Sono uno degli elementi in assoluto più importanti di una tastiera meccanica ma spesso - paradossalmente - sono quelli più trascurati: anche chi bazzica in questo hobby da tempo ha bisogno di diverse build prima di capirne l'importanza e di svilupparne una sufficiente consapevolezza.
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Ma andiamo per gradi: che sono gli stabilizzatori? E a cosa servono?
È molto facile ed immediato rispondere alla seconda: servono per uniformare ed assistere la risposta di alcuni tasti durante la loro pressione e successivo rilascio. Quali tasti?
SHIFT/MAIUSC sinistro (ANSI)
SHIFT/MAIUSC destro
RETURN/INVIO
BACKSPACE
BARRA SPAZIATRICE
Stabilizzatori layout ANSI
Stabilizzatori layout ISO
Se pensiamo ad un tasto «normale» - prendiamo ad es. il tasto «A» - questo ha una dimensione codificata di una unità (1U) che è direttamente proporzionata a quella dello switch su cui è montato: in questo modo la pressione del tasto è centrata perfettamente sullo stelo («stem»).
Stabilizzatore
Nel caso dei tasti sopra elencati la situazione è diversa: tutti loro infatti hanno una dimensione superiore a 1U - pensiamo ad esempio alla barra spaziatrice che normalmente è pari a 6,25U o addirittura 7U - e questo causa una leva non trascurabile se vengono premuti ai lati.
Gli stabilizzatori intervengono proprio per ovviare a questo problema: anche premendo la barra spaziatrice ad una delle sue estremità la vedremo abbassarsi e poi rialzarsi rimanendo perfettamente orizzontale.
La barra spaziatrice è poi molto particolare perché di fatto nelle configurazioni SPLIT può risultare suddivisa in due o tre parti - e normalmente due di queste hanno altrettanti stabilizzatori dedicati.
Esistono due grandi famiglie di stabilizzatori, caratterizzate dal modo in cui la leva viene esercitata:
Costar style » prevedono il fissaggio solo alla piastra (plate) e hanno degli innesti separati per i keycaps; sono ormai in disuso anche perché il loro assemblaggio è decisamente scomodo;
Stabilizzatore Costar
Cherry style » supportano il fissaggio al plate o al PCB, utilizzano un meccanismo simile a quello degli switch; molto facile da montare e/o rimuovere, oggi sono per molti la scelta obbligata, soprattutto nella variante con fissaggio tramite vite direttamente sulla PCB.
Stabilizzatore Cherry
Gli stabilizzatori sono oggetto di moltissime attenzioni e ogni giorno che passa viene elaborato un nuovo modo per modificarli (mods) così da renderli più confortevoli o abbellendone il suono (rimuovendo quel fastidioso tintinnio - «rattle» - tipico delle tastiere commerciali). Questo può essere fatto con tecniche di lubrificazione, smussamento di alcuni spigoli, rimozione di alcune parti «non necessarie» o anche tramite aggiunta di - letteralmente - cerotti (come nell'ormai celebre Holee Mod) : particolare importanza ha anche il bilanciamento del filo metallico.
La ricerca e il mercato sono attivissimi nella proposizione di nuovi modelli e nel corso dell'ultimo anno sono state molteplici le novità in tal senso: Owlab ha presentato i suoi Owlstabs con filo in «metallo liquido» (pre-bilanciati, non si deformano), TX ha elaborato degli stabilizzatori con stelo in doubleshot (POM all'esterno, e mix di POM e TPU all'interno) mentre AEBoards in collaborazione con Zambumon ha rilasciato il primo batch degli Staebies (nuovo disegno con steli in POM e alloggiamento in Nylon).
Ci sarebbe molto da dire - fatemi sapere qui sotto se ci sono particolari che volete vedere approfonditi - ma alla fine il dato più importante è uno solo: quando siete davanti ad una tastiera, premete la barra spaziatrice e vi renderete conto immediatamente di che tipo di stabilizzatori fa uso e se questi sono stati moddati a dovere.
Ahoy! ☠