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    yLotharY
    Gli Aiglatson Studio si sono fatti conoscere fin qui per la fortunata serie di deskmat Synchronize e per gli originali screw tray 78° N, oltre ai set PBTfans Pyga e Vior. A quanto pare è arrivato il momento di fare il grande passo e presentare la loro prima board: si tratta di una TKL molto concreta che fa delle linee semplici la sua forza, con qualche piccolo twist. Ecco a noi la Constance TKL. [image: 1721580465112-kbd_tkl_constance_top_ic.jpg] L'obbiettivo dichiarato è quello di realizzare una board che possa diventare un daily driver e per poterlo essere deve essere bella da vedere - colpire l'occhio ma senza essere eccessiva - ma anche comoda da usare e deve anche suonare bene. [image: 1721580711033-kbd_tkl_constance_bottom_ic.jpg] Ci sono sicuramente alcune caratteristiche di questa board che non sono così banali e che ad un primo sguardo possono non saltare subito all'occhio: il bottom ospita un peso che è leggermente sporgente rispetto al filo del suo alloggio ed è rastremato verso i lati, formando un effetto trapezio; i piedini corrono lungo tutta la larghezza della board ma la posizione di quelli vicini alla barra è inusuale, molto più lontana del solito rispetto al bordo; il profilo laterale ha una lavorazione stile HG ma è anche leggermente curvo; . [image: 1721582315130-kbd_tkl_constance_side_ic.jpg] . il plate è di tipo split, con una parte separata dedicata ai cluster della parte destra: in questo modo i punti di mount sono perfettamente simmetrici; . [image: 1721582347862-kbd_tkl_constance_plate_ic.jpg] . i pesi son ben 3: uno esterno, uno interno e uno laterale modello Toblerone. La board ha layout F13 fisso e sarà disponibile nelle varianti WK e WKL, sarà unicamente top-mount, ha un'inclinazione di 9° e un'altezza EKH pari a 23,80 mm. I pesi saranno offerti in ottone, acciaio e rame mentre i plate saranno offerti in alluminio, fibra di carbonio, PC e PP - a quanto pare per tutti sarà possibile scegliere tra versione full o half. Il progetto sembra davvero essere bene curato: prima di arrivare ufficialmente alla fase pubblica di IC alcuni prototipi sono stati mostrati a diversi meetup (Bangkok, Shanghai, Seoul e Valencia) e almeno 5 round di prototipi sono stati realizzati. Al momento il prezzo dichiarato è nel range di USD 430,00 - 450,00 (con peso in acciaio) ma PCB esclusa. Data la complessità di alcune lavorazioni e la generosità nei pesi non è un prezzo così malvagio... anche se come prima proposizione di Aiglatson Studio rimane forse una scelta un po' rischiosa. Da tenere sicuramente d'occhio. Nel frattempo form di IC aperto. Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
  • [GB] 65% - Dune65 by Kenny

    Gruppi di acquisto [GB] gb 65% grit
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    yLotharY
    Non è facile trovare oggi una board che possa convincere completamente per componente estetica insieme a quella funzionale. E nel farlo, risultare anche originale. Bene, la Dune65 riesce IMHO in questa ardua impresa. E il prezzo non è niente male. [image: 1726172772562-kbd_65_dune65_gb_top.jpg] Partiamo dal prezzo. Non abbiamo un vendor comodo, per noi l'opzione migliore è proto[Typist] - ottiimo, davvero ottimo vendor, peccato sia in UK. La configurazione più economica parte da EUR 407,00 - al cambio attuale, spese di spedizione esclusa, IVA e dazi inclusi. Potrebbe sembrare un prezzo alto ma la board è composta da 3 pezzi: quello centrale, che si estende per tutta la sua superficie, è realizzato completamente in ottone, per un peso di oltre 2,1 Kg considerando solo il case. In termini semplici: pesa. Interessante anche la variante con mid-piece in rame, il prezzo diventa EUR 444,00. [image: 1726173831301-kbd_65_dune65_gb_bottom.jpg] Non solo: la lavorazione è particolarmente elaborata, ricca di dettagli e il profilo è uno dei più originali che si sono visti da diverso tempo. [image: 1726173908133-kbd_65_dune65_gb_side.jpg] Incredibile anche il lavoro fatto per rendere l'altezza di questa board una delle più basse mai viste: solo 16,5 mm - accoppiata ad una EKH pari a 21,59 mm - con una inclinazione di 8°. [image: 1726174018338-kbd_65_dune65_gb_back.jpg] Ottima la compatibilità della PCB da saldare, con supporto completo ISO. Plate offerti solo in alluminio, full ma anche half - ed è già stata promessa la pubblicazione dei file a GB concluso. Doppio sistema di mount, top e gasket (mediante socks). La board nasconde alcune chicche particolari: una daughter-board proprietaria che utilizza un cavo piatto un passaggio per il cavo davvero minimale pad per force break mod inclusi https://youtu.be/FKJkCmGj7bg https://youtu.be/RcEr57UGlQM Il GB è iniziato il 10 Settembre e si concluderà il 10 Ottobre . Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
  • [IC] 65% - gwŷdd65

    Verifiche di interesse [IC] ic 65% wood
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    yLotharY
    Da circa una settimana è approdato su geekhack un interessantissimo progetto per una 65% in legno ma - attenzione attenzione - con montaggio a gasket [image: 1693126260135-kdb_65_gw%C5%B7dd65.jpg] Il nome del progetto è per noi un po' strano ma trae origine dal gallese «gwŷdd» che significa «alberi». Si capisce subito quando un progetto è ben impostato e questa gwŷdd65 ha tutte le carte in regole per essere uno di quelli da non lasciarsi scappare: l'IC su geekhack è completo e ben dettagliato, documentando un lavoro che persiste da oltre 14 mesi e giunto ormai alla quarta iterazione di prototipazione. [image: 1693126774760-kdb_65_gw%C5%B7dd65_gasket.jpg] Ciò che contraddistingue la board è la scelta molto coraggiosa di adottare un sistema di montaggio a gasket anziché il canonico tray-mount che accomuna tutti i progetti realizzati in legno: il materiale infatti si dice normalmente «vivo», soggetto alla differenze di umidità, instabile col passare del tempo. Quando le tolleranze coinvolte sono minime questo può essere un problema molto difficile da affrontare. [image: 1693127270443-kdb_65_gw%C5%B7dd65_bottom.jpg] La soluzione sembra essere quella di adottare una versione trattata termicamente del legno Acacia confusa, specie nativa del sud-est asiatico - il progetto infatti nasce a Taiwan. Il legno termotrattato è sottoposto ad un processo di essicazione e pirolisi controllata sottovuoto che modifica le sue proprietà chimiche rimuovendo umidità e zuccheri residui: il legno diviene più denso (riduzione del volume di circa il 10%), resistente e stabile. [image: 1693128090830-kdb_65_gw%C5%B7dd65_wristrest.jpg] Al momento la previsione di prezzo oscilla tra USD 380,00 - 420,00 per una MOQ di circa 50 unità e un soft cap di 200 per assicurare una consegna entro 3 mesi. Le specifiche della board: inclinazione di 9° altezza frontale 22,5 mm PCB da saldare (ANSI + ISO) e hotswap (solo ANSI) poggiapolsi incluso custodia da trasporto 30 ml di lucido a cera naturale per la manutenzione del legno Aperto il form di IC. Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
  • Povero disperato alle prime armi

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    G
    Ciao ragazzi, primo post qui da un account fresco di creazione per chiedervi aiuto con quella che sarà (spero) la mia prima tastiera meccanica! Prima di iniziare mi scuso anticipatamente se scriverò delle inesatezze, vi chiedo di biasimarmi dato che devo ancora entrare in questo mondo. Bene, iniziamo. Mi sono finalmente deciso a fare un cambio drastico e radicale alla mia routine passando da una classica tastiera a membrana full-size ad una 40% ortolineare! Sono abbastanza convinto della scelta seppur immagino che fin quando non ne si ha una sotto ai polpastrelli non è facile rendersi bene conto col layout, ma chiaramente non conosco nessuno che ne dispone... Ora, varie domande: ho scoperto i vari software per la personalizzazione dei layers, questi richiedono una compatibilità oppure ogni tastiera è configurabile tramite VIA/QMK? passando invece alla configurazione vera e propria, è possibile impostare le lettere accentate ad esempio sul secondo livello? Ad esempio premendo FN1+e scrive 'è' e con FN1+Shift+e dà 'é'. Facendo delle prove senza una tastiera collegata su QMK mi sembra sia concesso, ma vorrei sapere la vostra che sicuramente sarete più scafati a riguardo. Questo secondo punto mi è fondamentale: ho avuto a che fare in passato con tastiere ANSI e la combo di tasti per inserire le vocali accentate non fa per me. nel caso in cui i primi due punti non risultino in un problema limitante per la scelta di una 40% ortolineare, arriva il vero intento di acquistarne una... ma come? Capisco che sia un mercato microscopico, ma sembra davvero complicato riuscire a trovare uno shop con disponibilità. Per chiarezza, io pensavo ad un layout tipo planck ez o olkb planck. Dunque un 12x4 con l'unica variante per lo spazio di dimensione doppia al centro in basso. Ho valutato anche l'usato ma, oltre la scarsissima offerta, molto spesso si cerca di vendere la tastiera pronta all'uso. Il mio intento è invece quello di prendermi switches e keycaps a parte. Legato al punto precedente: ok che voglio solamente la base senza switches e keycaps, ma come si chiama in gergo quella parte? Sono i cosiddetti 'kit'? Spero di non avervi tediato troppo con queste mie considerazioni, ma prima acquistare cerco quanto meno di informarmi al meglio : ) Grazie!
  • [GB] 100% - Pangea by Bowl Keyboards

    Gruppi di acquisto [GB] bowl 100% gb
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    yLotharY
    Ne avevamo già parlato qui. [image: 1727039877048-kbd_100_pagea_sediment_gb.jpg] Per noi è stata confermata |Delta-Key-Co che è già online sul proprio store con una sezione dedicata - dove trovare non solo il kit ma anche vari extras tra cui top, plate e PCB. Si parte da EUR 563,00 - spedizione esclusa - per la colorazione più economica (Sediment): non è poi così male dato che il prezzo di partenza originale è USD 475,00 - ma non include plate, che preso a parte incide USD 30,00. Questa volta |Delta-Key-Co è stata molto brava. Il GB si chiude il 18 Ottobre con ETA prevista per il Q2 2025.
  • Signature Plastics è in fase di acquisizione

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    yLotharY
    [image: 1726516309631-00205_signature_plastics.jpg] Con una mossa oserei dire azzeccata Signature Plastics ha annunciato proprio oggi di aver siglato ufficialmente un accordo per l'acquisizione dell'azienda - all'inizio del 2025 - da parte di un gruppo di investimento guidato da Will Clark: l'operazione ha come base Portland (Oregon) e lo stesso Will pare essere un enthusiast di lunga data, cliente affezionato del marchio dal 2016, e l'annuncio è stato fatto tramite un'operazione sinergica tra blog ed intervista esclusiva a Clark da parte di Tahea. Will e il suo business partner - tale Robert, con base a quanto pare in LA ed esperienza in Warner Bros. - non hanno mai lavorato con aziende produttive ma vengono dal mondo del software, con particolare focus su e-commerce e live event ticketing. Nel corso dell'intervista Will ha rassicurato tutti sul fatto che Melissa rimarrà nell'azienda, così come tutto lo staff attuale. E lo stesso Will si è dimostrato molto carico ed ottimista nel poter in un certo qual modo migliorare la gestione dei GB, con un riferimento oltremodo chiaro e diretto sul tema costi: ... we want to make sure that sets are available at the price points that people can afford and their worth for the quality that they're getting and that creators are fairly compensated for creating some cool stuff ... La breve intervista di Tahea sembra fotografare una genuina passione e, insieme a questa, una gran voglia di fare. Incrociamo le dita. https://youtu.be/hDbYNW5TCBo
  • Mappa IT su ANSI US per Windows

    Tastiere Meccaniche
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    MechanoM
    Avete già scaricato la mia mappa IT su ANSI US per Windows? Permette di usare la tastiera ANSI US per scrivere in italiano con tutte le vocali accentate senza l'uso di tasti muti. https://sourceforge.net/projects/italian-map-on-us-ansi/ [image: 1727018725222-5432dd4f-054d-4c1c-9403-9429b11c4b7b-image.png]
  • [IC] KAP Terrazzo by Bees.Keys

    Verifiche di interesse [IC] ic kap doubleshot pbt
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    yLotharY
    Ci sono a volte dei set che ad un primo sguardo non convincono: magari hanno qualcosa che ti colpisce ma alla fine non così tanto da... conquistarti. Poi basta una piccola modifica e... tutto cambia. [image: 1726687917140-kap_terrazzo_base_kit_ic.jpg] Come dice il nome stesso, il set trae ispirazione dal terrazzo alla veneziana: non possiamo certo rimanere indifferenti! Il set è stato inizialmente proposto in profilo GMK CYL ma recentemente - e direi anche un po' a sorpresa - si è spostato in casa Keyreative utilizzando il nuovissimo profilo KAP - che credo sia quindi proposto in un set ufficialmente per la prima volta - con produzione PBT double-shot. Keyreative aveva pubblicato ad inizio Luglio un post sul proprio blog in cui venivano date diverse informazioni in merito alle specifiche dei nuovi profili, entrambi Cherry, chiamati KCH e KAP. Le differenze sembrano essere circoscritte ad una gamma di lavorazioni particolari e, nel caso del profilo KAP, allo spessore - ben 1,7 mm - e al font - realizzato per l'occasione da Kapowaz Industries - da cui il nome del profilo stesso. Al netto dei colori - che trovo bellissimi, personalmente - la caratteristica principale del progetto è stata fin dall'inizio una particolare lavorazione degli alphas, che vogliono creare per davvero l'effetto terrazzo utilizzando delle macchioline in sospensione. Il progetto era approdato su geekhack a Luglio, c'erano solo dei render e francamente non mi avevano convinto - e a dirla tutta non ero il solo a pensarla così. Eppure... a sorpresa ecco arrivare la notizia della svolta verso Keyreative e alcune foto di campioni che mi hanno davvero... impressionato. [image: 1726689081283-kap_terrazzo_base_proto_ic.jpg] Quell'effetto che nei render sembrava molto puntiforme - e quindi, personalmente, un po' fuori luogo - nella realtà sembra davvero avvicinarsi all'idea da cui trae ispirazione. [image: 1726689223411-kap_terrazzo_base_proto_f5_ic.jpg] Il dettaglio del tasto F5 mi ha lasciato senza parole. Non c'é che dire. ora hanno la mia totale attenzione. Sono molto curioso di vedere altri campioni: a quanto pare il profilo KAP - che viene dato come PBT - è tale al 100% solo in single-shot (per lavorazioni dye-sub) ma nel caso del double-shot è di fatto una miscela: la componente pura di PBT pesa l'85% il resto è indicato come «GF» - che onestamente non so cosa voglia dire... ma cercherò di indagare. Form di IC online. Ci sarà da aspettare un po' - credo - perché pare che gli stampi per il profilo KAP non siano ancora finiti. Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
  • Make or buy?

    Tastiere Meccaniche
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    mauogM
    Rieccomi... dopo le ormai volate vacanze ritorno sul mio progetto di conquistarmi la mia prima tastiera meccanica. Diciamo di aver capito, provato e avere delle preferenze sugli switch che la tastiera dovrebbe avere. Ora come mi consigliate di procedere? Mi sembra di avere capito che le strade sono due: un assemblaggio completo che seppure più costoso è customizzabile fino all'ultima vite oppure un acquisto di una tastiera già pronta dove magari si "aggiusta" qualcosa. Esiste anche una via di mezzo del tipo compro PCB+plate+case con tutti gli ammennicoli in blocco e poi ci monto il resto? Devo dire che qui mi sono un po' perso... Il mio interesse è principalmente sulle tastiere 75% o 65% wireless (preferibilmente) (e spero si possano accoppiare a più di un device) Non ho particolari problemi con il layout ISO o ANSI. Mi piacerebbe però non perdere le accentate italiane. Grazie
  • [GB] GMK MTNU Modo & ModoLight

    Gruppi di acquisto [GB] gmk mtnu modo
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    yLotharY
    Ormai non c'é dubbio: MTNU sta prendendo sempre più trazione. [image: 1726520068043-gmk_mtnu_modo_standard_base_kit.jpg] Vendor principale è Omnitype mentre da noi il regional partner designato è il buon Oblotzky Industries. Difficile però capire le scelte dietro al kitting... Omnitype ha deciso di offrire il base kit in due varianti praticamente identiche - Standard e macOS - che differiscono per una manciata di mods: una scelta che reputo alquanto bizzarra - se non al limite della follia. Ha un solo pseudo-vantaggio, ovvero abbassare il prezzo di partenza a EUR 122,00 ma a patto... di non cambiare mai idea né piattaforma: in quel caso per una manciata di keycaps si dovrebbe acquistare un base kit completo nuovo!!! [image: jack-black-wtf.gif] Come se non bastasse, ecco riproporre il kit International dove sono diabolicamente inseriti gli accenti ISO: solo per quelli ci vogliono la bellezza di EUR 53,31. Geniale. Il set è proposto anche nella variante Light. Oblo ha già messo online la pagina dedicata sul proprio store: i battenti chiudono il 29 Settembre, con ETA prevista entro fine Febbraio 2025.
  • Signature Plastics è in vendita

    Community sp
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    yLotharY
    La notizia è tanto inaspettata quanto commovente: dopo oltre 10 anni di attività nella nostra community, Signature Plastics è in cerca di una nuova proprietà, che possa continuare a tener viva l'attività. La notizia è approdata su geekhack due giorni fa ed è emozionante vedere quanti abbiano già espresso il proprio rammarico, e tra di loro moltissimi sono nomi stra-noti della community, tra vendor, produttori e designer. E pensare che solo pochi mesi fa era stato lanciato il rebranding di PMK. Il comunicato: A partire dal lancio di DCS Lilly nell'Agosto del 2013, Signature Plastics ho prodotto più di 300 set di tasti custom per gli appassionati di tutto il mondo, nella community delle tastiere meccaniche. Dieci anni più tardi, l'azienda si sta ora adattando a diversi cambiamenti di mercato e business. L'interesse per i gruppi di acquisto, con i loro tradizionali tempi di consegna lunghi, sta cedendo il passo a quei clienti che desiderano prodotti da scaffale consegnati a domicilio il giorno successivo, benché i tempi di consegna per i nuovi set di keycaps nei gruppi di acquisto siano in verità compresi tra sei e otto settimane . L’era post-COVID ha visto l’emergere di decine di piccole start-up desiderose di trarre vantaggio dall’ondata di interesse per le tastiere meccaniche. Sfortunatamente, ciò ha comportato che molti dei set più popolari venissero clonati, senza alcuna approvazione da parte dei designer, fatto che ha inciso in modo molto negativo sullo spirito creativo che un tempo ha prosperato nella community degli appassionati. Il futuro di questa unica forma d'arte è ora in pericolo poiché sempre meno designer sono disposti a vedere compromesse le proprie creazioni. Benché il mercato sia saturo di cloni economici e di bassa qualità, l'interesse in keysets di alta qualità prodotti in double-shot da compagnie come GMK e Signature Plastics è ancora molto forte. Una delle sfide più grandi che Signature Plastics dovrà affrontare nel 2024 sarà il cambio di proprietà mentre Bob Guenser si prepara alla pensione e Melissa Petersen, la Regina dei Keycap, contempla nuove opportunità al di fuori del mondo dei keycap. È stato un viaggio fantastico e non è una decisione facile, ma entrambi sentiamo che è giunto il momento di terminare questo viaggio e andare avanti. Siamo attualmente in cerca di candidati acquirenti che apprezzino il ruolo che l'azienda ha svolto nell'evoluzione delle tastiere per computer negli ultimi 50 anni e che siano anche decisi a preservare e portare avanti l'eredità legata a quella storia. Sinceramente, leggendo questo poche parole mi sono emozionato, perché trasmettono molto più di quanto possa sembrare ad una prima lettura. Non voglio commentare subito, devo ancora elaborare...
  • [KBpedia] Switch Alps - Serie SKCL/SKCM

    KBpedia kbpedia alps
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    yLotharY
    Molti, parlando degli switch Alps, direbbero che c'erano prima che arrivassero i Cherry MX... ma non è poi così esatto. Parlare di switch Alps non è così semplice perché la mera indicazione del produttore non aiuta a differenziare la varie tipologie di interruttori creati nel corso della sua storia. Possiamo però ritenere - con una certa serenità - caratteristica, sopra ogni dubbio, la mitica serie SKCL/SKCM: nata nel 1983, ha equipaggiato molte delle tastiere meccaniche di quegli anni e tra queste alcuni mostri sacri come ad es. la Apple Standard Keyboard. [image: 1726391955487-alps_01.jpg] [image: 1726392109969-alps_02.jpg] [image: 1726392115016-alps_03.jpg] In vista dell'ormai prossimo meetup nostrano - MKIT 2024 - ho deciso di dedicarmi ad una build Alps e per questo ho messo mano ad una M0118 recuperata tempo fa su eBay. [image: 1726392357446-alps_04.jpg] [image: 1726392408341-alps_05.jpg] La mia unità sembra prodotta in U.S.A. - nel 1987 apparentemente, in base a quanto stampato sul retro della PCB - e monta switch SKCM Orange - ad eccezione del CAPS-LOCK, che utilizza la più esotica variante «Lock» . La board che ho utilizzato era stata sicuramente riparata in precedenza, a giudicare da un ponte eseguito molto probabilmente per aggirare una pista saltata: anche alcune saldature sono evidentemente posticce. [image: 1726392797415-alps_06.jpg] [image: 1726392806026-alps_07.jpg] Gli switch però sembrano originali e - solo sul bottom, in accordo con quelle che erano le prassi nella produzione di quegli anni - riportano il logo Alps, in corsivo. [image: 1726392919288-alps_08.jpg] Il top rimane quindi anonimo, e presenta i famosi slits ovvero delle piccole braccia il cui compito è quello di fermare ed attutire il ritorno dello stem: la presenza di questi braccetti contribuisce a dare allo stem Alps la sua caratteristica forma, facilmente riconoscibile. [image: 1726393295754-alps_09.jpg] L'operazione di dissaldare gli switch dal plate ha richiesto un certo impegno - per fortuna ho utilizzato la mia fedele HAKKO FR-301, che mi ha facilitato non poco. Nota a margine: i pin degli switch Alps sono più larghi rispetto a quelli degli switch MX, circa 1,22 - 1,24 mm. È bene quindi procurarsi una punta con foro di estrazione con diametro di almeno 1,3 mm - meglio ancora se di 1,6 mm. Gli switch Alps della serie SKCL/SKCM sono decisamente più complessi rispetto alla controparte Cherry MX - riprendendo l'accenno all'inizio di questo post, è curioso notare come sia la serie Alps SKCL/SKCM che quella Cherry MX siano apparse attorno al 1983, muovendo di fatto i primi passi insieme. [image: 1726414737719-alps_10.jpg] Eppure, nonostante la complessità di costruzione, gli switch Alps hanno un meccanismo di chiusura che permette di aprirli anche quando sono installati sul plate. Le linguette di aggancio sono infatti connesse al bottom - contrariamente ai Cherry, dove invece sono attaccate al top - e una volta divaricate permettono di estrarre comodamente il top. Se per gli switch a standard MX è praticamente indispensabile avere uno switch opener dedicato, per gli Alps è sufficiente aiutarsi con delle pinzette. [image: 1726415199560-alps_11.jpg] Osservando il top estratto è subito evidente la concezione meccanica di questa serie di switch: lo stem scorre inserito in due binari posti lungo i suo lati più corti mentre uno dei lati più lunghi è quello che, abbassandosi, aziona il complesso switch plate - che di fatto è il vero meccanismo di questo interruttore. Nel mio caso - variante Orange - sul lato opposto trova alloggio un secondo plate, concepito per donare allo switch la sua natura tattile - ha infatti una curvatura decisamente più accentuata e spigolosa. I due plate sono inseriti mediante guide all'interno del top, con tolleranze davvero molto ridotte. [image: 1726415877476-alps_12.jpg] La molla è da 12 mm - quindi più corta rispetto alla lunghezza standard (15 mm) dei Cherry MX. I pin dei contatti sono posizionati in modo simile a quelli MX ma risultano essere decisamente più in linea. [image: 1726416223665-alps_13.jpg] Il bottom dello stem è asimmetrico: il lato che è rivolto verso lo switch plate ha infatti una rientranza squadrata. [image: 1726416344927-alps_14.jpg] Top e bottom hanno forme più squadrate e regolari rispetto alla controparte Cherry, con una sezione che è rettangolare. [image: 1726416817630-alps_15.jpg] [image: 1726416824080-alps_16.jpg] Il bottom è praticamente piatto, tranne che per tre sporgenze - poco pronunciate - che servono quale fermo per la molla e per lo stem. Gli switch Alps SCKL/SKCL sembrano quindi composti da 5 o 6 parti, dove la componente variabile è data dal secondo plate, quello che è presente solo nelle varianti tactile o clicky. [image: 1726417243780-alps_17.jpg] La procedura di apertura degli switch Alps è molto simile a quella utilizzata per i Cherry. [image: 1726417319038-alps_18.jpg] Il protagonista però indiscusso di questa serie è l'iconico switch plate, un piccolo concentrato di precisione e tecnologia. [image: 1726417425173-alps_19.jpg] [image: 1726417434607-alps_20.jpg] A prima vista è impossibile sospettarlo ma questo piccolo componente è composto - solo lui - da ben sei parti. Ma attenzione: al netto della lamina metallica, che si può rimuovere e riposizionare facilmente, accedere al resto dei componenti è un'operazione che di fatto rompe il plate, rendendo impossibile riassemblarlo nel modo corretto. Ciò che segue non deve quindi essere replicato, è mostrato qui a scopo puramente didattico. Il plate è costruito attorno ad un alloggio in plastica sul quale sono affrancati, sovrapposti, più componenti, tenuti in posizione da due piccoli fermi - sempre in plastica. Una lamina metallica, dotata della foglia che rimane poi a contatto con lo stem, è inserita a cavallo dell'alloggio in plastica, tenuta in posizione per mezzo di un semplice incastro a pressione. [image: 1726417916644-alps_21.jpg] Il procedimento di produzione, una volta inseriti e posizionati i vari componenti, li affranca con una saldatura plastica in corrispondenza dei due perni inferiori, rendendo tale operazione non reversibile. Per poter aprire il componenti è necessario rimuover i due sottili fermi con una lama. [image: 1726418067591-alps_22.jpg] Osservando il plate dal basso è evidente come i due pin di contatto siano quasi allineati in orizzontale e si può intravedere come siano di fatto connessi con due plate sovrapposti. Per meglio comprendere come sia possibile che non generino contatto è necessario aprire il componente. [image: 1726418248121-alps_23.jpg] [image: 1726418254548-alps_24.jpg] La lamina metallica è facilmente rimovibile: togliendola è possibile notare come ospiti un pin metallico appena pronunciato, a forma semisferica, sul lato interno, e in corrispondenza di questo l'alloggio in plastica rivela una sottile linguetta, libera di flettere, essendo agganciata solo dalla parte della base. [image: 1726418531440-alps_25.jpg] Possiamo quindi iniziare a farci un'idea sul meccanismo di attivazione: lo stem, scendendo verso il basso, comprime la lamina metallica, che a sua volta preme sull'alloggio in plastica, con massima efficacia proprio in corrispondenza del pin semisferico. Per andare oltre nella nostra analisi è necessario rimuovere i fermi in plastica: per far questo ho utilizzato un interruttore ormai fallato, con un pin danneggiato durante le operazioni di dissaldatura descritte qui sopra. [image: 1726418733809-alps_26.jpg] Una volta rimossi i due fermi, rimuovendo il contatto superiore ecco comparire una sottilissima membrana isolante trasparente, quasi impossibile da notare altrimenti. [image: 1726418833142-alps_27.jpg] [image: 1726418883006-alps_28.jpg] Non è un caso che questa serie di switch venga chiamata «complicated Alps»: la tolleranza di queste componenti è infatti minima e lo spessore isolante è ciò che garantisce che non ci sia contatto se non in concomitanza di una certa pressione, esercitata in corrispondenza del pin metallico. [image: 1726419052105-alps_29.jpg] [image: 1726419112291-alps_30.jpg] La gabbia in plastica utilizza due pin posti in basso per tenere fermi e allineati i vari componenti: da notare la forma allungata del pin di contatto, che richiama molto da vicino il crosspoint contact dei Cherry. [image: 1726419361290-alps_31.jpg] Ma non è ancora finita: se si osserva infatti da vicino il secondo contatto si scopre che in realtà non si tratta di un unico pezzo bensì di due componenti distinte, tenute insieme da una piccolissima saldatura. [image: 1726419477666-alps_32.jpg] [image: 1726419484838-alps_33.jpg] Il secondo contatto ha di fatto una struttura a ferro di cavallo, su cui è affrancata una sottile lamina conduttrice: per rimuoverla è necessario applicare una certa forza, andando a rompere la piccola saldatura applicata in corrispondenza del pin. [image: 1726419691999-alps_34.jpg] La prima volta che ho provato a sezionare uno switch plate Alps sono rimasto pertanto abbastanza perplesso: sono la bellezza di sei componenti, assemblate con estrema precisione a formare un unico pezzo di dimensioni assai ridotte, realizzato mediante un processo di produzione che ne rende praticamente impossibile alcuna modifica o riparazione. [image: 1726419867575-alps_35.jpg] Per un singolo switch dobbiamo quindi considerare in definitiva la bellezza di almeno dieci componenti - undici (secondo plate) se consideriamo le varianti tactile/clicky. [image: 1726419973164-alps_36.jpg]
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    yLotharY
    Questa è davvero una bomba!!! Pare ormai imminente la nuova run (R6) dei mitici CRP by Hammer e questa volta c'é una sorpresa inaudita: sarà infatti presente la variante identificata come "3011 - HBI" che di fatto è un omaggio alle tastiere Olivetti di fine anni '80 (le KBD 2812, ovvero delle Cherry G80-3000 / G81-3000 personalizzate per il produttore italiano). [image: 1698513743094-crp_r6_3011_hbi.jpg] La notizia è entusiasmante, ci rende decisamente orgogliosi e dimostra una piccola grande riscossa dell'hobby made in Italy. Per cui... TUTTI A COMPRARLI!!! Ho avvistato la nuova run sia su SwagKey che qwertyqop: pare che il GB avrà luogo tra il 31 Ottobre e il 17-18 Novembre . Starò sul pezzo come un segugio.
  • [IC] 65% - VØID by Anorexus

    Verifiche di interesse [IC] ic 65% anorexus
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    yLotharY
    È già da qualche tempo che il progetto ha fatto capolino su geekhack ma nel corso del tempo si è raffinato e - soprattutto - è passato attraverso molteplici fasi di prototipazione (ben 4): non smetterò mai di ripetere quanto sia importante questo fattore per discriminare i progetti più affidabili da quelli... improvvisati. [image: 1723967440246-kbd_65_void_proto_r2.jpg] La board è composta da 4 pezzi: top, bottom, peso esterno e bumper posteriore. [image: 1723967821595-kbd_65_void_components.jpg] Layout 65%, inclinazione di 7,5°, EKH pari a 23,35mm, cherry lip, doppio sistema di mount (top e O-ring). Tutto abbastanza classico. [image: 1723968167389-kbd_65_void_layout.jpg] Particolarmente interessante il supporto ai layout possibili con la versione da saldare della PCB. Anorexus ha già predisposto una completissima pagina prodotto e ufficializzato date e vendor: il GB si terrà dal 9 al 23 Settembre e per noi sarà in pista |Delta-Key-Co. https://youtu.be/sLHG8a2WuwI Non ci sono ancora i prezzi ufficiali confermati ma si parla di USD 275,00 per il kit in alluminio e USD 350,00 per il kit con bottom in rame e bumper in acciaio. Fossero confermati non sarebbe niente male. Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
  • [IC] 65% - Tiga by Machina

    Verifiche di interesse [IC] 65% ic machina
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    yLotharY
    Ra66it è tornato sul luogo del delitto, anticipando il suo prossimo progetto, ora che la Cloudnine è vicina alla fase di consegna. [image: 1725482042772-kbd_65_tiga_proto_v3.jpg] La board segna il terzo progetto per la serie by Machina e il numero tre segna pesantemente la filosofia del progetto: 3-mode PCB design a 3 pezzi utilizzo di 3 materiali diversi Questa volta si tratta di una 65% con inclinazione di 7° e un'altezza frontale di 18,8 mm: anche in questo caso il mount utilizza i tadpole ma questa volta si tratta di un PCB mount. [image: 1725483062389-kbd_65_tiga_proto_v3_top.jpg] Per certi versi la Tiga sembra avere una fonte di ispirazione comune con la Cloudnine ed è chiaramente la HHKB HG: lo si vede dalle proporzioni, dal profilo laterale e da una variante del peso posteriore (con le classiche corna). [image: 1725782861437-kbd_65_tiga_proto_v3_bottom.jpg] Intrigante la scelta di utilizzare materiali diversi: sono abbastanza convinto che come al solito i puristi non apprezzeranno questa idea ma personalmente apprezzo sempre quando legno e metallo vengono accostati, e l'introduzione della stoffa come mezzo di raccordo è decisamente interessante. [image: 1725783166924-kbd_65_tiga_proto_v3_materials.jpg] Interessante anche la proposizione di un bottom con una lavorazione che richiama le trame del tessuto. [image: 1725783366166-kbd_65_tiga_proto_v3_alu_bottom.jpg] Al momento sappiamo solo che ci sarà un GB: non ci sono date ma a quanto prima di questo progetto Machina si dedicherà ad una R2 della Orbit. Non sarà quindi a breve. Il prezzo di partenza al momento indicato è pari a USD 299,00 - fosse confermato renderebbe questa board un must have istantaneo. Insomma: nuovo progetto by Machina, nuovo progetto da tenere sotto ai propri radar. Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
  • [GB] TKL - Polestar by BahmStudio

    Gruppi di acquisto [GB] gb tkl bahmstudio
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    yLotharY
    Sarà che il nome di questa TKL è «stella polare» ma... come hanno deciso di scriverlo cambia ad ogni sussurro di vento. [image: 1725309466013-kbd_tkl_polestar_top_gb.jpg] Il progetto è rimasto pressoché invariato rispetto al primo IC di quasi un anno fa: tutto sembra ora sotto al cappello di BahmStudio (non mi pare ci siano più riferimenti a Team Synergy) mentre la differenza maggiore riguarda il top, dove la brutta incisione sopra al cluster delle frecce ha lasciato posto a qualcosa di molto più sobrio e IMHO piacevole. [image: 1725309933443-kbd_tkl_polestar_top_detail_gb.jpg] Rimangono l'aggancio magnetico, il peso in ottone e le PCB by Mechlovin'. [image: 1725310433865-kbd_tkl_polestar_inside_gb.jpg] Il GB è previsto dal 6 Settembre al 14 Ottobre , a quanto pare solo su BahmStudio - che ha già predisposto una pagina dedicata sul proprio store. Si parla di una tiratura piccola anche se non così modesta, con una MOQ pari a 100 unità e un massimo ricevibile pari a 300 unità. ETA prevista per Gennaio 2025 - da prendere con le pinze. Il prezzo finale dovrebbe partire da USD 340,00 - ovviamente, come sempre, IVA, dogana e spedizioni escluse. Difficile prenderla in considerazione dopo una Spyder TKL appena conclusa: le due condividono un'anima decisamente coreana - questo è evidente - ma nonostante il tempo fin qui passato il progetto non sembra aver maturato oltre un certo livello di dettaglio. L'aggancio magnetico è sicuramente una funzionalità utile per chi ama metter mano costantemente alle proprie build ma difficilmente giustifica una differenza di prezzo così marcata. Ciononostante rimane un progetto interessante: fosse arrivato prima, avrebbe sicuramente avuto una maggiore attenzione. https://youtu.be/NuTJY4FNar4 Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
  • [IC] 65% - Vida by AKB + CannonKeys

    Verifiche di interesse [IC]
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    yLotharY
    Nel corso di questo 2024 si sono consolidati alcuni nuovi trend, tra cui sistemi di mount magnetici e hub USB: il buon James di AKB ha messo insieme queste due caratteristiche e ha lavorato con CannonKeys per dar vita a questo nuovo interessante progetto che prende il nome di Vida. [image: 1724573117903-kbd_65_vida_ic_top.jpg] [image: 1724573124824-kbd_65_vida_ic_bottom.jpg] Il progetto - va detto subito - è a metà del proprio sviluppo: pur essendo ben avviato è possibile - se non addirittura scontato - che possa subire delle modifiche. Non abbiamo ancora un'indicazione delle date del prossimo GB ma da quello che si può capire l'idea - o la speranza - è quella di andare verso fine anno. La board ha un'inclinazione di 8°, un'altezza frontale di 19 mm (considerando il cherry lip) ed è prodotta con alluminio 6063. Offre come caratteristiche particolari: aggancio magnetico tra top e bottom bottom mount su plate hub USB 2.0 con due porte Singolare la scelta del bottom mount: CannonKeys la giustifica per una questione di funzionalità ovvero per facilitare la separazione del top, quando di fatto viene esercitata una cerca pressione sui tasti. Sappiamo però che questa non è l'unica opzione possibile, basti far riferimento ad es. alla Cycle7 o alla Cycle8 per avere un'idea di come un gasket mount sia altrettanto funzionale. Scelta francamente un po' strana: mi sembra sia messa lì giusto per differenziarsi dalla concorrenza, ma in un modo un po' forzato e artificioso. [image: 1724575379010-kbd_65_vida_ic_mount.jpg] Non è dichiarato in modo esplicito ma ci sarà anche il contributo di Cipulot () per le PCB - daughter e hub. Non è una sorpresa, dato che la collaborazione è ormai già rodata - a partire dalla Caerdroia e dalla Petrichor. [image: 1724575918111-kbd_65_vida_ic_bottom_inside.jpg] Trovo però un po' bizzarro come l'hub venga montato, per almeno due motivi: costringe ad avere delle viti passanti attraverso il peso interno: bruttissimo da vedere, anche perché non sono simmetriche; . [image: 1724576895367-kbd_65_vida_ic_bottom_weight.jpg] . rende inutilizzabile alcuni dispositivi USB, quali ad es. i token di sicurezza come YubiKey e derivate: questa scelta mi sorprende molto, in negativo. . [image: 1724576906680-kbd_65_vida_ic_back_hub.jpg] Il vero punto di forza del progetto sembra essere invece il prezzo perché al momento la stima per il MOQ più basso è fissata a USD 225,00 e non è escluso che possa abbassarsi ulteriormente se i numeri e l'interesse attorno a questa board aumentassero. A quanto pare il produttore è Hongtu. [image: 1724578005431-kbd_65_vida_ic_explosion.jpg] Il prezzo ipotizzato è davvero molto allettante data la composizione non così banale della board ed è la dimostrazione che è possibile coniugare una buona qualità con un costo accettabile. Ad es. è molto efficace il disegno dei pesi esterni, ottenuto con parti identiche. Penso ci sia bisogno ancora di qualche affinamento ma se alcuni problemi venissero risolti e il prezzo rimanesse quello... difficile dire di no. Come da tradizione il form di IC è online: CannonKeys ha poi già predisposto una pagina di coming soon e un blog post. Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
  • [GB] 60% - Synth Labs 060

    Gruppi di acquisto [GB] gb synth 60%
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    yLotharY
    Ne avevamo già parlato qui. [image: 1672261054635-kbd_60_synth_lab_060.jpg] Tutte le info sono state confermate ed è ora ufficiale che l'unico vendor - nonché produttore - sarà keebwerk. Prezzo in Europa pari a EUR 429,00: il GB è stato posticipato al 24 Febbraio e dovrebbe esserci in settimana uno stream di Alexotos. Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack. [event][name]Synth Labs 060[/name][allday]true[/allday][startDate]1677193200000[/startDate][endDate]1679698799999[/endDate][reminders][][/reminders][location]keebwerk[/location][description]https://www.keebwerk.com/synth60/ FCFS, illimitato ETA: Q1 2024[/description][mandatory]false[/mandatory][/event]
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    yLotharY
    Un'altra board da CannonKeys in collaborazione con James di AKB, un'altra gamma di soluzioni un po' bizzarre e un'altra board con hub USB... con porte sottosopra. [image: 1724877345073-kbd_65_reverie_ic_top.jpg] A quanto pare James è nella fase compulsiva delle board con hub USB ma come per la Vida anche nel caso della Reverie la sua altezza e l'inclinazione non permettono di posizionare le porte USB con il consueto orientamento: penso che sia importante sottolineare questo aspetto perché rende di fatto l'hub non utilizzabile con alcune periferiche. Questa scelta ha anche lo svantaggio di rendere visibili le viti di fissaggio di una delle daughter board: per fortuna nel caso della Reverie si tratta di una sola vite ma esteticamente è decisamente un pugno nell'occhio. Valutate voi: [image: 1724877927218-kbd_65_reverie_ic_hub_detail.jpg] È invece interessante la soluzione adottata per: preservare i punti di mount desiderati - la board è una top mount, e questa volta la scelta è consapevole; mantenere la board screwless; preservare i punti di ancoraggio tra top e bottom. La soluzione adottata non è bella, ma funziona. [image: 1724878255761-kbd_65_reverie_ic_brackets.jpg] Il plate viene fissato al top nella classica modalità top mount: una volta concluso questo passaggio, al top vengono fissati due bracci che di fatto aggiungono due punti di fissaggio, necessari per serrarlo con il bottom. Le viti per questi ultimi punti passano attraverso il plate. I bracci hanno dei pad per attutire il contatto con il top - modello force break mod. [image: 1724878966884-kbd_65_reverie_ic_bottom.jpg] Interessante il bottom, con un peso in due pezzi: buona l'idea - ma IMHO ricorda un po' troppo la Cloudline, con un risultato però non così convincente. Si parla di un prezzo indicativo inferiore a USD 350,00 il che di per sé non è affatto male: considerando la presenza dell'hub, una costruzione in più pezzi, peso esterno a due livelli... difficile criticarne il prezzo. Non è però chiaro se ci saranno vendor internazionali o se invece farà tutto (purtroppo) centralmente CannonKeys, vedremo. Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.
  • Keycon 2025: detto, NON fatto

    Community keycon nk gmk
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    yLotharY
    Ci sono momenti in cui amo far parte di questa community, lo dico sinceramente: in altri momenti invece mi interrogo sul perché di certi atteggiamenti a mio avviso... masochistici. Normalmente il KeyCon non dovrebbe - lo dico nel senso molto stretto del termine - riguardare KEEB.it e la nostra piccola community: non perché l'argomento sia distante da ciò che qui trattiamo (anzi) piuttosto perché da sempre questo ritrovo è stato organizzato negli States come espressione degli appassionati raccolti attorno a geekhack. Difficile per noi seguirlo, da qui (e in più generale, dall'Europa). Sappiamo tutti cosa è successo nel 2020... e anche il KeyCon non si è sottratto alla stessa sorte toccata a tutte le altre conferenze sparse per il globo - indipendentemente dall'argomento trattato. Nel 2024 - precisamente il 27 Aprile - il KeyCon è tornato! https://youtu.be/dzOHwboh-gs Ed è stato un grande successo, con diversi appuntamenti interessanti - uno fra tutti, l'intrigante speech di Norbauer sugli stabilizzatori. NovelKeys è stata la principale motrice dell'evento e a missione compiuta, dopo qualche settimana di riposo, è tornata sull'argomento per rilanciare la nuova proposto per il 2025. A sorpresa, con un post (ovviamente) su geekhack, è stata proposta una location in Germania, vicino alla sede di GMK: data non ancora ufficiale ma si parla della fine di Giugno. Come sempre, c'é chi l'ha presa bene, e chi la presa male. Interessante leggere il thread per capire la diverse opinioni ma indipendentemente da come la si possa pensare trovo francamente paradossale la fine di questa storia: NK è stata da alcuni accusata di prendere iniziative senza consultare la community, e da qui è arrivata velocemente la risposta di NK stessa che ha rimesso al popolo di geekhack esprimersi in materia mediante un sondaggio. [image: 1717870467787-00197_keycon_poll.jpg] È abbastanza palese che tutto si sia svolto troppo in fretta e che NovelKeys abbia preso davvero male le accuse che le sono state rivolte: per come la vedo io, alcune critiche le ho trovate condivisibili ma puntare il dito in quel modo nei confronti di chi ha dimostrato di impegnarsi per (ri)organizzare la conference... è stato un errore madornale e un segnale di scarsa maturità. Il sondaggio è stato attivo per soli 3 giorni e i votanti sono stati appena 99. Tra questi, i due terzi abbondanti hanno deciso che la metà non sarà la Germania. Ripicca contro ripicca, insomma. Ma non tutto viene per nuocere: a quanto pare NK ha comunque intenzione di organizzare un evento con GMK in Germania e questa è un'ottima notizia! Non è giusto parlare di geekhack in generale perché sono stati pochissimi ad esprimersi sulla questione e a votare ma la reazione a quanto proposto da NK - ovvero internazionalizzare un evento che oggi è potenzialmente legato ad una community che valica i confini degli States - la dice lunga sulla chiusura mentale che aleggia tra i membri più conservatori. Ma forse questo è un problema comune a tutte le community. Oppure no?