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  • Guide, informazioni, tutorial sul mondo delle tastiere meccaniche custom

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    yLotharY
    Molti, parlando degli switch Alps, direbbero che c'erano prima che arrivassero i Cherry MX... ma non è poi così esatto. Parlare di switch Alps non è così semplice perché la mera indicazione del produttore non aiuta a differenziare la varie tipologie di interruttori creati nel corso della sua storia. Possiamo però ritenere - con una certa serenità - caratteristica, sopra ogni dubbio, la mitica serie SKCL/SKCM: nata nel 1983, ha equipaggiato molte delle tastiere meccaniche di quegli anni e tra queste alcuni mostri sacri come ad es. la Apple Standard Keyboard. [image: 1726391955487-alps_01.jpg] [image: 1726392109969-alps_02.jpg] [image: 1726392115016-alps_03.jpg] In vista dell'ormai prossimo meetup nostrano - MKIT 2024 - ho deciso di dedicarmi ad una build Alps e per questo ho messo mano ad una M0118 recuperata tempo fa su eBay. [image: 1726392357446-alps_04.jpg] [image: 1726392408341-alps_05.jpg] La mia unità sembra prodotta in U.S.A. - nel 1987 apparentemente, in base a quanto stampato sul retro della PCB - e monta switch SKCM Orange - ad eccezione del CAPS-LOCK, che utilizza la più esotica variante «Lock» . La board che ho utilizzato era stata sicuramente riparata in precedenza, a giudicare da un ponte eseguito molto probabilmente per aggirare una pista saltata: anche alcune saldature sono evidentemente posticce. [image: 1726392797415-alps_06.jpg] [image: 1726392806026-alps_07.jpg] Gli switch però sembrano originali e - solo sul bottom, in accordo con quelle che erano le prassi nella produzione di quegli anni - riportano il logo Alps, in corsivo. [image: 1726392919288-alps_08.jpg] Il top rimane quindi anonimo, e presenta i famosi slits ovvero delle piccole braccia il cui compito è quello di fermare ed attutire il ritorno dello stem: la presenza di questi braccetti contribuisce a dare allo stem Alps la sua caratteristica forma, facilmente riconoscibile. [image: 1726393295754-alps_09.jpg] L'operazione di dissaldare gli switch dal plate ha richiesto un certo impegno - per fortuna ho utilizzato la mia fedele HAKKO FR-301, che mi ha facilitato non poco. Nota a margine: i pin degli switch Alps sono più larghi rispetto a quelli degli switch MX, circa 1,22 - 1,24 mm. È bene quindi procurarsi una punta con foro di estrazione con diametro di almeno 1,3 mm - meglio ancora se di 1,6 mm. Gli switch Alps della serie SKCL/SKCM sono decisamente più complessi rispetto alla controparte Cherry MX - riprendendo l'accenno all'inizio di questo post, è curioso notare come sia la serie Alps SKCL/SKCM che quella Cherry MX siano apparse attorno al 1983, muovendo di fatto i primi passi insieme. [image: 1726414737719-alps_10.jpg] Eppure, nonostante la complessità di costruzione, gli switch Alps hanno un meccanismo di chiusura che permette di aprirli anche quando sono installati sul plate. Le linguette di aggancio sono infatti connesse al bottom - contrariamente ai Cherry, dove invece sono attaccate al top - e una volta divaricate permettono di estrarre comodamente il top. Se per gli switch a standard MX è praticamente indispensabile avere uno switch opener dedicato, per gli Alps è sufficiente aiutarsi con delle pinzette. [image: 1726415199560-alps_11.jpg] Osservando il top estratto è subito evidente la concezione meccanica di questa serie di switch: lo stem scorre inserito in due binari posti lungo i suo lati più corti mentre uno dei lati più lunghi è quello che, abbassandosi, aziona il complesso switch plate - che di fatto è il vero meccanismo di questo interruttore. Nel mio caso - variante Orange - sul lato opposto trova alloggio un secondo plate, concepito per donare allo switch la sua natura tattile - ha infatti una curvatura decisamente più accentuata e spigolosa. I due plate sono inseriti mediante guide all'interno del top, con tolleranze davvero molto ridotte. [image: 1726415877476-alps_12.jpg] La molla è da 12 mm - quindi più corta rispetto alla lunghezza standard (15 mm) dei Cherry MX. I pin dei contatti sono posizionati in modo simile a quelli MX ma risultano essere decisamente più in linea. [image: 1726416223665-alps_13.jpg] Il bottom dello stem è asimmetrico: il lato che è rivolto verso lo switch plate ha infatti una rientranza squadrata. [image: 1726416344927-alps_14.jpg] Top e bottom hanno forme più squadrate e regolari rispetto alla controparte Cherry, con una sezione che è rettangolare. [image: 1726416817630-alps_15.jpg] [image: 1726416824080-alps_16.jpg] Il bottom è praticamente piatto, tranne che per tre sporgenze - poco pronunciate - che servono quale fermo per la molla e per lo stem. Gli switch Alps SCKL/SKCL sembrano quindi composti da 5 o 6 parti, dove la componente variabile è data dal secondo plate, quello che è presente solo nelle varianti tactile o clicky. [image: 1726417243780-alps_17.jpg] La procedura di apertura degli switch Alps è molto simile a quella utilizzata per i Cherry. [image: 1726417319038-alps_18.jpg] Il protagonista però indiscusso di questa serie è l'iconico switch plate, un piccolo concentrato di precisione e tecnologia. [image: 1726417425173-alps_19.jpg] [image: 1726417434607-alps_20.jpg] A prima vista è impossibile sospettarlo ma questo piccolo componente è composto - solo lui - da ben sei parti. Ma attenzione: al netto della lamina metallica, che si può rimuovere e riposizionare facilmente, accedere al resto dei componenti è un'operazione che di fatto rompe il plate, rendendo impossibile riassemblarlo nel modo corretto. Ciò che segue non deve quindi essere replicato, è mostrato qui a scopo puramente didattico. Il plate è costruito attorno ad un alloggio in plastica sul quale sono affrancati, sovrapposti, più componenti, tenuti in posizione da due piccoli fermi - sempre in plastica. Una lamina metallica, dotata della foglia che rimane poi a contatto con lo stem, è inserita a cavallo dell'alloggio in plastica, tenuta in posizione per mezzo di un semplice incastro a pressione. [image: 1726417916644-alps_21.jpg] Il procedimento di produzione, una volta inseriti e posizionati i vari componenti, li affranca con una saldatura plastica in corrispondenza dei due perni inferiori, rendendo tale operazione non reversibile. Per poter aprire il componenti è necessario rimuover i due sottili fermi con una lama. [image: 1726418067591-alps_22.jpg] Osservando il plate dal basso è evidente come i due pin di contatto siano quasi allineati in orizzontale e si può intravedere come siano di fatto connessi con due plate sovrapposti. Per meglio comprendere come sia possibile che non generino contatto è necessario aprire il componente. [image: 1726418248121-alps_23.jpg] [image: 1726418254548-alps_24.jpg] La lamina metallica è facilmente rimovibile: togliendola è possibile notare come ospiti un pin metallico appena pronunciato, a forma semisferica, sul lato interno, e in corrispondenza di questo l'alloggio in plastica rivela una sottile linguetta, libera di flettere, essendo agganciata solo dalla parte della base. [image: 1726418531440-alps_25.jpg] Possiamo quindi iniziare a farci un'idea sul meccanismo di attivazione: lo stem, scendendo verso il basso, comprime la lamina metallica, che a sua volta preme sull'alloggio in plastica, con massima efficacia proprio in corrispondenza del pin semisferico. Per andare oltre nella nostra analisi è necessario rimuovere i fermi in plastica: per far questo ho utilizzato un interruttore ormai fallato, con un pin danneggiato durante le operazioni di dissaldatura descritte qui sopra. [image: 1726418733809-alps_26.jpg] Una volta rimossi i due fermi, rimuovendo il contatto superiore ecco comparire una sottilissima membrana isolante trasparente, quasi impossibile da notare altrimenti. [image: 1726418833142-alps_27.jpg] [image: 1726418883006-alps_28.jpg] Non è un caso che questa serie di switch venga chiamata «complicated Alps»: la tolleranza di queste componenti è infatti minima e lo spessore isolante è ciò che garantisce che non ci sia contatto se non in concomitanza di una certa pressione, esercitata in corrispondenza del pin metallico. [image: 1726419052105-alps_29.jpg] [image: 1726419112291-alps_30.jpg] La gabbia in plastica utilizza due pin posti in basso per tenere fermi e allineati i vari componenti: da notare la forma allungata del pin di contatto, che richiama molto da vicino il crosspoint contact dei Cherry. [image: 1726419361290-alps_31.jpg] Ma non è ancora finita: se si osserva infatti da vicino il secondo contatto si scopre che in realtà non si tratta di un unico pezzo bensì di due componenti distinte, tenute insieme da una piccolissima saldatura. [image: 1726419477666-alps_32.jpg] [image: 1726419484838-alps_33.jpg] Il secondo contatto ha di fatto una struttura a ferro di cavallo, su cui è affrancata una sottile lamina conduttrice: per rimuoverla è necessario applicare una certa forza, andando a rompere la piccola saldatura applicata in corrispondenza del pin. [image: 1726419691999-alps_34.jpg] La prima volta che ho provato a sezionare uno switch plate Alps sono rimasto pertanto abbastanza perplesso: sono la bellezza di sei componenti, assemblate con estrema precisione a formare un unico pezzo di dimensioni assai ridotte, realizzato mediante un processo di produzione che ne rende praticamente impossibile alcuna modifica o riparazione. [image: 1726419867575-alps_35.jpg] Per un singolo switch dobbiamo quindi considerare in definitiva la bellezza di almeno dieci componenti - undici (secondo plate) se consideriamo le varianti tactile/clicky. [image: 1726419973164-alps_36.jpg]
  • Selezione dei gruppi di acquisto più interessanti per tastiere meccaniche ed accessori

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    yLotharY
    Come sappiamo ormai da tempo la storia di Hyperfuse è a dir poco travagliata e anche il recente tentativo di Laur di riproporlo in profilo DCS è finito in un nulla di fatto a causa della diretta opposizione del designer originale (Originative). Ma ecco che a risolvere il problema è intervenuto il nostro Gtour!!! [image: 1745746403123-gmk_cyl_hyperbeige_base_kit.jpg] Nato quasi come uno scherzo, il progetto è diventato realtà grazie alla rivisitazione in chiave beige - pur rimanendo fedele ai colori originali restanti. Sarà disponibile anche un Accents Kit che farà felici molti, soprattutto gli amanti ISO : è infatti non solo garantita la compatibilità terminal ISO ma sono anche presenti due varianti diverse del tasto Enter. Mitico!! [image: 1745747309297-gmk_cyl_hyperbeige_accents_kit.jpg] Da notare la ripresa del mitico tasto Geekhack. Pero noi sarà in pista il grande Oblotzky Industries - che è anche main vendor - e il kit base parte da EUR 138,41 - che è davvero un ottimo prezzo, considerando che è equiparabile al recente GMK CYL Tempest ma contiene davvero tutto il necessario. Questa la dice lunga in merito alle aspettative di vendita, che si preannunciano davvero importanti. Il GB sarà aperto fino al 16 Maggio mentre l'ETA è prevista entro fine Settembre. Piccola chicca: a quanto pare questo kit sarà tra i primissimi a contenere un certificato di autenticità rilasciato direttamente da GMK: [image: 1745747977539-gmk_cyl_hyperbeige_gmk_authenticity_card.jpg] Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
  • Selezione delle verifiche di interesse più interessanti per tastiere meccaniche ed accessori

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    yLotharY
    Interessante questa nuova proposta di Bagri in collaborazione con Flatbrains - già conosciuti per la PlaketXL (che ancora non è stata consegnata, quindi attenzione). [image: 1748793996599-kbd_numpad_np-r_render.jpg] Il concept - ad oggi infatti non esistono ancora prototipi - è di chiara matrice retro e trae ispirazione da diversi riferimenti tra cui music console, pedali per chitarra e soprattutto il lavoro di Dieter Rams (che tutti in realtà conosciamo grazie ai prodotti Braun). Bagri afferma di essere al lavoro sul progetto da oltre un anno ma solo la PCB ha raggiunto la fase di prototipazione. Non ci sono altre informazioni, purtroppo, ma segnalo che è già stata pubblicata una nutrita pagina Notion che fa ben sperare. [image: 1748794850015-kbd_numpad_np-r_components.jpg] Lo schema dei componenti esplosi indica una progettazione non banale: è infatti presente una daughter-board con tre LED, un solenoide, un bottone e un encoder. È previsto il supporto bluetooth mentre la massa dovrebbe oscillare tra 1,0 Kg e 1,3 Kg in base al peso scelto (alluminio o acciaio). Particolare carino, la PCB dovrebbe supportare anche un layout per mancini (il plate infatti può essere facilmente ribaltato). [image: 1748795314511-kbd_numpad_np-r_layout.jpg] È online il form di IC. Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
  • Selezione dei pre-ordini più interessanti per tastiere meccaniche ed accessori

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    yLotharY
    Davvero interessante e golosa la nuova proposta di Qwertykeys che espande la propria serie Neo con i due nuovi modelli CU in layout 60% e 65%. [image: 1740953233915-kbd_65_neo_cu_65.jpg] Le due board sono in pre-ordine presso i nostri amici di @coffeekeys e si parte da un incredibile prezzo pari a EUR 229,36 per i modelli con un generoso bottom in bronzo: le varie sezioni del sito sono già online. Come da prassi abbiamo una completissima pagina Notion con tutte le informazioni più dettagliate. https://youtu.be/nK20dEMyZcI Le board offrono un doppio sistema di mount: isolated top mount e PCB gasket mount, e la cosa incredibile - per il prezzo - è la sua composizione a 3 pezzi con un logo sul bottom composto - solo quello - da altri due pezzi. Impressionante. I tempi di consegna dovrebbero essere molto veloci, circa 4 settimane dalla conferma dell'ordine, su base settimanale.
  • Le recensioni originali delle tastiere meccaniche assemblate dalla nostra community

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    yLotharY
    [image: 1746372849480-prove_zensai65_00.jpg] TL;DR » la Zensai 65 è una delle più incredibili dimostrazioni di passione e dedizione che il nostro hobby abbia fin qui prodotto, ed è la conferma che inseguire la propria strada per dar forma alle idee che si hanno in testa è sempre un'avventura che vale la pensa d'essere vissuta. Non è perfetta, nel senso più nobile di questa affermazione: ed è proprio la sua imperfezione a renderla ineguagliabile, direi quasi che è la sua più vera ed intrinseca natura. Il legno è un materiale che si non può omologare: è vivo, è mutabile, il che rende ogni esemplare di questa serie davvero unico. Per me un «must have», assoluto. [image: 1746372993015-prove_zensai65_01.jpg] La mia build: case: top in noce, bottom in betulla plate: alluminio (layout custom ISO) PCB: Zensai65_UNI_i5v6 (da saldare) switch: Coffee Chip Ice Cream (lubrificati con TriboSys 3203) stabs: C3 Equalz V3 (lubrificati con Krytox XHT-BDZ) keycaps: GMK CYL Tiramisu Benché annotare qui i miei pensieri sia per me sempre un momento di riflessione particolarmente dolce, è anche allo stesso tempo un passaggio doloroso: vuol dire infatti che sono pronto a cambiare, ad abbandonare la board che sto usando, a pensare alla prossima build. E lasciare andare questa bellezza ha richiesto davvero tantissimo tempo: è un anno che la sto utilizzando, e nonostante questo non finisce mai di sorprendermi, di regalarmi qualche piccolo attimo di soddisfazione - nell'ammirarla sulla scrivania, nel digitarci sopra piacevolmente, nel godere del suono caldo che restituisce. Ma è arrivato il momento di andare oltre, e devo farmi coraggio... Sono incappato in questa board quasi per caso, grazie ad una segnalazione del mitico Tamas nel numero #2023/36 del suo ormai celebre Keyboard Builders' Digest: era il Settembre del 2023, e in quel momento avevo tra le mai ormai da qualche mese la mia amata Day Off 60 - un'altra tra le board che non hanno ricevuto dalla community tutto quell'apprezzamento che avrebbero meritato. Ho sempre voluto esplorare e provare una board in legno ma il panorama fino a quel momento era rimasto quanto mai modesto e noioso: le poche proposte disponibili erano di qualità discutibile, lavorate grossolanamente in serie, proposte unicamente in tray mount, con una lunga serie di problematiche note di affidabilità nel tempo. Cercavo invece qualcosa di diverso, e giusto poche settimane prima - Agosto 2023 - mi ero imbattuto nella gwŷdd65, che mi aveva colpito con le sue caratteristiche, soprattutto per due novità: la costruzione in due pezzi e il gasket mount. Come sappiamo questo progetto ha poi avuto successo e ha goduto di una certa eco all'interno della community, grazie soprattutto all'endorsement di Blacksimon. La Zensai 65 è passata invece pressoché inosservata: i mesi passavano, la gwŷdd65 era ancora in fase di IC ma nella mia testa ormai più pensavo alla Zensai 65 e più ne ero innamorato. Già a Settembre avevo preso contatto direttamente con shoonie - artefice del progetto in ogni dettaglio - cercando di capire lo stato di avanzamento dei lavori ma ci sono voluti oltre 6 mesi per arrivare a piazzare il mio ordine: eravamo ormai a Febbraio 2024 e nel mentre ci sono state anche alcune trascurabili complicazioni... ( come ad es. il fallimento di MyKeyboard.eu e un terremoto in Giappone, [NdR]). Mi voglio soffermare un pochino su questi ricordi. Shoonie sarebbe quello che in gergo rock potremmo definire «one-man-band»: non è solo il designer della board, è anche il progettista della PCB e come se non bastasse il diretto e solo costruttore - artigianale - delle proprie creazioni. Nel suo piccolo laboratorio è infatti in grado di lavorare il legno per i case ma anche l'alluminio per i plate - oltre all'ottone per i pesi. Un aneddoto più di tanti altri può aiutare a capire l'incredibile dedizione e passione che muovono shoonie: nel discutere il mio ordine, avevo richiesto di avere un plate con layout ISO dedicato (chi mi segue lo sa: sono un utente ISO e ritengo che la migliore esperienza d'uso nasca da un plate dedicato - e non attraverso compromessi poco soddisfacenti per mezzo di layout universali). Ci siamo scambiati file KLE per concordare i dettagli e dopo aver visionato la mia proposta shoonie si è reso conto che la PCB - versione da saldare - non era totalmente compatibile: mancava infatti il supporto allo split dello SHIFT di sinistra - non è onestamente la prima volta che mi capita di incappare in una svista del genere, specie da parte di chi, come shoonie, arriva da layout JIS [NdR]. Era il 15 Gennaio 2024, ed ero praticamente sul punto di piazzare il mio ordine: la spiacevole scoperta aveva però bloccato tutto, avrei dovuto aspettare la prossima infornata di PCB. In tutta trasparenza, shoonie aveva condiviso con me di avere in quel momento solo 10 PCB hotswap (layout ANSI) e 10 PCB da saldare (layout universale, ma senza split dello SHIFT sinistro). E qui il colpo di scenza, anzi, direi duplice: shoonie ha infatti deciso di dare priorità alla mia richiesta ordinando un piccolo batch di una nuova revisione della PCB (disegnata immediatamente, il giorno dopo - 16 Gennaio) e mi ha confermato di essere per lui il cliente numero #1. Non nel senso di importanza: nel senso di cronologia degli ordini. Ebbene sì: la storia vuole che sia stato per davvero il primo cliente in assoluto di ori kōbō. Era il 4 Febbraio 2024. [image: 1746374215095-prove_zensai65_02.jpg] Scherzo del destino: la spedizione dal Giappone, eseguita il 6 Febbraio, ha impiegato un tempo davvero imbarazzante per arrivare, oltre 2 mesi. E finalmente, il 19 Aprile, ho potuto ammirare il lavoro di shoonie. [image: 1746374262756-prove_zensai65_03.jpg] [image: 1746374290197-prove_zensai65_04.jpg] Come sappiamo l'esperienza di unboxing è spesso ritenuta indicativa della qualità generale del prodotto finale: e mai come in questo caso tale impressione è risultata essere confermata. La board è arrivata in un box di cartone pressoché anonimo ma allestito completamente a mano e disegnato meticolosamente per poter ospitare, in modo ordinato e protetto, tutto il suo contenuto: shoonie ha addirittura progettato e realizzato in legno, via CNC, l'alloggiamento per i cavi in dotazione, strumenti compresi. Come se non bastasse il tutto è accompagnato da un origami a forma di cigno realizzato in carta dorata, cigno che è anche il simbolo di ori kōbō, il brand con cui shoonie si propone alla community. Poter ammirare in fase di unboxing la cura maniacale e la perizia nella realizzazione di questo origami può solo far presagire cosa ci si può aspettare dal resto. Incredibile. [image: 1746374437954-prove_zensai65_05.jpg] La board è arrivata preassemblata, con i due encoder che sono di fatto alloggiati al loro posto - ma non saldati - compresi di knob. Mi sono confrontato a lungo con shoonie in merito a questa scelta, con diversi dubbi: ero infatti timoroso che potessero uscire dalla propria sede durante il viaggio e causare danno. Ora posso dire che i miei timori erano infondati e che anche da questo punto di vista shoonie ha fatto davvero centro: se in due mesi abbondanti di viaggio nulla è successo e tutto è arrivato in ordine... non c'é davvero niente da aggiungere, non c'é davvero nulla di cui preoccuparsi. La board è realizzata in tre pezzi: top in noce (che in quel momento era l'unica opzione disponibile), bottom in betulla, peso in ottone. [image: 1746374600472-prove_zensai65_06.jpg] [image: 1746374607463-prove_zensai65_07.jpg] [image: 1746374613414-prove_zensai65_08.jpg] Il top in noce è finemente lavorato, ornato da scanalature lungo tutto il bordo inferiore, e valorizzato da una piacevole trattamento con olio di lino. [image: 1746375088618-prove_zensai65_09.jpg] [image: 1746375116712-prove_zensai65_10.jpg] Il bottom è realizzato in betulla con una finitura trasparente in acrilico per proteggerlo. Per top e bottom le finiture sono davvero impeccabili e devo dire molto resistenti: lo conferma il fatto che a distanza di un anno, utilizzando la board come daily driver ogni sacrosanto giorno, non ho rilevato davvero alcun difetto. [image: 1746375239414-prove_zensai65_11.jpg] Il peso in ottone ha una finitura spazzolata ed è anch'esso lavorato direttamente da shoonie: l'incisione riporta il nome e il logo di ori kōbō, il peso è invece tenuto in posizione per mezzo di due viti - sempre in ottone - dotate di rondelle. Mai come in questo caso è stato divertente e davvero appagante soffermarsi sui particolari di realizzazione di questi pezzi: ogni scelta presa dimostra una cura infinita e un'attenzione encomiabile per ogni minimo dettaglio, così come la volontà di voler realizzare qualcosa che possa durare nel tempo. [image: 1746375313781-prove_zensai65_12.jpg] [image: 1746375320958-prove_zensai65_13.jpg] [image: 1746375327549-prove_zensai65_14.jpg] Tutti i punti di ancoraggio sono resi saldi ed affidabili attraverso inserti in ottone, posizionati con una precisione al limite del maniacale. [image: 1746375393295-prove_zensai65_15.jpg] [image: 1746375401161-prove_zensai65_16.jpg] Uno dei particolari che più mi hanno stupito sono i piedini, realizzati in sughero: sono davvero incredibili, e mi hanno sorpreso per diversi motivi. Prima di tutto: sono molto più resistenti ed affidabili di quanto si possa a primo avviso pensare - lo dimostra il fatto che sto utilizzando questa board da oltre un anno, senza alcun problema e dopo diverse operazioni di smontaggio e riassemblaggio - e, cosa ancor più incredibile, sono realizzati sempre da shoonie. Pazzesco. [image: 1746375487572-prove_zensai65_17.jpg] [image: 1746375493830-prove_zensai65_18.jpg] Nonostante la board sia realizzata completamente in legno, e quindi il fastidioso problema del ping metallico che spesso affligge le unità realizzate in alluminio - che noia [NdR] - sia di fatto scongiurato alla radice, shoonie ha voluto comunque ribadire il proprio perfezionismo, predisponendo dei feltrini in corrispondenza di ogni vite di serraggio (M3, a testa esagonale [NdR]). È anche grazie a tali particolari che questa board non suona: canta. [image: 1746375587038-prove_zensai65_19.jpg] Qualche nota di approfondimento la merita sicuramente la PCB che pur ricadendo in un fascia di qualità direi standard, riserva a tratti qualche piccola sorpresa. Prima di tutto è dotata di daughter-board: la scelta è caduta in modo intelligente sulla serie S della nota e apprezzata famiglia Unified Daughterboard, aggiornata all'ultima versione (la S1.1 ma con connettore JST tradizionale, scelta secondo me più che condivisibile). [image: 1746375729891-prove_zensai65_20.jpg] [image: 1746375735943-prove_zensai65_21.jpg] Il design della main board è invece opera dello stesso shoonie, che in questo caso ha optato per una soluzione più moderna basata su processore RP2040 - ormai anch'esso un classico: la qualità di fattura è più che ottima, considerando che la tiratura della stessa non ha raggiunto grandi volumi. [image: 1746375837971-prove_zensai65_22.jpg] Entrambi i lati della scheda presentano un motivo a rilievo molto particolare che personalmente è la prima volta che vedo applicato nel mondo delle tastiere meccaniche: si tratta in realtà di un espediente piuttosto comune utilizzato nella progettazione delle PCB, noto come «piano di massa». Normalmente viene applicato solo da un lato, per agevolare lo sbroglio del circuito e migliorare la trasmissione dei piccoli segnali: in questa caso è sicuramente utilizzato per motivi estetici ma anche per migliorare la rigidità della scheda. Il doppio piano di massa dona alla PCB un certo peso ed evita spiacevoli torsioni (aspetto molto importante, a cui personalmente presto parecchia attenzione): davvero un'ottima scelta. [image: 1746376031992-prove_zensai65_24.jpg] Altra piccola chicca - non sempre presente - sono i contatti per RESET e BOOT posti al di sotto della barra spaziatrice, sempre molto comodi in caso di bisogno. [image: 1746376084476-prove_zensai65_23.jpg] La PCB presenta anche un distanziatore sul lato rivolto verso il basso, una sorta di cuscinetto: è forse il particolare che più mi ha incuriosito, soprattutto considerando che il bottom è realizzato in legno. Ma ... come al solito nulla è lasciato al caso, e si deve considerare che il peso in ottone è a vista: un contatto, per quanto improbabile, è comunque possibile. Ancora una volta l'attenzione ai particolari da parte di shoonie lascia davvero sbigottiti. [image: 1746376127126-prove_zensai65_25.jpg] [image: 1746376159471-prove_zensai65_26.jpg] Shoonie offre due materiali per il plate, alluminio e POM: nel mio caso ho optato esclusivamente per l'alluminio, e come ho già anticipato qualche riga sopra ho richiesto un layout custom che fosse dedicato ISO. [image: 1746376187580-prove_zensai65_27.jpg] Il plate è forse il componente che più evidenzia la natura artigianale della produzione di ori kōbō: anch'esso è realizzato da shoonie nel proprio laboratorio e sono evidenti i segni di lavorazione della macchina. I bordi sono leggermente frastagliati - grezzi ma non taglienti - e la superficie è costellata da diversi segni e graffi (tema su cui tornerò più avanti nelle mie considerazioni finali, [NdR]). Le tolleranze sono però ottime, non ho avuto nessun problema in fase di assemblaggio con gli switch che ho utilizzato. I punti di mount sono aperti - in pieno rispetto della tradizione coreana - e posizionati in modo altrettanto classico: sono previsti anche quattro punti di fissaggio tra plate e PCB, utili soprattutto nel caso di PCB hotswap. [image: 1746376296425-prove_zensai65_28.jpg] [image: 1746376307137-prove_zensai65_29.jpg] Menzione particolare la meritano i due knob, che costituiscono inevitabilmente il fattore estetico che più salta all'occhio quando si osserva questa board. Neanche a dirlo, sono sempre realizzati da shoonie, in betulla: davvero ben concepiti, rifiniti in modo impeccabile e con tolleranze assolutamente precise - possono essere rimossi dal loro alloggio senza grande fatica ma una volta inseriti nei rispettivi encoder la loro posizione rimane salda e davvero molto affidabile, mai avuto problemi. In termini di resistenza devo dire che in quest'anno hanno retto il colpo senza battere ciglio: lo spessore di entrambi, anche di quello più piccolo, si è dimostrato più che sufficiente. Sono sincero: pur non essendo un amante dei knob - non faccio minimamente caso alla loro presenza nella scelta delle mie board - devo ammettere che la loro presenza è comoda - ad es. per alcune operazioni abituali come aggiustare il volume. Quando ho visto per la prima volta la Zensai 65 il doppio knob mi ha colpito ma ho subito pensato: «che mai ci farò con due knob?». Ho imparato che si possono fare davvero molte cose, mediamente utili, e mi sono divertito parecchio nello sperimentare. Non posso più farne a meno? Direi di no, serenamente: ma il doppio knob non è così inutile come potrebbe sembrare a prima vista - provare per credere. [image: 1746376547456-prove_zensai65_30.jpg] L'invito per la porta USB-C è una piccola delizia, lavorato con cura e davvero molto bello alla vista ma ha un piccolo grande difetto: ha poco margine sul bordo superiore e questo lo rende incompatibile con i cavi che hanno attacchi generosi. Non è un problema enorme ma deve essere considerato. [image: 1746376614775-prove_zensai65_31.jpg] La board ha un'inclinazione molto lieve, appena 3° - non ci sono informazioni ufficiali a riguardo, ho misurato personalmente l'angolo via analisi grafica [NdR] - ed è vincolata dal disegno del bottom (soluzione classica ma efficace). L'altezza è invece decisamente generosa, molto più pronunciata rispetto alla media delle altre board: poco più di 25 mm, misurati dal piano, piedini inclusi. È stata la prima volta, da anni, che ho dovuto far ricorso ad un poggiapolsi - che personalmente avevo smesso di utilizzare a partire dalla mia prima custom. Sul tema tornerò durante le conclusioni. [image: 1746376812884-prove_zensai65_32.jpg] Il processo di assemblaggio è stato davvero lineare e naturale, con pochissime complicazioni, e semplificato anche grazie all'uso di un unico tipo di viti: non ho riscontrato alcun tipo di interferenza, tutto trova alloggio senza il minimo problema e le tolleranze sono perfette. Sulle tolleranze tornerò tra poco. [image: 1746376869526-prove_zensai65_33.jpg] La Zensai 65 non è stata lanciata tramite GB: shoonie produce ogni unità nel suo laboratorio, un componente alla volta, con meticolosità e incredibile dedizione. Le unità disponibili sono quindi molto limitate ma quelle disponibili sono ovviamente in-stock. Al momento del mio acquisto ho pagato la board EUR 274,95 - a cui ho dovuto aggiungere circa EUR 24,00 per le spese di spedizione e poi circa EUR 99,00 per i dazi di importazione. Shoonie offre anche PCB e plate come extras - al costo rispettivamente di EUR 18,95 (versione da saldare) e EUR 9,95 (alluminio). Se fin qui sono riuscito anche solo marginalmente a comunicare la bellezza di questa tastiera, il rapporto qualità/prezzo della Zensai 65 è davvero strepitoso: mi sono preso la mia non trascurabile fetta di rischio, ma questa volta tutto è stato ricompensato ampiamente. Veniamo infine alle mie considerazioni finali: sono soddisfatto del mio acquisto? Diavolo, assolutamente sì!!! Non potrei mai non consigliare questa board, la ritengo di diritto un «must have» per ogni appassionato, senza alcun dubbio né incertezza. in un panorama a tratti deprimente, fatto di board tutte uguali - sia nei materiali (sempre e solo alluminio, che noia!!!) che nei layout - la Zensai 65 svetta e colpisce, non soli gli occhi ma anche le orecchie: e anche un po' il cuore. ho dovuto aspettare diversi giorni, una volta assemblata, prima di formulare un giudizio assennato in merito al suono di questa tastiera - arrivando da anni di uso esclusivo di modelli in alluminio. Tarato l'orecchio, posso solo dire che questa board ha un suono davvero incredibile: rispetto al metallo è ovviamente più caldo, più dolce, forse a tratti quasi più complice. Ogni problema legato a interferenze o ping lo potete tranquillamente dimenticare, così come è totalmente fuori discussione pensare di applicare foam o altro modding acustico. È semplicemente perfetta così com'é, punto. ho notato che il peso in ottone ha davvero un enorme impatto sulla resa acusticadelle diverse row: [image: 1746377289631-prove_zensai65_34.jpg] la row 2 è la mia preferita: corre praticamente al centro del peso in ottone e questo le restituisce ancor più caloro e risonanza; la row 3 la segue a ruota: la risonanza con l'ottone è sempre evidente ma meno pronunciata, il suono è più acuto; le row 4 e 5 suonano progressivamente più vuote, un effetto che IMHO è molto evidente in corrispondenza del cluster delle frecce direzionali; la barra spaziatrice suona meno vuota, è più morbida rispetto al resto degli alpha e dei mod la row 1 ha un suono molto particolare: come la row 3 non gode di piena risonanza con in il peso in ottone ma essendo circondata dal legno del case risulta più ovattata nelle frequenze più alte. ho già parlato dei difetti del plate, puramente estetici: penso che buona parte di questi possa essere facilmente corretta applicando una lavorazione a sabbiatura, e non guasterebbe anche un processo di anodizzazione che la renderebbe IMHO più in armonia con il top, specialmente quello in noce (come nel mio caso) - oltre a nascondere alcune piccole asimmetrie (ne parlerò tra pocchissimo). è davvero alta e credo di non essere l'unico ad aver avuto bisogno di ricorrere ad un poggiapolsi per poter digitare in comodità: ho impiegato del tempo per prendere le misure, complice anche un angolo di inclinazione davvero minimo ma la curva di adattamento è stata onestamente meno problematica del previsto. Shoonie ora offre un kit dedicato che comprende poggiapolsi e knob aggiuntivi, che risolve il problema e a livello estetico si sposa ovviamente in modo impeccabile con la board nel suo complesso. il doppio knob mi ha davvero sorpreso: pensavo fosse uno sfizio puramente estetico, ed ho invece imparato ad apprezzarne l'effettiva utilità. Ho rilevato però due potenziali difetti: l'altezza e la resistenza. I due knob sono posizionati uno sopra l'altro ed hanno la stessa altezza: in termini di ergonomia questo non è il massimo, specie quando si fanno operazioni in cui si passa da un knob all'altro, rapidamente. Sarebbe opportuno che avessero un'altezza diversa, a scalare (il kit di cui sopra sembra andare in questa direzione). Anche il diametro è diverso e questo ha un effetto marcato sulla resistenza alla rotazione che risulta decisamente più corposa per il knob più piccolo: questo difetto può essere corretto solo selezionando degli endoder con resistenze diverse. il legno è un materiale come si dice «vivo» e questo comporta delle scelte in fase di progettazione tali da considerarne l'espansione e la ritrazione nel corso del tempo e in funzione dall'umidità - fattore assolutamente condizionato dall'ambiente circostante. Shoonie dichiara nella documentazione ufficiale di aver considerato una tolleranza di 0,8 mm in corrispondenza del peso in ottone e un margine ancora maggiore tra i tasti e il case. Questa attenzione ai problemi di movimento del legno risolve potenziali grattacapi nel lungo periodo - e questo lo posso testimoniare con assoluta certezza, [NdR] - ma rende la procedura di assemblaggio decisamente più complicata: la tolleranza dei knob vincola moltissimo i margini di movimento e questo mette inevitabilmente in risalto alcune asimmetrie, che IMHO risultano particolarmente evidenti in corrispondenza del blocker e del cluster delle frecce direzionali. [image: 1746377940210-prove_zensai65_35.jpg] [image: 1746377946841-prove_zensai65_36.jpg] Sarebbe opportuno che fossero quanto meno uniformi: e l'uso di un plate scuro aiuterebbe in ogni caso a mascherare quei gap che inevitabilmente dovono permanere per ovviare ai movimenti del legno. la porta USB è incompatibile con i cavi dotati di attacchi generosi: per me non è un problema (non mi piacciono) ma per altri è un aspetto da tenere sicuramente in considerazione. Tutte le annotazioni critiche riportate qui sopra sono state condivise con shoonie a fine Giugno 2024 (ho lasciato alcune immagine annotate in inglese, priorio come le ho condivise in originale [NdR]), dopo un mese abbondante di utilizzo, esattamente come le sto riprendendo qui. Non ho conferme in merito ad eventuali aggiustamenti apportate alle successive unità: posso però confermare che i suggerimenti di offire un poggiapolsi, così come differenziare l'altezza dei knob sono stati recepiti con entusiasmo - e a distanza di qualche mese sono stati tradotti in realtà, e sono ora disponibili all'acquisto. Per me è ovviamente una grande soddisfazione e shoonie ha dato dimostrazione di essere aperto a critiche ed osservazioni, e di voler lavorare per risolvere i problemi segnalati - o quanto meno migliorare alcuni particolari. Si è anche accennato ad aumentare l'inclinazione della board così da risolvere in sol colpo due problemi: l'eccessiva altezza e le interferenze che affliggono la porta USB - ma di questo al momento non ho ancora alcuna conferma [NdR]. In conclusione: la Zensai 65 non è perfetta, semplicemente perché non può esserlo per definizione e questo la rende, nel più corretto significato del termine stesso, «unica». Concepita, disegnata e realizzata in ogni sua minima componente dal buon shoonie, a questa board è facile - quasi inevitabile, direi - perdonare qualsiasi difetto perché è la dimostrazione di una passione davvero encomiabile e un punto di riferimento assoluto per chi ama le custom. Alla sua prima creazione shoonie ha fatto decisamente e totalmente centro, e non vedo l'ora di scoprire quali saranno le sue prossime creazioni. È incredibile pensare al rapporto tra prezzo e qualità di questa board, davvero: non capita tutti i giorni di essere il primo acquirente di un nuovo prodotto e di un nuovo vendor e non sempre vale la pena prendersi cerchi rischi: ma questa volta ho voluto dar retta all'instinto e devo dire che oggi non solo non sono pentito ma ritengo razionalmente che anche costasse il doppio rispetto al prezzo attuale, sarebbe comunque un ottimo affare, senza alcun dubbio. E diciamocelo: nel nostro hobby vediamo troppo spesso board osannate, a prezzi molto più elevati, prodotte in serie e con volumi importanti, che fanno a mala pena intravedere un decimo della passione che shoonie ha riversato nella sua Zensai 65. Questa board ha davvero ridisegnato nella mia mente il concetto di custom, e non è un caso che la stia utilizzando da oltre un anno e che ancora faccia fatica a metterla da parte - e mi rendo conto ora che sto scrivendo queste righe quasi fosse un addio doloroso da affrontare. La Zensai 65 è un «must have» assoluto. Anzi: unico. Come sempre, per chi fosse interessato, sono qui ben felice di rispondere a tutte le domande del caso. Ahoy!!! P.S. e non è ancora finita... spero di portarvi tra qualche giorno un piccolo aggiornamento...
  • Marea (ex Manta)

    marea
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    yLotharY
    Il progetto era stato annunciato su Pressappoco.it a metà Novembre dello scorso anno quando ancora si chiamava «Manta», in collaborazione con Mattia Taccori, gestito dal buon Riccardo Palombo (@RiccardoP). A Marzo Riccardo aveva pubblicato un video in cui aveva riversato diverse informazioni, rispondendo a quello che potevano essere le domande più comuni sul progetto: https://youtu.be/qgLMw4EK9C4 Il sito è pronto da diversi mesi (https://marea.mk/) e dalle ultime notizie pare che Settembre " data-bs-toggle="tooltip" data-bs-placement="top">GB. È invece di pochi giorni fa un nuovo video in cui Riccardo mostra passo passo la build di una Marea nera, con dovizia di particolari (sono infatti oltre 50 minuti di filmato ) : https://youtu.be/v50NFIEsuSo La produzione dovrebbe essere alquanto limitata - o almeno così pare di capire da un paio di accenni da parte di Riccardo - e il prezzo finale al momento non è ancora ufficiale. Penso però sia arrivato il momento di iniziare a parlarne e scaldare i motori... @RiccardoP ovviamente pendiamo tutti dalle tue labbra
  • 40% - Gridiron: ora completamente Open Source

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    Come probabilmente molti di noi già sanno P3Dstore ha ufficialmente chiuso i battenti... Negli ultimi giorni Dani Klein - aka dededecline - ha deciso di rendere pubblici e open source alcuni dei suoi progetti. Tra questi la Gridiron è stata resa completamente pubblica: case, PCB e plate!!! [image: 1697484523407-kbd_40_gridiron.jpg] Si tratta di una 40% pensata per offrire una soluzione più premium dedicata al classico formato Planck, con sistema top mount. dededecline è tra le altre cose la designer della bellissima Serendipity. Benché triste per la chiusura di P3Dstore, il rendere open source la Gridiron è una bella notizia. [image: 1697485057330-kbd_40_gridiron_bottom.jpg] Speriamo che altri progetti possano avere lo stesso sviluppo in futuro. https://youtu.be/E3scmWkJtvs?feature=shared
  • CandyKeys - Liquidazione prima del nuovo sito!!!

    candykeys sconti
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    Dopo MyKeyboard e i suoi sconti anche CandyKeys annuncia di voler svuotare il proprio magazzino in concomitanza con il lancio del nuovo sito - di cui si sente parlare da una vita e mezza... [image: 1695934897285-00166_candykeys.jpg] GMK Pacific, GMK Hanok, GMK Modern Desko e GMK Aegyptus - tutti CYL - sono già stati abbassati a EUR 99,00 (base kit). Quando la svendita avrà inizio acquistando un base kit GMK si avrà in regalo un altro articolo - si parla addirittura di tastiere intere e/o kit - che potrà essere A-stock o B-stock: si tratta di materiale che non sarà più presente nel nuovo store. Allacciamo le cinture!!!
  • KBDcraft lancia la nuova Lilith (60%)

    60% lego
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    Dopo l'ormai consolidato successo della Adam, ecco approdate su KBDcraft la nuova 60% dal nome in codice Lilith: [image: 1695485991523-kbd_60_lilith_front.jpg] Non si tratta certamente di una rivoluzione ma la Lilith porta che sé alcune piccole novità, di cui una sicuramente molto importante: arriva finalmente il supporto ISO !!! (motivo per cui finora non avevo ancora parlato della Adam...) [image: 1695486458082-kbd_60_lilith_layout.jpg] Il kit Core 64 sarà quindi ampliato per supportare anche il layout ISO e da Ottobre dovrebbero essere offerti anche keycaps compatibili così da completare l'offerta dei kit full: come la Adam infatti anche la Lilith è offerta con due kit differenti, uno completo di tutto (full, con switch e keycaps compresi) e uno barebone. [image: 1695485973862-kbd_60_lilith_top.jpg] Il base kit viene indicato con costo pari a EUR 60,94 mentre il full a EUR 103,14: questo direttamente sullo store di KBDcraft, per cui si devono considerare spese di spedizione, IVA e dogana. In passato la Adam era arrivata su KEYGEM per cui è plausibile che anche la Lilith possa avere lo stesso trattamento. Fino al 1 Ottobre 2023 saranno aperti i preordini: chi aderirà in fretta riceverà in omaggio lo stand Terminal Dogma (sì, se non lo avete capito questi sono fan sfegatati di Eva...). Altra simpatica novità della Lilith è l'introduzione di due piccoli giunti sferici sui lati, perfetti per minifigures decorative e/o modding vario. [image: 1695487326366-kbd_60_lilith_joint.jpg]
  • Oshid Amber - I primi keycaps con legende 3D

    oshid amber 3d
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    Mancano ancora pochi giorni alla fine della campagna su Kickstarter per questo interessante e innovativo set in profilo OSA. [image: 1694335631709-osa_oshid_amber_01.jpg] I tasti sono realizzati in PC con uno spessore importante di 1,7 mm mentre le legende hanno uno spessore di 1,0 mm. [image: 1694335941316-osa_oshid_amber_02.jpg] Le combinazioni offerte saranno diverse: [image: 1694335999552-osa_oshid_amber_03.jpg] Il kit base è composto da 118 tasti ed ovviamente il supporto ISO non è compreso: [image: 1694336088745-osa_oshid_amber_04.jpg] Click and Thock ha pubblicato un bel video recensione che mostra il prodotto (un prototipo ovviamente) in azione: https://youtu.be/3wscOsktNp0?feature=shared È possibile far riferimento anche alla pagina ufficiale di Oshid.
  • Bully - Extras su Keeb Supply

    40% extras
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    Per chi fosse interessato su Keeb Supply sono disponibili ancora delle unità extras della Bully, una 40% molto interessante che ha avuto il suo GB ad inizio anno. [image: 1694333740524-kbd_40_bully.jpg] Base kit a EUR 200,00 con PCB da acquistare a parte.
  • Envoy - Edizione Limitata Alexotos - 8 Agosto 2023

    mode envoy alexotos 65%
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    Era nell'aria ma ora è ufficiale: alle ore 01:00 del giorno 8 Agosto ci sarà un drop per un totale di 250 unità di una versione limitata della Envoy, frutto della collaborazione tra Mode Designs e Alexotos. https://youtu.be/aA_U_A5x-dc Il kit sarà disponibile al prezzo di USD 260,00 con: case in colore «stone» peso e accento in arancione PCB hotswap plate in FR4 feet in silicone grigio La vendita sarà completamente in-stock in modalità FCFS e l'ora esatta sarà annunciata durante lo stream di Alex su Twitch. [image: 1691313523102-kbd_65_envoy_alexotos_weight.jpg] [image: 1691313531117-kbd_65_envoy_alexotos_accent.jpg] Saranno anche disponibili - ma da acquistare a parte - switch della serie Obscura anch'essi personalizzati, con housing color stone, stem arancione e molle più leggere (58g), lubrificati con 105.
  • MTNU - Nuovo profilo by Matt3o

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    Allacciatevi le cinture! Per questa sera è previsto un annuncio bomba da Matt3o circa gli ultimi sviluppi del progetto «MTNU» - nome che è ancora provvisorio, in questa fase di devolopment, e che in precedenza era stato introdotto come «SP3». Le indiscrezioni che fin qui sono trapelate promettono di generare un vero terremoto nella nostra community, e questa volta in termini assolutamente positivi. Non vedo l'ora di commentare qui con tutti quello che sta per arrivare... STAY TUNED!!! [image: tenor.gif]
  • GMK CYL - Da oggi il profilo Cherry ha una nuova sigla

    gmk cyl mtnu
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    yLotharY
    Con la scesa in campo ufficiale del nuovo profilo MTNU in GMK è nata la necessità di differenziare la propria offerta e classificarla nel modo corretto: a pensarci bene, per anni è bastato indicare «GMK» nel nome di un IC/GB dedicato ad un keycaps set per essere sicuri si trattasse del profilo Cherry - prodotto in ABS. [image: 1687682208565-00157_gmk_cyl_mtnu.jpg] È stato quindi ufficializzato il «nome» del vecchio profilo Cherry che da oggi diventa «CYL» - ad identificarne la forma cilindrica. Da intenzioni originali il nuovo profilo avrebbe dovuto seguire una nomenclatura simile - che indicasse la forma sferica - ma l'ottima ricezione da parte della community del nome «MTNU» ha portato GMK a mantenerlo. Se ne parla indirettamente nel recente stream di Matt3o. Da oggi quindi aspettiamoci di vedere IC/GB indicare «GMK CYL» nella propria descrizione. [image: 1687682710160-00158_gmk_cyl_mtnu.jpg]
  • MT3 /dev/tty is back!!! Custom R3 /dev/tty3

    drop matt3o mt3
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    yLotharY
    Era Maggio 2020 inoltrato quando ho piazzato il mio ordine per l'ultima run di questo bellissimo set by Matt3o. [image: 1685259628881-mt3_dev_tty_custom_r3_base_kit.jpg] Dopo davvero tantissimo tempo il mitico set torna più agguerrito che mai - sono mesi infatti che Matt3o ne parla sul sul server Discord - con qualche piccolo/grande aggiustamento, soprattutto per gli amanti delle 40%. [image: 1685259941598-mt3_dev_tty_custom_r3_40_triumph.jpg] Il kit base è offerto al momento ad un goloso prezzo pari a USD 89,00 mentre il kit internazionale - con pieno supporto al layout ISO_IT - è fuori a USD 41,00. [image: 1685260138500-mt3_dev_tty_custom_r3_international_kit.jpg] Da prendere al volo senza neanche pensarci!!! Qui la pagina ufficiale di Drop.
  • Drop Holy Panda X

    drop holy panda
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    yLotharY
    Con una mossa a sorpresa, assolutamente inaspettata, Drop ha appena annunciato il prossimo rilascio di una variante dei famosissimi switch Holy Panda: gli Holy Panda X. [image: 1645740224721-00018_drop_holy_panda_x_teaser.jpg] Tutto è ancora avvolto dal mistero ma tant'é... [image: 1645740350957-00017_drop_holy_panda_x_curve.jpg] È stata fornita una lista delle caratteristiche di questi nuovi switch: feel ancora più morbido e preciso lubrificante già applicato in fabbrica endorsment da parte dei creatori originali - Quakemz, Invyr e Mech27 più consistenza rispetto agli Holy Panda originalmente assemblati Nei prossimi giorni dovrebbero seguire altre notizie e informazioni... staremo a vedere!
  • Mappa Italiano su tastiera US ANSI

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    MechanoM
    Ciao. vi segnalo che ho creato e caricato su Sourceforge una mappa per Windows con lettere italiane su tastiera US ANSI. È modellata sulla Italian (Italian letters, US ANSI) per Linux. È una mappa per chi non ama la US International di Windows con i tasti muti. Infatti questa mappa non usa tasti muti. Vi posto un'immagine della mappa e ricordo che è gratuita. [image: 1680696308943-italian-us-with-italian-letters.png]
  • Switch e curve di forza

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    yLotharY
    Ho trovato interessante la visione di questo video di EB3K: https://youtu.be/sFjFEOXnJ0k Si tratta di una spiegazione alquanto circostanziata su come leggere i grafici di forza normalmente abbinati agli switch, e cerca di evidenziare i dati che ne possiamo trarre. Nasce come risposta al video di Milktooth la cui tesi è che sarebbe meglio non cercare di misurare oggettivamente le qualità e le caratteristiche degli switch.
  • MT3 Operator - Nuovo set by biip

    mt3 drop biip
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    yLotharY
    Siamo ormai prossimi al lancio di un nuovo set MT3 ad opera del mitico biip, nome in codice «Operator». [image: 1678009718131-mt3_operator_leak.jpg] Drop ha iniziato a scaldare i motori pubblicando una pagina di preview sul proprio store insieme ad una piccola intervista allo stesso biip. Le informazioni sono ancora limitate e quello che è possibile sapere lo si trova sul server Discord di biip. [image: 1678009966652-mt3_operator_base_kit.jpg] Pare che la volontà sia quella di proporre dei kit molto ampi con supporto internazionale. [image: 1678010251307-mt3_operator_international_base_kit.jpg] E sono previsti kit più specifici. [image: 1678010309650-mt3_operator_nomad_kit.jpg] Salvo smentite il set dovrebbe essere in PBT dye-sub.
  • XDA Canvas by MiTo - Nuovi kit

    mito drop xda
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    yLotharY
    [image: 1678011424785-xda_canvas.jpg] Drop ha annunciato il ritorno di uno dei set più iconici del nostro hobby: Canvas by MiTo torna - sempre in profilo XDA - con kit rinnovati e questa volta... con supporto ISO!!! [image: 1678010922764-xda_canvas_base_kit.jpg] I kit sono molto compatti grazie al fatto che XDA è un profilo uniforme e questo permette di spostare i caps liberamente nella posizione preferita. È prevista anche una variante «Micons» che sinceramente non capisco... [image: 1678011301682-xda_canvas_base_kit_micons.jpg]
  • DROP - Sconto 20% su alcuni set SA

    drop sa
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    yLotharY
    Fino alle ore 08:59 del giorno 9 Marzo 2023 sarà possibile ottenere uno sconto del 20% - fino ad esaurimento scorte - su alcuni set SA selezionati. Il codice promo è: Spoiler SA20OFF [image: 1678008577952-00134_drop_sa_20off.jpg]
  • Strata TKL - Drop su Protozoa

    tkl protozoa strata
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    yLotharY
    Torna per un vendita in-stock limitata il kit Strata TKL by Protozoa Studio. [image: 1678006894225-tkl_strata_top.jpg] I kit disponibili sono FROST, GLITCH, CORAL e ARCTIC ed è possibile acquistare a parte i singoli TOP. Il kit comprende: i 3 strati superiori in acrilico, lavorati in CNC plate in PC satinato, universale (ANSI + ISO) strato in silicone per il mount stile sandwich bottom in PC lavorato in CNC badge custodia da trasporto Nel kit non è inclusa la PCB che può essere acquistata a parte: ricordo che la Strata è compatibile con la Mysterium PCB. [image: 1678007560651-tkl_strata_pcb_og.jpg] Protozoa propone due versioni di PCB: la «OG» che riprende la versione originale della Mysterium con la sola personalizzazione del silkscreen - quindi con tutti i componenti da saldare - e la «ULTRA»: una versione modificata, con componenti SMD già saldati e LED underglow. [image: 1678007734749-tkl_strata_pcb_ultra.jpg] La versione ULTRA IMHO tradisce lo spirito della Mysterium, banalizzandola a favore di qualche effetto speciale... [image: 1678007290163-tkl_strata_bottom.jpg] Kit base a partire da EUR 220,95 - spese di spedizione, IVA e dogana escluse.
  • MT3 Bogo - Promo fino al 27/02/2023

    bogo mt3 drop
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    yLotharY
    Torna l'ormai consueta promozione di Drop dedicata al nostro amato profilo MT3 che terminerà lunedì 27 Febbraio alle ore 08:59. La promozione per i set MT3 diventa sempre più interessante e ghiotta perché ce ne sono davvero moltissimi e tra questi molti son davvero ottimi. Codice per attivare la BOGO: Spoiler HEREWEMT3BOGO Mettendo a carrello un kit base o orto, aggiungendone un secondo questo sarà gratis.
  • MTNU & PBS Workshop - Stream by Matt3o

    matt3o pbt pbs
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    yLotharY
    Dopo gli ultimi corposi aggiornamenti sui progetti MTNU e PBS sul proprio server Discord Matt3o ha comunicato che terrà uno stream su YT dove mostrerà alcuni prototipi di entrambi i profili: si parlerà dei prossimi step e soprattutto di colori e color matching, confrontando ABS e PBT (per chi non avesse ancora seguito la questione: i nuovi profili saranno entrambi in full PBT, double-shot per MTNU, dye-sub per PBS). Durante lo stream ci sarà anche il give away di una tastiera elfica... L'appuntamento è per domani 20 Febbraio alle ore 18:00. https://www.youtube.com/live/h5e1oV8Zmpc?feature=share
  • PBS - Nuovo profilo uniforme by Matt3o

    pbs matt3o kbm
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    yLotharY
    Era da tempo che il progetto aveva iniziato il suo percorso - stiamo parlando di Maggio 2022 - e la strada verso la produzione finale sembrava non così veloce: a sorpresa Matt3o ha annunciato che gli accordi con KBM sono ormai ufficiali e che tutto dovrebbe essere pronto già per il Q3 di quest'anno!!! [image: 1676802826035-00128_pbs_classic.jpg] Ma andiamo un attimo con ordine... [image: tobogganing-penguins-national-geographic.gif] PBS - ovvero «Penguin Belly Side» - è un low/medium profile uniforme, per cui i tasti possono essere spostati in ogni riga senza problemi , sarà prodotto in PBT e per il momento i progetti sono quelli di lavorare solo in sublimazione: la premessa del progetto è infatti sempre stata quella di poter arrivare ad avere un profilo di buona qualità ma contenendone i costi. E sì, si parla anche di reverse dyesub... A prima vista il profilo può sembrare cilindrico - ed in effetti la vista frontale può ingannare - ma l'invito è in realtà sferico: come dimensioni è simile al profilo DSA, con altezza di 7 mm nel punto più alto. [image: 1676805288655-00130_pbs.jpg] In base alle parole di Matt3o il progetto è ormai nella sua fase finale - e conosciamo il perfezionismo del ragazzo, per cui vuol dire che ci siamo - e con KBM si stanno facendo gli ultimi aggiustamenti: addirittura lo spessore dei caps potrebbe arrivare a 1,7 mm... [image: shocked-mouth.gif] In tutti questi mesi il progetto è stato portato avanti condividendo i vari step insieme a diversi batch di sviluppo - stampanti in resina - che alcuni membri della community hanno testato, dando il proprio feedback. Ciliegina sulla torta, maxvoltar ha pubblicato i primi render del primissimo set PBS che vedrà la luce: PBS Classic. [image: 1676804785869-00129_pbs_classic.jpg] E per finire è stato annunciato anche lo stream di presentazione, che avverrà domani 20 Febbraio alle ore 18:00. https://www.youtube.com/live/h5e1oV8Zmpc?feature=share
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