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    Da circa una settimana è approdato su geekhack un interessantissimo progetto per una 65% in legno ma - attenzione attenzione - con montaggio a gasket 😶

    gwŷdd65

    Il nome del progetto è per noi un po' strano ma trae origine dal gallese «gwŷdd» che significa «alberi».

    Si capisce subito quando un progetto è ben impostato e questa gwŷdd65 ha tutte le carte in regole per essere uno di quelli da non lasciarsi scappare: l'IC su geekhack è completo e ben dettagliato, documentando un lavoro che persiste da oltre 14 mesi e giunto ormai alla quarta iterazione di prototipazione.

    gwŷdd65 - Gasket

    Ciò che contraddistingue la board è la scelta molto coraggiosa di adottare un sistema di montaggio a gasket anziché il canonico tray-mount che accomuna tutti i progetti realizzati in legno: il materiale infatti si dice normalmente «vivo», soggetto alla differenze di umidità, instabile col passare del tempo. Quando le tolleranze coinvolte sono minime questo può essere un problema molto difficile da affrontare.

    Gwŷdd65 - Bottom

    La soluzione sembra essere quella di adottare una versione trattata termicamente del legno Acacia confusa, specie nativa del sud-est asiatico - il progetto infatti nasce a Taiwan. Il legno termotrattato è sottoposto ad un processo di essicazione e pirolisi controllata sottovuoto che modifica le sue proprietà chimiche rimuovendo umidità e zuccheri residui: il legno diviene più denso (riduzione del volume di circa il 10%), resistente e stabile.

    Gwŷdd65 - Wristrest

    Al momento la previsione di prezzo oscilla tra USD 380,00 - 420,00 per una MOQ di circa 50 unità e un soft cap di 200 per assicurare una consegna entro 3 mesi.

    Le specifiche della board:

    • inclinazione di 9°
    • altezza frontale 22,5 mm
    • PCB da saldare (ANSI + ISO) e hotswap (solo ANSI)
    • poggiapolsi incluso
    • custodia da trasporto
    • 30 ml di lucido a cera naturale per la manutenzione del legno ♥

    Aperto il form di IC.

    Per maggiori informazioni consultate il thread originale su geekhack.

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    @VescovoAlessio tu che sei un esperto nella lavorazione del legno, cosa ne pensi della scelta di usare legno termotrattato?


  • @yLothar ha detto in [IC] 65% - gwŷdd65:

    @VescovoAlessio tu che sei un esperto nella lavorazione del legno, cosa ne pensi della scelta di usare legno termotrattato?

    Buongiorno Ylothar, grazie per la condivisione di questo argomento che mi era sfuggito su GH a cui risponderò prima qui e poi anche lì. Partiamo dal presupposto che il legno termo-trattato è una tecnologia piuttosto recente sviluppata principalmente da aziende del nord Europa per rendere più duraturi i loro legni di conifera all'impiego da esterno o in ambiente umido come può essere un bagno turco, il pavimento di una piscina, ecc. Mi fa ridere leggere che abbia una storia millenaria, solo perché i vichinghi come anche mio nonno bruciavano superficialmente i pali di legno prima di conficcarli nel terreno così duravano di più, in quanto si tratta di due processi completamente differenti. Come tutti i materiali e i processi con meno di 100 anni di storia sulle spalle bisogna stare molto attenti a quello che si dice perché di cattivi esempi ne esistono una sfilza: il cemento armato doveva essere il materiale perfetto ed eterno per i ponti, i tubi in Polipropilene negli anni ’90 venivano garantiti 100 anni ma dopo 30 quelli della linea dell'acqua calda di casa mia si sono già aperti a metà, ecc.

    Mi ha sorpreso leggere che di sette corpi per tastiera in legno comprati da un utente di GH non se ne sia salvato uno e che gli siano durati da un minimo di due settimane ad un massimo di 4 anni. Io avevo scommesso pubblicamente una durata di 5-10 anni ma a quanto pare ero ottimistico! Questo per farvi capire in sostanza che è ora di finirla con l'approccio da classico americano medio del: «C'è sicuramente un modo per piegare la Natura al mio volere» (= lo faccio in legno termo-trattato) e anche del: «Bisogna farlo spendendo il meno possibile così ne posso comprare tante!». Bene, queste tastiere come immaginavo sono destinate all'autodistruzione e scompariranno in breve dalla storia dell'umanità. Invece i violini di Stradivari fatti a mano in Italia più di 300 anni fa, oggi sono ancora perfetti (e valgono fino a 20 milioni di euro). Il legno è un materiale vivo, puoi fare quello che vuoi tu ma solo a patto che lui te lo permetta. Io mi sono chiesto: «Come posso fare per fare sopravvivere alla furia dei secoli la mia opera?». Ho osservato attentamente molti pezzi storici e deciso di usare la tecnica costruttiva dei tavoli delle Olivetti, che dopo cento anni sono ancora perfetti. Ma mi sembra di capire che le altre persone che producono oggi tastiere in legno non si siano ancora poste questa domanda...

    Non credo che il legno termo-trattato possa essere la soluzione che permetterà di fare sopravvivere nei secoli questa tastiera, ma mi auguro possa consentire di farla durare almeno quei 5-10 anni per poterla utilizzare in modo soddisfacente prima di buttarla via o di scartarla perché storta o crepata.

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    @VescovoAlessio grazie per la risposta... però sinceramente non mi è chiaro - e questo è un po' il senso principale della mia domanda - se l'utilizzo di legno termotrattato - almeno sulla carta - possa effettivamente garantire delle sicurezze in più rispetto ad una lavorazione normale.

    Il progetto sulla carta è interessante perché - almeno a mia memoria - non ci sono altre soluzioni gasket mount: ritieni che il legno termotrattato possa garantire una riuscita in tal senso? Non sono un esperto in materia ma ho letto che tale lavorazione può avere come ripercussione il comparire di crepe.


  • @yLothar ha detto in [IC] 65% - gwŷdd65:

    @VescovoAlessio grazie per la risposta... però sinceramente non mi è chiaro - e questo è un po' il senso principale della mia domanda - se l'utilizzo di legno termotrattato - almeno sulla carta - possa effettivamente garantire delle sicurezze in più rispetto ad una lavorazione normale.

    Il legno termotrattato è oggettivamente più stabile e quindi può dare delle sicurezze in più. Ma quello che mi sembra non si capisca, è che il vero problema di queste tastiere non è tanto il tipo di legno quanto il volerle fare da un blocco unico. Magari durerà di più, nessuno può sapere quanto perché è una scommessa come per tutti i materiali senza una storia sulle spalle, ma sono convinto che prima o poi si imbarcherà o creperà anch'essa.


  • iMZHFI5.jpeg
    iMZHFI5 - Copia.jpeg
    iMZHFI5 (1).jpeg

    @VescovoAlessio ha detto in [IC] 65% - gwŷdd65:

    [...] Magari durerà di più, nessuno può sapere quanto perché è una scommessa come per tutti i materiali senza una storia sulle spalle, ma sono convinto che prima o poi si imbarcherà o creperà anch'essa.

    La soluzione? Bisogna usare più pezzi di legno, tutti con orientamento lungo fibra (ed altre accortezze che ora non stiamo qui a elencare). Vanno incastrati ed incollati assieme con del sovramateriale e poi fresati fino ad ottenere la forma voluta. Questa è «La chiave dell'immortalità», se vogliamo dirla in termini simpatici. 😊

    La teoria però è difficile da mettere in pratica su questo progetto perché il disegno è troppo minimale, in particolare il coperchietto di legno che va a chiudere sopra è talmente sottile che azzardo sia impossibile da ottenere con questa tecnica. In secondo luogo il costo di questa tecnica è elevato: le ore di lavoro totali diventano il triplo se non il quadruplo di farlo da blocco unico. Il relativo costo triplica o quadruplica, e così come dicevo prima la realtà finisce per scontrarsi con l'approccio del classico americano medio.

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    @VescovoAlessio grazie per la più che dettagliata analisi 🙏

    L'idea di poter avere una board in legno e con mount a gasket è praticamente un mio sogno proibito.

    Se penso di poter avere una Piggy60 in legno... credo di non riuscire a dormire 😝

    Piggy60

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    Era stata anticipata la disponibilità per poche unità (5 - 10) realizzate recuperando scarti pregiati di Hinoki curati con resina epossidica.

    L'effetto è davvero interessante:

    gwŷdd65 - Expory

    gwŷdd65j - Expory

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    Finalmente un corposo aggiornamento dopo mesi di silenzio.

    Il progetto sta andando avanti e piano piano le varie difficoltà sembrano trovare una soluzione.

    Nota interessante: pare che le finiture in resina epossidica siano diventate ora ufficiali tanto da meritare una scelta tra ben 10 opzioni diverse.

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    Il progetto sta andando avanti e sono arrivate le prime prove:

    kdb_65_gwŷdd65_alexotos.jpg

    Simon ha mostrato solo la versione completamente in legno con plate in PC e non sembra aver rilevato alcun problema.

    Alex ha invece mostrato entrambe le versioni, anche quella con resina ed ha evidenziato alcuni problemini che sono stati poi oggetto di un post ufficiale di roffeldaur su geekhack:

    • c'é stato un problema abbastanza serio con la PCB, che ora è sotto indagine
    • ci sono stati alcuni problemi con il plate in carbonio
    • sono stati evidenziati alcuni problemi di allineamento ed una soluzione è in fase di valutazione, anche se difficilmente sarà implementata prima del GB
    • le tolleranze del top sono risultate in alcuni punti forse un po' troppo elevate, generando delle interferenze

    Al netto di questi piccoli problemi la board sembra confermare buona affidabilità sui materiali e sul trattamento termico: l'unità di Simon ha diversi mesi di anzianità e non sembra mostrare crepe o altri difetti. Non si può certo cantare vittoria ma decisamente è un buon inizio.



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