In cerca della minima travel distance
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Buongiorno! Rieccomi!
Volevo condividere che, leggendo qui e là e facendo esercizi sulla mia Corne Colemak-DH basata su Kailh Choc switches, ho capito un'altra cosa. Una cosa, diciamo, di ergonomia.
Parliamo di distanza di attivazione e corsa totale degli switch. A quanto ho capito, la distanza di attivazione è sempre parecchio più bassa della corsa totale: 2mm contro 4mm, per esempio, o qualcosa di simile. Questo, per me, neofita delle tastiere meccaniche, crea uno strano effetto:
- o arrivo a fondo corsa sprecando un sacco di energia per niente
- o premo il tasto quel tanto che basta per attivarlo, rimanendo però con una sensazione di avere le mani sempre sospese.
Alla lunga, entrambe i casi affaticano inutilmente.
Quindi—sempre alla ricerca degli switch perfetti per la prossima split—ho fatto un bel giro online: ho provato a vedere se ci sono in giro switch in cui la corsa totale è poco maggior della distanza di attuazione. Ed ho trovato... praticamente niente!
Mi sono illuso per un momento su una pagina del sito di Kailh, quando ho visto questo:
Ma è un errore e, andando a vedere i dettagli, si nota che anche in questo caso la distanza di attuazione è 1.8±0.6mm mentre la corsa totale è pari a 3.5±0.3mm.
Tutti gli switch che ho guardato hanno caratteristiche molto simili: corsa totale ben maggiore della distanza di attivazione.
Che ne dite? Non ho trovato nulla perché non esiste nulla oppure, non so cercare nei posti giusti?
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@sistrall metti degli oring sotto i keycaps.
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@sistrall credo che per quanto la corsa possa essere corta sarà sempre maggiore rispetto alla distanza di attenuazione.
E credo che @alan0ford ti abbia già fornito il consiglio migliore: potresti consultare Deskthority per qualche switch esoterico con meccanismi differenti - penso ad esempio a questi - ma valuta bene perché avresti poi altre questioni da risolvere: keycaps, PCB, ecc..
Si tratta IMHO di preferenze personali: io ad es. che lavoro tutto il giorno su tastiere di portatili sono molto più a mio agio quando lavoro a casa sulle mie meccaniche, anche con sessioni prolungate. Si tratta di trovare il tipo di switch più congeniale e soprattutto il peso delle molle più adatto alle proprie dita.
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