. Al momento ho trovato solo GEON e NovelKeys attivi con pagine di preordine.
  • MT3 BOGO Hallowheel

    drop bogo mt3
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    yLotharY
    Si avvicina Halloween e la promo BOGO ritorna: un set MT3 si paga, il secondo è omaggio. Quest'anno la trovata è Hallowheel: tentando la fortuna per 3 volte si possono avere dei codici sconto ulteriori - bisogna però ovviamente essere registrati. Promo valida fino al 31/10/2022. Di seguito come al solito il codice promo da usare al chekout: Spoiler MT3BOOGOO (io ho già girato la ruota e secondo me è una finta...) (per chi vuole provare il codice lo metto qui sotto, per come è fatto secondo me è lo stesso per tutti) Spoiler NOMSTER10
  • MX Ergo Clear: ora ufficiali Cherry!

    cherry mx
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    yLotharY
    Questa me l'ero proprio persa: Cherry ha "canonizzato" - come direbbero i fan di Star Wars - la famosa mod della community chiamata «Ergo Clear» la cui ricetta originale consiste nello sostituire le molle degli MX Clear originali con quelle degli MX Black: il risultato è uno switch tattile più leggero rispetto a quello originale e anche più definito rispetto agli MX Brown. [image: 1666429299751-0085.jpg] Dopo quindi anni di attesa Cherry ha finalmente deciso di offrire questa variante ufficialmente ma con qualche modifica: gli switch saranno prelubrificati dalla fabbrica, in modo automatizzato, con un grasso ad alte prestazioni che non sarà PTFE. [image: 1666430034321-0087.jpg] Le varianti proposte saranno come al solito due: normale e RGB. [image: 1666429945273-0086.jpg] Ho provato a cercare in giro ma al momento non sembrano ancora essere disponibili: tra le due varianti la prima ad arrivare dovrebbe essere quella RGB.
  • KFA Freebird75 prossima al GB

    75% kfa freebird
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    yLotharY
    KeebsForAll sta per lanciare il GB per la nuova nata della serie Freebird, la Freebird75: [image: 1664122208149-kbd_75_freebird75.jpg] La fortunata serie mancava dell'ormai irrinunciabile 75% tanto di moda in quest'ultimo periodo: la pagina dedicata mostra tutte le caratteristiche di questa board che colpisce per il prezzo estremamente competitivo, appena USD 205,00 - addirittura USD 100,00 per il kit barebone. È probabile che atterri anche su CandyKeys che in passato ha gestito le sue sorelle. Il GB si terrà dal 15 Ottobre al 27 Novembre .
  • Gmmk Pro quali tasti usare

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    D
    Salve sono nuovo del mondo delle tastiere custom, volevo una delucidazione su quale Keycaps usare per i tasti del pg up pg dn ed end sulla mia Gmmk Pro, utilizzo un set keycaps Gmk Space Cade II, bisogna usare R1 R1 R2 R2 o tutti R1? Grazie.
  • Wuque Studio Doubleshot PBT

    wuque pbt
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    yLotharY
    Era da tempo che si sapeva che Wuque Studio fosse al lavoro per realizzare una nuova versione a tema della fortunata Ikki68 Aurora - le mie valutazioni in merito le trovate qui - a tema Kraken e che questa sarebbe stata abbinata a nuovi keycaps appositamente realizzati in doubleshot PBT - combinazione di tecnica/materiali che ormai è da molti considerata nel nostro hobby quale Santo Graal. [image: 1662910545087-ws_kraken_proto.jpg] Nella giornata di venerdì 9 Settembre è stato infine comunicato ufficialmente che i nuovi keycaps sono ora una realtà: esattamente come è già accaduto con i DCX di Drop anche in questo caso il prodotto è un chiaro clone di GMK, inutile tentare di descrivere l'operazione in altro modo. [image: 1662910883670-ws_kraken_proto_2.jpg] E in linea con quanto già realizzato da Drop anche in questo caso il risultato sembra ottimo. [image: 1662911061047-ws_kraken_vs_gmk.jpg] Ogni operazione di questo tipo vuole la sua narrazione e nel comunicato ufficiale WS non lesina certo le parole per giustificare il tempo impiegato - 2 anni secondo la loro ricostruzione - a raggiungere tale obbiettivo, con l'intento di migliorare lo standard GMK in termini di spaziatura e consistenza generale delle legende. Dalle fotografie mostrate la nitidezza delle legende sembra essere alla pari con quella di GMK mentre lo spessore in alcuni casi pare leggermente più abbondante, specie nei mods. [image: 1662911604607-ws_kraken_thickness.jpg] Non è stato dichiarato con esattezza lo spessore dei nuovi keycaps ma dalle immagini sembra in linea con il riferimento GMK - il cui classico difetto del segno di iniezione è stato eliminato, spostandolo nel bordo inferiore. Ed eccoci infine alla parte più interessante dell'operazione: Wuque ha dichiarato l'intenzione di consegnare le prossime produzioni circa 30 giorni dopo la fine del rispettivo GB, come regola generale. Per il lancio del set Kraken saranno disponibili in-stock a fine Settembre: 500 kit base - USD 85,00 300 novelties - USD 29,00 100 40's - USD 34,00 A distanza di qualche settimana partirà infine un GB illimitato. La lista ufficiale dei proxy non è ancora completa e tra le region mancanti ricade anche l'Europa: in virtù di altre collaborazioni è lecito supporre che saranno MyKeyboard o KEYGEM. [image: 1662912296292-ws_kraken_base_kit.jpg] In base all'attuale cambio EUR/USD è probabile che il prezzo finale sia poco superiore a EUR 100,00: se fosse confermato non sarebbe affatto male, considerando che il kit base ha un'ottima copertura che di fatto lo rende compatibile con quasi ogni layout - 40% a parte, che sono sì parzialmente supportate ma di fatto avranno un set dedicato. Nel comunicato ufficiale questa informazione non è presente ma nel thread su geekhack - ora finalmente aggiornato - è stato dichiarato che i keycaps saranno consegnati in tray realizzati in PC, e questo sarà valido sia per la prima vendita in-stock che per il successivo GB. Il mondo non aveva certo bisogno di un altro clone Cherry... ma vediamo il bicchiere mezzo pieno: l'incremento iperbolico che si è raggiunto nel numero di produttori Cherry-like - da un paio d'anni a questa parte - dovrebbe alleggerire il carico su GMK, restituendo alla community tempi di consegna umani. Però ragazzi ora basta... altri cloni Cherry anche no, eh! [image: tenor.gif] Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
  • Drop SENSE75 prossima al lancio

    drop 75%
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    yLotharY
    Per chi segue bene o male le offerte di Drop la notizia non dovrebbe essere una novità: è da tempo infatti che la community sa che una 75% è in lavorazione. A quanto pare, ci siamo: la settimana che è alle porte dovrebbe essere quella del lancio definitivo. Andando subito al sodo, pare che i membri del Keyboard Club abbiano già ricevuto data e prezzo della nuova nata, con caratteristiche salienti incluse: prezzo finale USD 349,00 - completamente assemblata stabilizzatori: Drop Phantom switch: Drop Holy Panda X keycaps: Drop DCX . [image: 1661710282751-00080_drop_sense75.jpg] È inutile aspettarsi altro se non l'ennesima ondata di sdegno della community qualora il prezzo dovesse essere confermato ma... andiamo con ordine, e cerchiamo di mettere in fila alcune considerazioni di base. [image: 1661710986420-00082_drop_sense75.jpg] L'operazione è ovviamente poco coraggiosa e volta ad ottenere il consenso di molti, specie dei neofiti o di chi semplicemente è in cerca di una tastiera meccanica di qualità. Offrire una 75% con knob e gasket mount vuol dire andare sul sicuro: il mercato sta premiando questa configurazione e Drop non è certo un ente benefico. [image: 1661711071096-00081_drop_sense75.jpg] Però, se il prezzo della board completamente assemblata fosse corretto, considerando il costo dei singoli componenti - switch (almeno USD 70,00) e keycaps (circa USD 100,00) - il valore reale del kit barebone sarebbe sicuramente inferiore a USD 179,00. Il che onestamente non sarebbe così malvagio, dopotutto. Dalle poche immagini condivise e dalla marea di proclami a chiara matrice marketing, quello che è emerso è più o meno questo: layout 75% gasket mount illuminazione underglow con led nascosti lungo il bordo inferiore del top software di configurazione custom per Mac e Windows supporto QMK colorazione unica scura («Nightfall») con edizione speciale in e-white Con l'ultimo aggiornamento sul tema Drop ha già fatto intendere che saranno disponibili componenti opzionali: pesi e plate in materiali aggiuntivi (si parla per questi ultimi di PC e CF). Pur non essendo interessato, al momento non sono così pessimista o critico: il prezzo potrebbe essere accettabile, a patto ovviamente che la qualità dei materiali e delle soluzioni si dimostri all'altezza delle aspettative. E dopo così tanto tempo era ora che anche Drop mettesse a catalogo una board di qualità quantomeno accettabile rispetto alle deludenti ALT, CTRL, SHIFT e ENTR. Non ci rimane che aspettare un paio di giorni...
  • OTC Keycaps - Il mio giudizio

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    AngryBardA
    Come forse avrete letto Omnitype ha avviato come tanti altri un progetto di keycaps alternativo sempre in stock, sfruttando l'insoddisfazione generale dei tempi di consegna eterni di GMK (da dire anche che abbiamo toccato il picco qualche mese fa dove alcuni set hanno superato i 24 mesi, ma andrà migliorando). Hanno deciso intanto di partire con 2 set che loro avevano spinto alla grande Modo Light e 9009, riproponendoli in PBT Dye Sub. Opinabile forse la decisione di andare a rendere troppo accessibili a tutti due set così, ma l'ho apprezzato perché un 9009 lo sto rincorrendo da anni e quindi me lo sono acchiappato al volo. In Europa li troviamo da Qoda Studio a 95 Euro e 15 di spedizione, quindi con 110 Euro ci portiamo a casa un set completissimo. È un buon prezzo se consideriamo la completezza del set, ma è evidente che sia pompato per sovrapporsi ai prezzi di un set GMK in modo da costare meno ma non sembrare eccessivamente economico. Prima di riceverli si è alzato un flame online che si è trasformato in meme, nel quality standard hanno pubblicato una foto che voleva essere una esagerazione, ma l'utenza l'ha accolta in modo sbagliato: [image: 1661069678838-edited.jpg] In realtà i tasti non sono così disallineati, quindi vi chiedo di fare questo esercizio per capire, guardate la prima foto e ditemi se percepite qualcosa di strano, poi andate a vedere la seconda che vi metto nei commenti. Per come la vedo io le imperfezioni sono del tutto tollerabili, perché ad occhio nudo non si noteranno nemmeno, anzi, mi sono capitate imperfezioni maggiori sui GMK. [image: 1661069911392-1.jpg] Su questa tastiera avevo un set GMK prima di montarci questo, e vi dirò che stranamente mi trovo meglio con questo come feeling e suono, stranamente perché di norma l'ABS dei GMK ha un suono più dolce rispetto al PBT, ma essendo una flex board (che non amo) qui loro trovo perfetto. I tasti sono belli ruvidi, il kitting è ottimo a mio avviso e ci da anche il F13 che sarebbe d'obbligo, ma in ogni caso ci regalano 3 tasti con il logo Omnitype ognuno per ogni colore del set in modo da chiudere gli spazi vuoti. Io mi vedo assolutamente soddisfatto di questo set, spero aggiungano altre colorazioni come MoDo dark magari, e sicuramente mi vado a recuperare anche MoDo Light per confrontarlo al GMK e vedere le differenze di colore, che per forza di cose ci saranno, sono due plastiche diverse che restituiranno colori diversi. Sarebbe perfetto portarsi a casa spedito un set del genere con 100 euro, ma vediamo intanto come si evolverà con i futuri set.
  • qPBT Terminal

    qpbt mvkb pbt
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    yLotharY
    La notizia è comparsa poco prima di Natale, il 21 Dicembre 2021 sul server Discord di maxvoltar - aka MVKB. [image: 1649522690742-qpbt_terminal_top.jpg] Non si hanno ancora molte notizie in merito al nuovo produttore: sappiamo - come suggerito dal nome stesso - che i keycaps saranno realizzati in PBT - reverse dyesub, profilo Cherry - e che la "Q" sta per "eQual", ad indicare la chiara volontà di realizzare set di qualità a prezzi ragionevoli. [image: 1649523640185-qpbt_terminal_discord.jpg] Come anticipato qui sopra da maxvoltar stesso su Discord, il produttore è nuovo e in pratica non ci sono tempi di attesa... La strategia è quella di offrire un unico kit - sufficientemente ampio da coprire tutti i layout più diffusi (60% - 100%, Alice, macOS, terminal ISO, ANSI e Tsangan) - in modalità stock. [image: 1649523851258-qpbt_terminal_base_kit.jpg] Saranno offerti anche un artisan - in collaborazione con Salvun - e un deskmat - con finitura ruvida - entrambi in un'unica variante (coerenti con la filosofia del set). [image: 1649524552053-qpbt_terminal_artisan.jpg] [image: 1649524566087-qpbt_terminal_deskmat.jpg] La produzione è iniziata esattamente un mese fa e le proiezioni per essere market ready erano di circa 6 settimane - ma il lockdown nell'area di Shenzhen ha fatto perdere circa una settimana: si stima che tutto sia pronto per fine Aprile. Il risultato finale sembra davvero molto promettente: [image: 1649525021388-qpbt_terminal_keyboard.jpg] Ed ora allacciatevi forte... [image: tenor.gif] Il prezzo MSRP del kit base - tasse escluse - è di USD 70,00 Se venisse confermato mi aspetto che andranno esauriti in tempi molto rapidi Per l'artisan di Salvun si parla invece di un MSRP pari a EUR 50,00 - in linea con altre produzioni della stessa natura. Che dire... sembra davvero tutto troppo bello per essere vero. In un periodo in cui GMK sembra più ingolfata che mai e il dramma MT2 è appena iniziato... avere un'alternativa Cherry in PBT sembra una prospettiva allettante: se vogliamo proprio trovare il pelo nell'uovo si potrebbe dire che l'ennesima proposta Cherry risulterebbe forse un po' troppo... noiosa? Può darsi, per alcuni sicuramente sarà così: ma il set è davvero spettacolare e maxvoltar è una garanzia.
  • [PO] TKL - Drop + Lord Of The Rings

    drop tkl lotr
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    yLotharY
    Non è certo un caso: la collaborazione tra Drop e Matt3o aveva già dato alla luce due set MT3 a tema Elfi e Nani , e siamo ormai prossimi al lancio ufficiale della nuova serie ambientata nella Seconda Era, non stupirà quindi la comparsa di due nuove tastiere vestite per l'occasione. [image: 1660813227284-kbd_tkl_drop_lotr_elvish.jpg] [image: 1660813239601-kbd_tkl_drop_lotr_dwarvish.jpg] Si tratta in realtà di una semplice personalizzazione della già rodata ENTR di casa Drop, una TKL di qualità decisamente modesta, con nuove colorazioni e alcune grafiche personalizzate applicate a tampone. Entrambe sono in pre-ordine al prezzo scontato di USD 169,00 fino al 31 Agosto . Drop + The Lord of the Rings Dwarvish Keyboard Drop + The Lord of the Rings Elvish Keyboard Onestamente: l'operazione era citofonata da mesi ed ovviamente non stupisce che Drop abbia voluto giocare in casa ma è evidente che la qualità dei keycaps mal si accompagna a quella di una board dalle caratteristiche decisamente più modeste. Rimane ad ogni modo interessante il prezzo finale, più basso rispetto a quello che si avrebbe se si acquistassero ENTR e keycaps singolarmente. Matt3o ha già reso noto che non è stato coinvolto nel progetto - e chi lo segue lo sa benissimo, in quel caso le tastiere sarebbero state realizzate sicuramente in legno. Concordo con il suo commento: They are a kinda "minimum effort", but I guess if you are after a vanilla TKL with a Tolkien twist, they are a good start... or maybe it could be a nice present for a Tolkien-fan-that-is-not-keyboard-enthusiast.
  • Deadline Studio AIR - Keycaps trasparenti

    cherry deadline
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    yLotharY
    Da pochi giorni Deadline Studio - da poco costituita - ha reso nota al grande pubblico la disponibilità di una nuova serie di keycaps trasparenti realizzati in PC: dovrebbero essere a breve disponibili i primi due set, Air/Purity (AIRG) (completamente trasparente, con legende in verde florescente) e Air/Concrete Forest (AIRC) (trasparenza scura con legende bianche). [image: 1659258696972-00055_air_purity_render.jpg] [image: 1659258708950-00056_air_concrete_forest_render.jpg] I risultati dei primi prototipi sembrano essere incoraggianti: [image: 1659258882714-00057_air_purity_proto.jpg] [image: 1659259858439-00059_air_concrete_proto.jpg] [image: 1659259999223-00060_air_concrete_proto.jpg] In base alle informazioni condivise su geekhack i keycaps dovrebbero avere uno spessore di 1,6 mm ed essere realizzati in una particolare variante di PC, pare certificata da Bayer: gli stampi sono originali, così come il font utilizzato, che è stato realizzato ad hoc per il progetto. Sul server Discord dei Deadline Studio è stata data come prima quotazione quella di USD 69,00 per il base kit AIRG: [image: 1659259459805-00058_airg_kits.jpg] La disponibilità stock dei due set dovrebbe essere annunciata a breve ma su Discord è stato annunciato che il proxy europeo sarà KEYGEM. Oltre a questo, dai render della serie AIR è stato fatto trapelare anche un altro progetto dello studio, New Retro #66: una tastiera 65% con supporto a doppio encoder. [image: 1659260439291-00061_new_retro_66.jpg] Ci sono pochissime informazioni sulla tastiera e l'unica fonte è al momento Discord: si parla di un ipotetico IC tra Agosto e Settembre.
  • HanWen - Tastiera modulare Open Source

    diy
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    yLotharY
    Da una mente creativa davvero invidiabile ecco arrivare la presentazione di un progetto - al momento puramente personale - per la realizzazione di una tastiera modulare con alcune funzionalità avanzate - e decisamente di ispirazione anche per altri: la mente geniale dietro questo progetto si chiama Peng Zhihui e la sua creatura porta il nome (provvisorio) di HanWen . [image: 1659256030562-00052_hanwen_rotor.jpg] È davvero incredibile il lavoro che è stato messo in questo progetto: a confronto con la MiRage, quest'ultima sembra davvero molto più embrionale. Ci sono diversi elementi distintivi in questo progetto, alcuni più evidenti, altri meno - ma non sono assolutamente di importanza minore: elemento modulare posto sulla sinistra: dotato di rotore programmabile, piccolo schermo OLED e pannello e-ink più generoso sensore capacitivo posto sotto alla barra spaziatrice base con hub USB incorporato e batteria ausiliare per alimentare il rotore firmware custom [image: 1659256469602-00053_hanwen_space-resized.jpg] Devo essere sincero: non sono un grande amante dei rotori - ancora meno degli OLED - sulle tastiere. Trovo limitato l'utilizzo dei primi, esclusivamente estetico quello dei secondi. Ma in modo altrettanto sincero la dimostrazione di utilizzo del rotore, e la sua capacità di essere programmato in base alle esigenze, può di fatto offrire ad alcuni delle possibilità di personalizzazione davvero intriganti. È invece letteralmente geniale l'idea di un sensore capacitivo posto sotto alla barra spaziatrice, in corrispondenza del bordo: sarei davvero molto molto curioso di poterlo provare perché credo aprirebbe delle possibilità a livello funzionale davvero inesplorate. È la prima volta che vedo una soluzione simile, personalmente: qualcuno di voi invece ha memoria di soluzioni simili? Se siete curioso non vi posso che consigliare di guardare il video di presentazione del progetto: https://youtu.be/mGShD9ZER1c Zhihui afferma di voler rilasciare il tutto con licenza open source, molto probabilmente sul proprio account GitHub: non ci rimane che rimanere sintonizzati su questo e aspettare nuovi sviluppi. Buona visione!
  • 60% - MiRage - Tastiera Open Source modulare

    60% diy
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    yLotharY
    Come recita la descrizione su GitHub: MiRage è una tastiera ortolineare 60% con tre display OLED cliccabili, pensata per switch Kailh Choc e che funziona grazie al firmware custom CircuitPython in esecuzione su un controller Seeedstudio Xiao RP2040. Esiste anche un video che ne spiega pregi - e difetti - e che nonostante abbia molti passaggi quanto meno discutibili è di sicuro interessante e coinvolgente, e ci fa capire quanto potente e creativo possa essere il mondo Open Source. https://youtu.be/Fg0V5M0llaE ATTENZIONE: il progetto non è ultimato (nel video viene spiegato il motivo). Sul GitHub dell'inventore, Zack Freedman, ci sono tutte le info a riguardo. Riferimento originale: Keyboard Builders’ Digest / Numero 50.
  • MT3 BOGO - Promo fino al 01/08/2022

    drop bogo mt3
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    yLotharY
    A stretto giro dopo l'ultima run ecco tornare una delle offerte sicuramente più interessanti in termini di keycaps: Drop rilancia la propria iniziativa BOGO che permette di acquistare ben due kit MT3 al prezzo di uno. Il tutto utilizzando l'apposito promo code: Spoiler MT3BOGOJULY La promo è già attiva e scadrà il 1 Agosto alle ore 08:59 ora italiana. E... no: tra i kit papabili con c'é Serika R2. [image: tenor.gif]
  • MT3 Serika R2

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    yLotharY
    Ne avevamo già parlato qui e ora i motori sembrano scaldarsi... Su Discord Zambumon ha rilasciato la prima preview dei kit base e di quelli aggiuntivi: [image: 1658264589260-00045_mt3_serika_r2_latin_core.jpg] [image: 1658264605697-00046_mt3_serika_r2_katakana_core.jpg] [image: 1658264618258-00045_mt3_serika_r2_macro_expansion.jpg] Sono convinto che questo sia assolutamente e senza dubbio un must have per chiunque da avere nella propria collezione. Period.
  • Pizza65 R2 - MoreThanTech

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    yLotharY
    È online da poche ore un nuovo video di MoreThanTech in collaborazione con KHOR (@thoky) in cui viene mostrata la build di una Pizza R2 nera: https://youtu.be/qZC2dhWd8-k Oltre a mostrare nel dettaglio la R2, il video è anche un ottimo tutorial per avere un'idea generale del processo di assemblaggio di una custom. @thoky vuoi aggiungere qualcosa? Ho visto passare anche la R1 rossa che penso sia la stessa postata qui.
  • [PO] DCX Deep Space

    drop dcx
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    In collaborazione con Booper Drop ha lanciato da pochissimo un nuovo pre-ordine per il noto set Deep Space, ovviamente in salsa DCX: [image: 1657988749720-dcx_deep_space_base_kit_orion.jpg] [image: 1657988797999-dcx_deep_space_base_kit_polaris.jpg] Fino al 20 Luglio è previsto un prezzo Early Bird pari a USD 99,00 per poi salire a USD 119,00 in pre-ordine ed infine USD 139,00 in stock. Chiusura il 14 Agosto, consegne previste per Dicembre 2022. Rimane sempre un mistero la scelta del kitting... Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
  • KAT Cyberspace Extras su MyKeboard.eu

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    yLotharY
    È stato uno dei GB di maggior successo degli ultimi anni... e uno tra i più travagliati: l'attesa è durata 2 anni, l'owner nel mentre è letteralmente sparito - Ulliam - e Keyreative ha scritto un'altra triste pagina della propria storia... ma alla fine ci siamo arrivati. [image: 1656015367750-kat_cyberspace_completed.jpg] Da pochi giorni anche MyKeyboard ha consegnato in EU i propri set e oggi hanno messo online alcuni extras, praticamente per ogni kit - ad eccezione dei deskmat che sono in ristampa, a causa di enormi problemi di QC. Per chi fosse interessato, meglio correre. Ma per chi non ha seguito dall'inizio questo GB, due consigli - e parlo per esperienza diretta: non fatevi prendere dallo sconforto perché la QC di Keyreative è sì pessima ma il risultato finale non è così disastroso, ma valutate bene l'acquisto perché alcuni problemi ci sono ed è bene andarsi a documentare seguendo tutta la storia. Come si dice in questi casi: in acquisto responsabile.
  • Drop DCX: aperte le votazioni per il prossimo set

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    yLotharY
    Drop ha aperto un poll per decidere il prossimo set da sfornare in profilo DCX: i voti sono ancora pochi ma in questo momento è in vantaggio il set Jasmine. [image: 1657377047044-00039_dcx_jasmine.jpg] Se siete interessati... correte!
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